Tra meno di una settimana Hades uscirà su Nintendo Switch in versione retail e quale occasione migliore per parlarne? Nel caso ve lo foste perso, si tratta del quarto titolo sviluppato dai talentuosi Supergiant Games, un team indipendente composto da meno di venti persone le cui opere sono caratterizzate da una qualità eccezionale. Direzione artistica, storie e gameplay, rendono le precedenti produzioni della casa qualcosa di incredibilmente unico e Hades non è da meno. Anzi, a dirla tutta si tratta forse del gioco con un gameplay un po’ più mainstream e alla portata di tutti. Infatti, stiamo parlando di un roguelike (o meglio, roguelite per i più pignoli) con visuale isometrica e un comparto narrativo invidiabile.
Nei panni del figlio di Ade, Zagreus, dovrete fuggire dagli inferi – per ragioni che non vi anticipiamo – superando i pericoli di quattro differenti zone. Le cose non saranno affatto semplici, specie all’inizio, ma con l’aiuto del RNG – vogliamo dire gli Dei dell’Olimpo – potrete farvi strada fino alla superficie. Proprio come in altri esponenti del genere buona parte dell’esperienza sarà attribuita alla casualità , elemento che potrete attutire man mano che procederete. Inoltre, a differenza dei suddetti la vostra progressione sarà valorizzata dall’ottenimento di armi e potenziamenti. Così come ogni vostro fallimento contribuirà in una certa misura all’avanzamento della narrazione. Ma procediamo con ordine.
Un mondo di possibilitÃ
Partiamo con le basi del gameplay. Il sistema di combattimento di Hades permette di eseguire un attacco normale, uno speciale, un lancio e infine uno scatto. Ognuno di questi elementi può essere migliorato grazie ai Doni degli Dei, che forniscono bonus di varia natura. Tendenzialmente potrete associare un bonus attivo a ciascun comando, con la possibilità di aggiungervi altre migliorie passive. Ad esempio, potrete fulminare i nemici nelle vostre vicinanze ogni qualvolta eseguirete uno scatto (effetto principale) senza precludervi potenziamenti che vi rendono momentaneamente invulnerabili quando scattate, o scatti addizionali. Le possibilità sono molteplici, dato che ogni Dio olimpico vi fornirà attributi specifici. Ad esempio Zeus vi darà abilità elettriche, Ares vortici di lame che danneggiano i nemici o un effetto passivo che si chiama Condanna, ecc.
Per ottenere questi Doni non dovrete far altro che entrare nelle stanze contrassegnate dai simboli divini, eliminare tutti i nemici e aggiudicarvi il vostro premio. Per di più, potrete sempre scegliere tra tre doni casuali (sulla base di un’ampia lista) con una rarità che va da comune a leggendario. I potenziamenti divini però non sono tutto, giacché nelle vostre partite vi imbatterete in altre ricompense, primo tra tutti il Martello di Dedalo. Questo portentoso oggetto consente di cambiare il funzionamento delle vostre armi, modificandone gli attributi. Facciamo l’esempio dell’arco, il cui attacco normale per essere incoccato deve essere caricato. Con il Martello potrete potenziare ulteriormente questo aspetto, migliorando i danni finali al costo di maggiore tempo di ricarica, oppure scagliando istantaneamente il colpo con una lieve pressione. In questo modo perdereste il colpo caricato ottenendo veloci colpi istantanei.
Armi per tutti i gusti
Le opzioni disponibili ovviamente non finiscono qui, e danno la possibilità di adattare qualsiasi arma al proprio stile di gioco. Aggiungiamo anche che nel corso delle vostre run solitamente non troverete più di due Martelli di Dedalo, quindi approfittatene ogni volta che ne vedete uno. Quanto alle Armi Infernali, sono sei in tutto e si sbloccano attraverso le Chiavi Ctonie che troverete in alcune stanze. Oltre alla Stygius (la spada di Zagreus) troverete l’arco Coronacht, la lancia Varatha, lo scudo Aegis, i tirapugni Malphon e la railgun Exagryph. Ognuno di questi strumenti di morte funziona in modo differente, ha un largo margine di personalizzazione e possiede altre tre Sembianti da sbloccare. Quest’ultime modificano sia l’aspetto che il gameplay delle suddette, con parecchie sorprese che non vi sveliamo. Vi anticipiamo però che per potenziare ciascuna Sembiante dovrete sudare parecchio, poiché richiedono l’utilizzo del Sangue dei Titani, un oggetto abbastanza raro.
Lo Specchio della Notte e altri ninnoli
Come anticipavamo poc’anzi, i vostri primi tentativi di fuga in Hades saranno impegnativi e probabilmente fallimentari. Tuttavia, nel giro di poco Nyx vi fornirà lo Specchio della Notte, un potente artefatto che vi consentirà di acquistare parecchi potenziamenti permanenti. Punti salute aggiuntivi, bonus di monete all’inizio di ogni run o la possibilità di cambiare il premio delle stanze, sono solo alcuni degli upgrade disponibili. A ciò si aggiunge un set di bonus invertiti, sbloccabili dopo aver incontrato per la prima volta Chaos.
E non abbiamo ancora parlato dei Mementi, speciali ninnoli che ci vengono donati dai vari personaggi. Più precisamente, durante le vostre partite troverete delle stanze con delle bottiglie di Nettare in premio. Quest’ultimo vi servirà per dare inizio ad una sorta di social/dating simulator con i personaggi di Hades. La prima volta che consegnerete ad uno di essi la deliziosa bevanda, riceverete in cambio un Memento. Ciascuno di questi ha una caratteristica prestabilita e possono essere portati fino al terzo livello semplicemente indossandoli e completando un certo numero di stanze. Buona parte dei Mementi ottenuti dagli olimpici faranno sì che riceviate un dono dal Dio in questione nella prima stanza della run. In questo modo potete limitare parzialmente la casualità e dare il via alla vostra build con il Dono del Dio che preferite.
Gli altri oggetti garantiscono invece effetti di varia natura e, in ogni caso, potrete cambiare Memento subito dopo aver sconfitto un boss. Il tutto per tre volte nel corso di una run.
Mitologia sublime
Uno degli aspetti che fanno letteralmente innamorare di Hades è la sua componente artistica. Narrativa, character design e colonna sonora formano un tutt’uno che rende la mitologia greca ancora più interessante. Partendo dalla narrativa, sappiate che il titolo vanta ben 300.000 parole e che si basa su un escamotage molto intelligente capace di rendere l’esperienza fresca per molte ore. All’inizio del gioco farete conoscenza dei vari personaggi, prendendo confidenza man mano che interagirete con essi. Il già citato social simulator a tal senso contribuisce a migliorare il vostro rapporto con i suddetti, i quali si apriranno maggiormente con voi. L’intera narrativa ad ogni modo ruota attorno ad un sistema che predilige gli eventi accaduti più recentemente. Si tratta di una struttura ideata forse in funzione dello sviluppo in Early Access che ha avuto il titolo, non sempre perfetta, ma comunque funzionale al tipo di gioco.
Ne consegue che i personaggi avranno sempre qualcosa da dire in merito alle vostre imprese. E quando non fate particolari progressi, i loro dialoghi possono essere influenzati dall’arma che avete equipaggiato recentemente e via dicendo. I personaggi poi sono tutti adorabili (sì ok, tutti tranne il boss della terza zona) e se verrete catturati dalla colorita narrativa del gioco, farete di tutto per approfondirli il più possibile. Un elemento altrettanto interessante è la gestione degli Dei, tanto magnanimi nell’elargire i loro doni, tanto vendicativi. Troverete infatti alcune stanze in cui dovrete scegliere trai Doni di due Dei diversi. Inutile dire che dovrete affrontare le ire della divinità esclusa, la quale alla fine vi perdonerà concedendovi comunque il proprio dono.
La casa di Ade
Un’altra feature di cui desideriamo parlarvi è la gestione della casa di Ade. Nelle battute iniziali dell’avventura sbloccherete l’Appaltatore, un NPC a cui potrete richiedere svariati miglioramenti, il tutto al costo di preziose gemme. Ovviamente, si tratta di oggetti reperibili durante le vostre scorribande che servono a dare un look più personale alla casa del Dio dei morti. Dal salone principale fino alla camera di Zagreus, gli oggetti che potrete comprare sono tantissimi, e il loro ottenimento potrebbe costarvi molteplici ore di gioco. Completisti siete avvisati.
Un successo meritato
In definitiva, potremmo passare ore a parlarvi della timidissima Dusa, di quel cucciolone chiamato Cerbero o dell’indecifrabile Caronte, ma sono cose che forse dovreste scoprire da voi. Sta di fatto che il design dei personaggi è meraviglioso, così come lo sono le ambientazioni fatte interamente a mano (non c’è nulla di procedurale). Per non parlare dell’eccezionale colonna sonora composta da Darren Korb, giù autore delle OST di Bastion, Transistor e Pyre. Quest’ultimo per l’occasione ha potuto sbizzarrirsi con tracce metal dai riff graffianti, oltre ad aver doppiato il carismatico Zagreus. Insomma, un lavoro mostruoso. Aggiungeteci un sistema di combattimento veloce, adrenalinico e dotato di una profondità considerevole e avrete per le mani uno dei migliori indie della generazione. Che la mitologia greca e i roguelike vi piacciano o meno, troverete l’ultima fatica di Supergiant Games indimenticabile.
Vi ricordiamo che Hades 1.0 è disponibile in digitale su PC e Nintendo Switch dallo scorso settembre 2020. La versione retail di quest’ultima sarà invece disponibile dal 19 marzo 2021. Per restare aggiornati in merito al possibile arrivo del titolo sulle altre console, continuate a seguire Nerdpool.it
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