Il secondo episodio di The Last of Us, serie di HBO, ci fa addentrare ancora di più negli eventi passati e sull’inizio della contaminazione che ha colpito successivamente l’intero pianeta. Vediamo per la prima volta gli effetti di Cordyceps, il fungo che ha causato la contaminazione e la caduta del mondo. Con un flashback torniamo nel 2003 e ci viene mostrato, per la prima volta gli effetti del fungo sul corpo di un essere umano.
Molto interessanti sono le reazioni di chi scopre l’infezione, rendendosi conto che se l’umanità non correrà ai ripari nel più breve tempo possibile rischierà l’estinzione e la distruzione dell’intera razza umana da parte di un fungo che si è evoluto e che ha fatto il salto da specie in specie.
La preoccupazione per i “Clicker” e l’evoluzione del Cordyceps
Adesso la tensione e la preoccupazione per gli infetti si fa sentire. Ci vengono mostrati alcuni comportamenti, se così si possono definire le azione di un fungo, che ha il Cordyceps. Ci viene mostrato come infetta le vittime e come agiscono anche gli infetti, che sono controllati dal fungo che hanno superato la fase successiva dell’infezione, i Clickers. Punti deboli, punti di forza e caratteristiche della spora, sono praticamente al centro della puntata.
Infatti questo secondo episodio è volto a darci ancora più dettagli sulle creature che piano piano incontreremo nella serie. Neil Druckmann creatore della saga videoludica e Craig Mazin hanno leggermente differito dal gioco per cambiare alcuni dettagli, ma ampliandone altri. Soprattutto hanno colto l’occasione per raccontare delle storie che nel videogame non hanno avuto molto spazio e che ai fini della trama videoludica non hanno importanza.
Ellie e Joel sempre più vicini, si entra nel vivo di The Last of Us
Una seconda puntata che ci fa capire ancor di più come il rapporto tra Joel ed Ellie si stia intensificando. I due si stanno avvicinando ancora di più, soprattutto perché uniti dalle stesse esperienze, dagli stessi dolori e dalle stesse perdite di persone a loro care. Se per il personaggio interpretato da Pedro Pascal, Joel, è stata la morte della figlia Sarah, per Ellie (Bella Ramsey) è stata la scomparsa dei genitori.
Finalmente vediamo il mondo decaduto che abbiamo imparato a conoscere nella saga videoludica di The Last of Us. La reazione di Ellie, quando vede i due grattaceli crollati, l’uno che poggia sull’altro è stupita, essendo cresciuta sempre all’interno della zona sicura. Il punto di forza di questa serie è assolutamente la scenografia, che predomina su tutto e fa da cornice alle città in decadenza nelle quali si muovono Joel, Ellie e Tess.
The Last of Us, finale di puntata al cardiopalma e senza respiro
Una Tess che in questo episodio, anche se un po’ repentinamente, riesce a fidarsi delle parole di Ellie, soprattutto dopo il finale della scorsa puntata quando lei e Joel avevano scoperto che la ragazza è infetta, ma senza sintomi e guarita in poche meno di 3 settimane. Quanto Joel capisce l’importanza di Ellie, anche dopo aver testato effettivamente quando diceva, si inizia a creare un legame tra i due, che verso la fine dell’episodio si fa strada, gettando quel feeling d’intesa che abbiano visto nel videogame.
Sicuramente una puntata che ci tiene con il fiato sospeso, soprattutto per chi, al gioco, non si è mai avvicinato e che non sa effettivamente cosa potrà accadere ai protagonisti. Un finale esplosivo, che ci lancia di prepotenza verso il terzo episodio. Per qualità e suspance, questo The Last of Us non sta assolutamente deludendo le aspettative, anzi dopo gli ultimi prodotti trasposti dalle saghe videoludiche (Residente Evil su tutte) questa serie rischia assolutamente di diventare il prodotto migliore del 2023.
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