NerdPool.it Fumetti Human Target 1: Chance da non perdere - Recensione

Human Target 1: Chance da non perdere – Recensione

Alle soglie del nuovo millennio, l’acclamato sceneggiatore Peter Milligan rilanciò con successo Human Target insieme agli artisti Edvin Biukovic e Javier Pulido, ispirando qualche tempo dopo una serie televisiva targata Fox. Christopher Chance è un maestro del travestimento e si guadagna da vivere trasformandosi nei suoi clienti in tutto e per tutto, ma quando un incarico va a rotoli, il nostro bersaglio umano si ritroverà tra due fuochi: un letale assassino e una guerra tra bande. Inoltre, Mr. Chance andrà a Hollywood per ritrovare un ragazzo scomparso e, chissà, forse per cambiare vita…

Human Target 1

Chance da non Perdere

DC Black Label Library

Autori:Edvin Biukovic, Javier Pulido, Peter Milligan
Data di uscita:1 dic 2022
Tipo prodotto:Fumetti
Pagine:208
Formato:17X26
Contiene:Human Target (1999) #¼, Human Target: Final Cut
Rilegatura:Cartonato
Interni:Colori
Prezzo:€ 26.00

Un personaggio davvero originale per un’idea fantastica e storie dalla dinamica imprevedibile. Christopher Chance è un trasformista che prende le identità altrui per fare da bersaglio umano in caso di minacce ai propri clienti, ma se prendi la vita di qualcun altro, dopo un po’, ti viene da chiederti cosa sia rimasto della tua vita. Azione e psico dramma mescolati insieme indissolubilmente.

- PUBBLICITÀ -

Ci si aspetta molto da Milligan e, sebbene questa non sia la sua serie migliore, è molto forte. Si tratta per lo più di una spy story ricca di azione, anche se piuttosto cupa, e ciò non significa che sia in qualche modo “normale”. Ancora una volta, la sua inclinazione a immergersi in profondità nella psicologia dei personaggi e nelle loro interrelazioni dà i suoi frutti. Non dovrebbe certo sorprendere il tema della perdita dell’identità personale in un libro che parla di un uomo che vive le vite degli altri, ma il punto di vista di Milligan è fresco e pieno di quei piccoli, sorprendenti frammenti di verosimiglianza che lo contraddistinguono come la voce letteraria più autorevole del fumetto, anche in una storia meno stravagante.

È insolito vedere un Milligan che non si spinge oltre i propri confini, ma forse si è sentito limitato dall’ambientazione, oppure potrebbe essere il suo modo di scrivere una serie più semplice e accessibile. L’arte di Biukovic è solida ed evocativa, ed è un vero peccato aver perso il suo talento così giovane. La sua sostituzione con Pulido è una grave perdita per la serie, poiché i colori tenui e chiari e i personaggi fumettistici e a blocchi non si sposano bene con una storia introspettiva di spionaggio.

- PUBBLICITÀ -

Chi è Christopher Chance?

Creato nel 1972 da Len Wein e Carmine Infantino, il bersaglio umano fece la sua prima apparizione nella serie di Superman Action Comics, per poi tornare a vestire i panni di comprimario su The Brave and the Bold e Detective Comics. Nel 1992 ABC varò una prima, effimera serie televisiva sul personaggio, ma una nuova grande occasione arrivò nel 1999, quando il compianto artista croato Edvin Biukovic e lo sceneggiatore Peter Milligan, gia firma di Shade, The Changing Man, Egypt e Thank Girl, consegnarono ai lettori una versione di Human Target incredibilmente bella e al passo con i tempi, quella riportata nelle pagine di questo volume. Il successo dell’iniziativa targata Vertigo portò nel 2002 all’uscita di una graphic novel dedicata al bersaglio umano e, un anno più tardi, all’esordio di una serie regolare, entrambe illustrate dal maestro spagnolo Javier Pulido.


Scopri di più da NerdPool

Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.

- PUBBLICITÀ - spot_img
Non dovrebbe certo sorprendere il tema della perdita dell'identità personale in un libro che parla di un uomo che vive le vite degli altri, ma il punto di vista di Milligan è fresco e pieno di quei piccoli, sorprendenti frammenti di verosimiglianza che lo contraddistinguono come la voce letteraria più autorevole del fumetto, anche in una storia meno stravagante.Human Target 1: Chance da non perdere - Recensione