Grazie a Disney+ abbiamo avuto l’opportunità di recensire in anteprima i primi 3 episodi di Echo, ecco la nostra recensione completa sulla nuova serie Marvel di Disney+ disponibile sulla piattaforma streaming dal 10 Gennaio. Diretta da Sydney Freeland e Catriona McKenzie, la serie è ambientata nel Marvel Cinematic Universe (MCU), subito dopo gli eventi di Hawkeye.
Trama
La serie segue le origini di Maya Lopez/Echo (Alaqua Cox) la cui vita criminale a New York si ripresenta nella sua città natale. Se vorrà sopravvivere, dovrà affrontare il suo passato, riconnettersi con le sue radici native americane e abbracciare il significato di famiglia e di comunità.
Connettersi con le proprie radici
Come abbiamo già detto, Echo è una delle serie più realistiche che la Marvel abbia mai realizzato, grazie ai toni action e oscuri senza troppi fronzoli. Con una buona conoscenza della cultura Nativo Americana, e riuscendo a distaccarsi da altri prodotti Marvel relativi all’MCU – di cui ormai la maggior parte della critica non è più soddisfatta – grazie alla nuova sottocategoria “Marvel Spotlight”, ovvero il brand che a ogni inizio episodio avvisa i telespettatori che non è necessario aver guardato nulla precedentemente.
Partendo come una “villain”, anzi, come un “anti-eroe”, Maya Lopez torna nella sua cara Oklahoma e alla comunità indigena riconnettendosi con il suo passato e agli antenati che cercano di guidarla nel suo percorso. Il fatto che lei abbia delle origini oscure, provenienti da un passato torbido nelle profondità di New York per poi avere un “comeback” con gli eventi e persone da cui cercava di scappare a tutti i costi, è una delle cose che rende più affascinante e intrigante la protagonista Maya Lopez. Il rapporto con il suo mentore è complesso e veritiero, ed è ciò che principalmente la spinge a cercare la propria identità.
Echo: La forza di Maya
Una delle caratteristiche che ha fatto innamorare i fan di questo personaggio fin dalla sua comparsa sui fumetti Marvel, è stata l’evoluzione da “villain” ad eroina, come vedremo, la vita le ha imposto questo difficile percorso che segna le sue scelte fin dall’inizio. E come già noto ai fan dei fumetti, Maya Lopez possiede riflessi fotografici che le consentono di avere un’agilità e forza fuori dal comune, nella serie queste caratteristiche sono riportate alla perfezione.
Ed anche se la sua sordità le comporta molti svantaggi, sembra che questi non le pesino affatto nello svolgere i compiti a cui più tiene dedicarsi. Nella versione del Marvel Cinematic Universe Maya Lopez non è solo sordomuta, ma ha anche una protesi alla gamba in seguito a un grave incidente, come possiamo notare sia qui che nella sua ricerca della vendetta che tanto anela vi sono delle piccole differenze dalla versione cartacea che nonostante tutto riescono ad essere impostate nella maniera giusta all’interno della serie.
L’oscurità e la maturità della serie
Echo è sicuramente una delle serie tv Marvel più realistiche che siano mai state realizzate, ricordando molto le atmosfere delle serie che abbiamo visto su Netflix, incentrando la storia sull’evoluzione dei personaggi, specialmente su Maya Lopez, la protagonista. Vedremo anche un caro supereroe che abbiamo già visto molteplici volte anche sulle serie Netflix. Le scene di combattimento sono estremamente soddisfacenti e anche il sonoro è fondamentale, aiutano lo spettatore a immergersi ancora più profondamente nelle atmosfere, grazie anche all’ottima interpretazione di Alaqua Cox. Echo è dotata di un eccellente conoscenza della cultura Nativo Americana.
E’ una storia più adulta, con i piedi per terra e il ritmo legato alle origini di Maya intriga nel voler scoprire sempre di più la sua storia, grintosa e rigenerante, distaccandosi dalle recenti confusioni avvenute all’interno dell’MCU pur facendovi comunque parte. Riesce a distinguersi, ad avere una propria identità senza dover dipendere costantemente dagli eventi esterni. Di certo i fan di Daredevil non potranno non apprezzare questa serie.
L’ “Echo” degli antenati
Per proseguire nel suo intricato cammino, Maya dovrà ascoltare la voce dei suoi antenati facendosi guidare da loro, lasciando andare la rabbia e il dolore, proprio come le dirà un personaggio della serie a lei caro. Ed i punti di forza della serie sono proprio questi: il non arrendersi, perdere sé stessi e gli altri nel viaggio, ma combattere per ritrovarsi, ammesso che prima sapessimo davvero chi eravamo come ci dimostrerà la stessa Maya.
Ciò che minaccia il futuro e la serenità di Maya è proprio il malsano e intimidatorio Wilson Fisk (Vincent D’Onofrio), il mentore che instancabilmente come un demone che le sussurra all’orecchio le ripete che vuole solo il suo bene, comportandosi apparentemente come un padre, illudendo e tradendo Maya, facendole mettere in dubbio sé stessa e i princìpi in cui crede; “donandole ” fin dalla tenera età una visione distorta della realtà e dei valori. E questo è, insieme agli altri punti di forza, ciò che ci spinge a seguire la storia di Maya; Echo è certamente una serie tv cruda e action, a dir poco entusiasmante per tutti i fan del genere, ma è anche l’intimità delle dinamiche affettive ed in generale emotive che fondendosi con il thriller della serie che ci trascina nella visione.
E voi avete già visto Echo? Cosa ne pensate? Fateci sapere tutto nei commenti e continuate a seguirci!
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