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Sergente Immortale – Recensione

Con I Kill Giants, Joe Kelly e Ken Niimura avevano colpito al cuore i lettori raccontando una storia con elementi fantasy ma soprattutto molto drammatica e intensa. A quindici anni di distanza, i due fumettisti sono tornati a collaborare per Sergente Immortale, uscito in questi giorni per Bao Publishing. Un racconto molto personale che tocca altri generi ma che non potrà lasciarvi indifferenti.

JIM E MICHAEL

Jim Sargent è un detective della polizia ormai prossimo alla pensione. Ha dedicato tutta la vita a risolvere crimini con successo, ma c’è un caso che lo ossessiona da decenni. Jim è l’emblema del poliziotto vecchio stampo, tutto d’un pezzo e dal carattere burbero e respingente, anche per le sue idee spesso razziste e omofobe. A causa di questo e della sua totale dedizione al lavoro, ha finito per allontanarsi sempre più dai suoi familiari. La moglie ha chiesto il divorzio per iniziare una relazione con un’altra donna e da tempo non ha un buon rapporto con il figlio.

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Michael sembra infatti avere un carattere opposto. Per lavoro sviluppa videogiochi, è piuttosto insicuro e ansioso ma ha una mentalità molto più aperta rispetto a Jim. In occasione della pensione la famiglia si sta per riunire e Michael è tutt’altro che felice di rivedere il padre, ma in un attimo si ritroverà a seguirlo in un lungo viaggio lontano da casa.

CHIUDERE CON IL PASSATO

Il detective ha trovato una traccia che può porre termine alla sua più grande ossessione e, insieme al figlio, si lancia all’inseguimento di un uomo misterioso. È proprio questo lungo viaggio che permette ai due di trovarsi faccia a faccia dopo tanto tempo e di fare i conti con il passato e con le loro incomprensioni.

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Alla guida della sua grande macchina, soprannominata La Bestia, il vecchio poliziotto spinge al massimo sull’acceleratore, tenendo sempre d’occhio il suo obiettivo. Sul sedile del passeggero il titubante Michael, all’oscuro di tutto, spera solo che questo viaggio finisca presto. Padre e figlio diversissimi in tutto, persino nell’aspetto fisico, e che sembrano incapaci di comunicare, finché il ragazzo non trova la forza per imporsi ed esigere finalmente delle spiegazioni.

Le rivelazioni non saranno banali ma, anzi, daranno il via a una catena di eventi inaspettati che cambieranno per sempre il rapporto tra i due uomini. Tutti i pezzi si incastrano e forniscono a noi lettori il quadro completo per conoscere meglio i protagonisti e per vederli in parte sotto un’ottica diversa. Capita che molte relazioni si deteriorino proprio perché non si riesce a essere sinceri, mentre spesso basterebbe provare ad aprirsi e ammettere le proprie debolezze. Ma un uomo tutto d’un pezzo come Jim non può mostrarsi debole di fronte al figlio.

UN TEAM CREATIVO ECCEZIONALE

Ancora una volta Joe Kelly e Ken Niimura sono riusciti a emozionare con il loro stile unico. Nel caso di Sergente Immortale, lo scrittore ha raccontato di essersi ispirato alla sua storia personale, sia per il rapporto con suo padre che per l’evento intorno a cui ruota la vicenda, accaduto davvero. Per Kelly non è stato facile mettere su carta questa parte della sua vita, ma sentiva che lo stile di Niimura poteva essere l’ideale.

In effetti, il disegnatore ha un tratto molto caricaturale e cartoonesco, che funziona benissimo perché aggiunge un tocco di leggerezza alla storia. Il racconto è molto drammatico ma in questo modo riesce a risultare in parte anche ironico e mai pesante. Questa dualità era uno dei punti di forza di I kill giants e resta in un certo senso un marchio di fabbrica di questo duo creativo.

Ora la mia speranza (e penso di tanti altri lettori e lettrici) è di non dover aspettare altri quindici anni per avere tra le mani la loro prossima storia!

Ringraziamo anche Bao per aver portato Kelly e Niimura a Lucca Comics & Games, dove si sono dimostrati sempre molto disponibili e gentili verso il pubblico.


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Con uno stile unico, Joe Kelly e Ken Niimura ci presentano una storia che potrebbe sembrare leggera ma che si rivela molto drammatica, ma mai pesante, riuscendo a raccontare alla perfezione il rapporto di un padre con il figlio e il loro tentativo di superare le incomprensioni di anni per tornare a volersi bene.Sergente Immortale - Recensione