Gotham straripa di criminali dai piani più malvagi che si possano immaginare e dalle menti disturbate e sull’orlo del crollo definitivo, ma solo due di loro sono le più folli e passionali: ovviamente si tratta dell’ex e squilibrata psichiatra Harley Quinn, e della supercriminale ossessionata dalle piante Poison Ivy. Troviamo le femme fatale più pericolose e fastidiose per il Cavaliere Oscuro, in Batman Harley & Ivy, edito in Italia da Panini DC Comics, una raccolta di storie scritte da Paul Dini, Bruce Timm, e disegnate da Bruce Timm, Ronnie Del Carmen, Rick Burchett, Dan DeCarlo, e Shane Glines per immergersi in racconti dalle stesse atmosfere della serie animata di Batman: The Animated Series.
Le Bonnie e Clyde di Gotham
In questo volume dedicato a una delle coppie di supercriminali più irriverenti e sexy della DC Comics, abbiamo modo di divertirci nuovamente con le avventure (o peripezie volendo) di un duo alquanto brioso ed eccentrico, rivelandosi anche come un buon approccio ai personaggi per chi non li conosce. Infatti, rivelandosi un fumetto composto da 9 storie che non dipendono da nessun’altra storia legata strettamente al DC Universe, è molto scorrevole per qualsiasi lettore e si limita ad esporre il rapporto di Harley Quinn e Poison Ivy, con la comparsa di alcuni noti personaggi dello stesso universo come Batman, Robin, Batgirl e Joker.
Partendo con una storia che si dividerà in tre tranche, dove avremo modo di veder Poison Ivy nel suo ambiente naturale in Sudamerica in compagnia dell’ex psichiatra, e in cui il loro rapporto sarà più scrutato, la lettura prosegue con altri brevi racconti in cui i lati della loro dinamica si mostra più bizzarra o dai toni più “seri” come nell’ultima storia che sarà presente nel volume, che nonostante sia una delle più brevi dà modo di vedere il duo sotto una prospettiva più densa di particolari e motivazioni delle loro azioni, scelte e indole.
Geni del crimine e dello charme
Nei primi tre racconti è facile ambientarsi all’interno della sceneggiatura grazie non solo alle personalità dei personaggi esposte in maniera meticolosa ed esatta a quelle che ogni fan è abituato a conoscere, ma anche ai disegni identici alla celebre serie animata Batman: The Animated Series che ha fatto innamorare molti fan che hanno poi esplorato ulteriormente il DC Universe, avvicinandosi poi al mondo del Cavaliere Oscuro. Proprio per questo, la scelta di inserire come prima storia nel volume un racconto con gli stessi toni, dinamicità e disegni che fanno sentire a proprio agio un lettore affezionato alla “cara Gotham”, è un ottimo modo per invogliare a sfogliare le successive pagine e terminare la lettura.
È in queste tre tranche, fondamentali per il volume, che ci si concentra sulla relazione tra Harley e Poison Ivy, la dinamicità della loro intesa è notevole ed emerge dalle tavole, amalgamandosi bene con gli altri racconti e dando corpo alla natura del loro affiatamento, permettendo alla coppia di criminali di emergere come una sorta di “Bonnie e Clyde” della DC, dopo la più classica somiglianza tra la mitica coppia di Harley e Joker, facendo conoscere anche al pubblico meno navigato della DC, i personaggi che fanno attualmente parte di una delle vetrine più importanti all’interno del loro universo.
Complicità spontanea
In alcuni dei successivi racconti, il duo si mostra più o meno stravagante a seconda della sceneggiatura che utilizza i personaggi, a volte mostrando uno svolgimento delle trame più leggero o anche “out of character” , ma è necessario considerare che la complicità di Harley Quinn e Poison Ivy è andata a svilupparsi nel tempo in maniera abbastanza naturale e spontanea, portando le villain al punto e al rapporto che hanno oggi e a cui molti fan si sono oramai affezionati. Come villain appunto si mostrano nel tempo anche molto “socievoli” avendo a che fare con quasi tutta la bat family, ed esporre i vari tipi di approcci che si stabiliscono con ognuno di loro; sicuramente, una dei fattori più simpatici e interessanti da seguire in Batman: Harley e Ivy.
Ciò che rimane, ed è una costante nel volume nonostante la palese costruzione di un rapporto che si è sviluppato negli anni, è l’affiatamento di Harley e Ivy, e dove quest’ultima alle volte sembra prendere il posto di Joker con molteplici sorprese dove Harley stupisce con divertenti e geniali soluzioni o piani malvagi da svolgere nelle loro vite criminali.
Paul Dini e Bruce Timm si rivelano in questo volume, e assieme agli altri collaboratori, una squadra eccellente e con una grande esperienza alle spalle, grazie soprattutto ai primi due che hanno creato molti dei personaggi e li continuano a seguire con cura; come possiamo notare anche dalla scelta delle storie, e dai disegni che la riflettono anche grazie all’uso dei colori accurato, una saturazione anche nelle sfumature presenti nei fumetti, che si è poi dimostrata identica nella serie animata.
Riuscendo comunque a variare gli stili e facendo integrare tanti altri artisti per dare sfogo e nuova vita ai personaggi, come soprattutto nel caso dell’ultima storia nel volume, prettamente in bianco e nero e qualche accenno di rosso che si dimostra come uno dei racconti più seri, vari e differente dal resto, esponendo altri lati più “gravi” di Poison Ivy e Harley Quinn, in modo scorrevole come nelle altre storie, sia per lettori affezionati che nuovi.
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