La vita di Barbara Carstairs viene raccontata con maestria, in un nuovo e prezioso volume del compianto Hubert. Pubblicato da Bao Publishing, Joe la pirata narra la vita dell’eccentrica e ricca pilota di motoscafi, con i disegni di Virgin Augustin. Mostrando le vicissitudini, gli alti e bassi della “donna più veloce sull’acqua”.
La piccola Tuffy
Fin da quando era piccola Marion Barbara Carstairs, nata nel 1900 a Londra è stata una “bambina selvaggia”. Determinata e senza padroni, si è fatta sempre valere con una personalità fuori dal comune, rubando di tanto in tanto anche i sigari del patrigno e con una madre dal carattere estremamente freddo e con forti tendenze all’alcolismo. La bambina viene presto soprannominata “Tuffy”, come lei pretende da tutti senza eccezioni, decidendo di diventare la sua stessa “creazione”. A New York, studiando insieme alle ragazze, scopre quanto lei possa amare il genere femminile e guidare automobili, una delle sue prime e ribelli passioni. Quindi la sua vita inizia con la creazione di se stessa, un’avventurosa e ribelle scoperta di sé, di una donna realmente esistita che tra conquiste e stili estetici maschili, si fa chiamare Joe, diventando pilota di barche.
I desideri di Joe
Joe inizia subito creando scalpore, urtando i titoli di giornale con una sicurezza di sé che sconvolge ma allo stesso tempo travolge tutti. Questo suo charme diventa così grande che attira l’attenzione di Marlene Dietrich. Ma dopo aver scoperto gradualmente se stessa e ciò che davvero le piaceva, per Joe tutto questo non è abbastanza, così decide di andare in guerra, fare le sue esperienze e tornare per impressionare il pubblico con i suoi successi come pilota, grazie a una sconfinata ambizione con un tocco di arroganza.
Come dice lei stessa con ironia, “se Joe possedesse uno dei sette peccati capitali, sarebbe la gola”, perché Joe non si accontenta mai. E questo ci viene dimostrato sotto tutti gli aspetti della sua vita, lavorativa o romantica che sia. Ed è per questo che quasi all’improvviso, Joe decide di acquistare un’isola tutta per sé, creandovi un mini-regno. In queste pagine, emerge chiaro come non mai il personaggio “pazzo e autentico” di Joe, in bianco e nero e portato su carta da Hubert e Augustin.
Una vita senza sconti
Sarebbe un eufemismo, definire la vita di Joe “ribelle”, ma non è tutto ciò che è stata. Fin dalle prime pagine è facile notare che la protagonista ha vissuto dei momenti ardui nella sua vita di donna e di una donna che non si conformava a ciò che era considerato “normale”. Una vita fatta di luci e ombre, dove Joe cerca di mostrarsi sempre solare e forte, soprattutto per se stessa, ma in fondo è colma di ombre dovute a una vita difficile, fatta di dolori e vuoti incolmabili, sfide che ha dovuto superare solo attraverso la propria forza.
Gli autori sono stati molto bravi a non oscurare nessuna parte della vita di Joe, la quale non è sempre stata eccezionale, e non la si può certamente chiamare eroina, ma ha usato la sua voce per esprimere le sue idee fin quanto voleva o poteva. Un dettaglio che aggiunge un tocco di eccentricità al suo carattere è sicuramente il pupazzo che si porta sempre con sé, forse per far notare ancora di più la sua vera solitudine, mentre tutto sembrava meno che sola. Virgin Augustin ha scelto di usare uno stile pulito e semplice, tipicamente francese. A volte anche spartano per la sua semplicità , volendo risultare anche melodrammatico nei suoi toni, in un volume composto all’incirca da 200 pagine.
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