Nonostante sia rimasta una delle saghe più iconiche nel campo della fantascienza, Alien ha conosciuto una serie di battute d’arresto. Ora, dopo tanti esperimenti falliti, potremmo essere al cospetto di un uovo contenente, finalmente, una nuova Regina. Ma, metafora a parte, le incognite rimangono
nello spazio, nessuno puo’ sentirti urlare”
Era un lontanissimo 1979.
Quando uscì il primo Alien fu come dare corrente elettrica ad una stanza buia ma piena di lampadine. Il Cinema era pronto per quella che venne definita come una piccola rivoluzione. Fu l’inizio dell’ascesa di Ridley Scott prima e James Cameron dopo, con quello che probabilmente fu il più bel capitolo della saga.
Stiamo parlando, ovviamente, di Aliens: Scontro Finale del 1986. Fu la Nona Sinfonia di Beethoven, un capolavoro sotto tantissimi punti di vista. Ma, per certi aspetti, fu l’inizio del declino.
Quando ad Icaro si sciolsero le ali
Dietro (o forse sarebbe meglio dire accanto?) ai film, si sviluppò un vero e proprio impero commerciale fatto di fumetti, gadget, videogiochi (il primo risale al 1982 per Atari 2600, la capostipite della attuali console) e via discorrendo.
Ma furono sempre i film a scandire gli appuntamenti più attesi e, dopo Aliens: Scontro Finale, l’attesa e le aspettative erano a livelli inimmaginabili. Icaro aveva spiccato il volo, ma il Sole incombeva.
Alien 3, diretto da David Fincher, fu uno dei capitoli anche più spirituali della saga, con tematiche molto interessanti ma mai sviluppate a sufficienza. Inoltre, la scelta di far morire da prima che iniziasse sostanzialmente il film alcuni dei personaggi iconici incontrati nel secondo capitolo, incontrò pesantissime critiche e delusioni da parte di molti fan. Il Sole aveva sciolto le ali fatte di cera.
Il tramonto degli alieni
E’ innegabile che, all’epoca del primo film, la cultura popolare risentisse ancora delle prime esplorazioni spaziali con l’apice dello sbarco sulla Luna (1969). Il Cinema seppe intercettare questa euforia mista a terrore dell’ignoto, sapendo creare un prodotto che fece da catarsi collettiva.
Il secondo film continuò a cavalcare magistralmente queste ansie, con una Guerra Fredda che stava volgendo al termine ma che nella corsa allo spazio trovò l’ultimo fronte di scontro tra U.R.S.S. ed U.S.A.
Il quarto Alien (Alien – La Clonazione del 1997) ebbe la capacità di intercettare le nuove speranze e paure che stavano attraversando il mondo (la pecora Dolly nacque nel 1996) ma non riuscì a suscitare le stesse emozioni.
I film che ne seguirono, con alti e bassi, diedero la sensazione del tentativo nobilissimo di resuscitare il franchising con risultati a volte incoraggianti (Prometheus del 2012) ma mai decisivi. Lo stesso sequel (Alien: Covenant) non riuscì a dare quella sterzata di cui si aveva un disperato bisogno.
Accanimento o speranza?
Negli anni successivi ad Alien: Covenant, si susseguirono rumors riguardante un possibile sequel (ed effettivamente il finale era stato pensato per un proseguimento) ma i risultati al botteghino e la critica cinematografica decisamente fredda, non erano stati così incoraggianti da convincere i vari soggetti preposti ad autorizzare l’inizio dei lavori.
Si cominciò a parlare di un generico Alien 5 con la possibile partecipazione di Neil Blomkamp, come fosse una chimera o una speranza, con l’idea di farlo collegare direttamente ad Aliens: Scontro Finale andando a fare una cesura (se non dichiarata ma estremamente scontata) dei prodotti successivi.
Quando fu chiaro che anche Alien 5 non avrebbe visto la luce, gli “unici” prodotti ad andare avanti furono provenienti da altri settori tra cui il settore dei videogiochi, con il titolo Alien: Fireteam Elite uscito proprio quest’anno.
Quando ormai le speranze sembravano spente, però ecco arrivare la notizia: il piccolo schermo potrebbe portare nuovamente il nostro Xenomorfo dai suoi fan!
Come scritto qua, sarà niente meno che Ridley Scott a portare avanti questo progetto, con Noah Hawley come showrunner. Addirittura, si parla di un possibile inizio riprese durante il 2022.
E’ difficile dire se e quando effettivamente vedremo qualcosa, ma fa riflettere che potrebbe essere il piccolo schermo (e quindi una serie tv) a riuscire laddove il Cinema ha fallito in passato.
Le serie tv, per definizione, hanno la possibilità di sviluppare con una profondità sconosciuta ai film. Siamo di fronte ad una falsa partenza con l’ennesimo accanimento verso una saga che meriterebbe maggior rispetto o saremo testimoni di una nuova speranza?
Non resta che aspettare per scoprirlo. Noi ci saremo e vi terremo informati!
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