C’era una volta una bambina giapponese, Aiko, che amava guardare gli anime in televisione e leggere i manga nella sua cameretta. Il 26 Febbraio del 1986, Aiko accese la televisione come ogni giorno, ma quella non era una giornata come tutte le altre: un bambino con strani capelli a palma, un bastone allungabile e una folta coda pelosa era apparso sullo schermo. La bambina non sapeva ancora che stava assistendo alla nascita di una leggenda, quella di Dragon Ball.
Sfortunatamente non viviamo in Giappone ,ma avremmo voluto esserci quel 26 Febbraio 1986, quando il mondo ha imparato a conoscere ed amare prima Son Goku poi tutti i suoi amici e nemici. A distanza di trentatrè anni la fama di Dragon Ball non sembra avere voglia di fermarsi o rallentare la sua corsa, ed anche i bambini più piccoli riconoscono il guerriero dai capelli a palma dicendo: “Quello è Goku”.
Oggi non siamo qui per ripercorrere la storia del manga e dell’anime ma vogliamo condividere con voi cosa proviamo quando lo vediamo sullo schermo delle nostre tv, o dei nostri computer, e perchè lo amiamo ancora alla follia dopo tanti anni insieme. Ecco le testimonianze delle vostre Palle del Drago:
Michela:
“Dragon Ball è stato soprattutto la mia compagnia all’ora di pranzo. Tornavo da scuola e, prima di fare i compiti, mi godevo quella mezz’ora entusiasmante.Dragon Ball è stato il sogno di avere un percorso come quello di Goku, di diventare forte e di affrontare ogni difficoltà con la semplicità che lo contraddistingueva.
Dragon Ball poi è diventato di più. A scuola disegnavo in continuazione saiyan e mi inventavo storie con le mie compagne di banco. Dragon Ball mi è entrato nella pelle, era l’aria di libertà che respiravo dal mondo troppo incasinato che mi circondava. Dragon Ball mi ha avvicinata a quelle che sono le mie più grandi passioni: il disegno, la scrittura e lo sport.
È stato cantare a squarciagola le sigle di Giorgio Vanni, innamorarmi del principe dei saiyan, di Radish e di Cumber (beh? Cosa c’è? Mi piacciono i capelloni e allora?)Adesso che vado per i trenta, posso dire che Dragon Ball è anche amicizia. Grazie all’opera di Akira Toriyama ho incontrato sul mio cammino persone davvero positive e che mi hanno dato tanto, anche a km di distanza.
Non posso dire che Dragon Ball sia una cosa specifica per me. A volte è stato anche negatività, ma mi auguro che sarà parte della mia vita anche per gli anni futuri perché i momenti positivi che mi ha regalato non voglio finiscano mai.”
Elena:
“La prima volta che ho visto Dragon Ball in televisione, dovevo avere sì e no otto anni e lo odiai. Lo odiai con tutta me stessa. Molto ironico vero? Mi piace pensare che il mio rapporto con questo anime sia nato come tutte le migliori amicizie: disprezzando o detestando l’altra persona. La prima puntata la guardai per sbaglio, la seconda la guardai perchè non c’era altro, alla terza ero già curiosa mentre dalla quarta mi sono proprio innamorata.
Io amavo i combattimenti, le lotte estenuanti, la voglia di Goku di affrontare nemici sempre più grandi, veloci, forti, cattivi e volevo essere come lui, tanto che è stato un mio modello di coraggio in più di un’occasione. Volete un esempio? Il 16 Gennaio 2018 ho dato l’ultimo esame all’università, un tostissimo appello di letteratura ed io ero spaventata. Cosa mi sono detta? Mi sono chiesta cosa avrebbe fatto Goku al mio posto. Lui sarebbe stato felice di affrontare un avversario temibile ed io dovevo fare altrettanto.
Quando penso a Dragon Ball rivedo una ragazzina delle medie, che disegnava timidamente i grandi guerrieri Z (con una preferenza poco velata per Vegeta) ed inventava i suoi personaggi, quelli che anni dopo avrebbe messo su carta.
Quando penso a Dragon Ball mi viene in mente la passione che condivido con il mio fidanzato, le ore ed ore passate a discutere di teorie, tecniche, livelli di forza (e se Broly sia più figo nella nuova o vecchia versione).
Il 29 Settembre dello scorso anno mi sono tatuata la sfera dalle quattro stelle su una gamba, per non scordarmi mai chi mi ha insegnato ad essere forte, e a credere sempre nelle mie potenzialità. Grazie Goku. Grazie Vegeta. Grazie a tutti voi.
Giovanna:
Cos’è Dragon Ball per Padme?
1)La luce al fondo del tunnel! Patetica? No, non direi. Veritiera piuttosto.
2)Dragon Ball era l’appuntamento alle 19 tutti i giorni quando avevo undici anni.
3)Dragon Ball era il primo amore della mia vita: si, non amavo il principe azzurro, ma Radish, il fratello cattivo di Goku!
4)Dragon Ball era il cuore che batteva le domeniche estive alle 3 di pomeriggio, quando mandavano i film ed io sognavo ad occhi aperti!
5)Dragon Ball è stata la scintilla che ha messo in moto il mio cervello, che mi ha fatto capire di avere un talento e coltivarlo per me e per la gioia di chi aspetta le mie pazze teorie sui saiyan! 6)Dragon Ball è il mezzo per incontrare persone che, senza mai averle effettivamente viste, ti riempiono le giornate!
7)Dragon Ball è tante cose, ma soprattutto è parte di me. Che abbia 11 anni o 28 non importa, non si è mai troppo adulti per sognare e se ancora sotto la doccia, alle fiere o in macchina canto “Hikaru kumo o tsukinuke Fly Away (Fly Away) karadajū ni hirogaru panorama kao o kerareta chikyū ga okotte (okotte) kazan o bakuhatsu saseru Toketa kōri no naka ni kyōryū ga itara tamanori shikomitai ne CHA-LA HEAD-CHA-LA nani ga okite mo kibun wa henoheno kappa CHA-LA HEAD-CHA-LA mune ga pachipachi suru hodo sawagu Genkidama······ Sparking!” In un giapponese tremendo vuol dire qualcosa no? Sette motivi, come le sette Sfere del Drago ,che spero continueranno ad accompagnarmi e a rendermi felice come lo sono adesso.”
Buon compleanno Dragon Ball!
Se siete curiosi di saperne di più sul fantastico mondo di Dragon Ball, seguiteci sulla nostra rubrica settimanale Le Palle del Drago e sulla nostra pagina Facebook
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