I fan dello shonen, ormai noto, Chainsaw Man avranno una “sorpresa” con l’arrivo del capitolo 59. I lettori che hanno provato ad utilizzare l’app Shonen Jump per leggere l’ultimo capitolo si sono trovati un disclaimer inatteso: “Il capitolo 59 di Chainsaw Man è 18+ ed è visualizzabile solo sul sito web.” I capitoli precedenti erano invece adatti anche ai lettori più giovani, quindi perché l’improvvisa restrizione?
Chainsaw Man racconta la storia di Denji, un giovane indigente che fonde il suo cuore con un tipo di mostro chiamato nella serie Diavolo. In questo modo, acquisisce la capacità di far emergere motoseghe dalla testa e dalle braccia. Tuttavia, perde anche tutti i suoi diritti da essere umano libero ed è costretto a diventare un cacciatore di diavoli del governo, altrimenti verrebbe immediatamente eliminato. Chainsaw Man è noto per essere visivamente molto esplicito, non mancano scene molto splatter. Come titolo non ha mai evitato contenuti cruenti o sessuali.
La scena che probabilmente rende Chainsaw Man Capitolo 59 “solo per la versione web” coinvolge un personaggio introdotto di recente di nome Quanxi. Al momento, non si sa molto di lei, tranne per il fatto che è cinese, incredibilmente potente e ha un harem di ragazze Diavolo. Quanxi e una lunga lista di altri cacciatori di diavoli si sono recati in Giappone nel tentativo di uccidere Denji, anche se Quanxi sembra rimandare la missione trascorrendo del tempo con le sue ragazze. Le pagine di apertura del capitolo 59 ci mostrano il cacciatore e le ragazze, completamente nude – anche se non del tutto – e nel mezzo di un’orgia di cinque persone.
Anche se si tratta di Chainsaw Man, la scena è piuttosto intensa per lo Shonen Jump, normalmente affine ad un pubblico giovane, da qui il passaggio al sito Web di Viz Media. Chainsaw Man è l’ultimo di una serie di titoli d’azione che approfondiscono le tematiche esplicite nelle proprie trame. Serie come Jagaaaaan di Kaneshiro Muneyuki o Hell’s Paradise: Jigokuraku di Yuji Kaku – un’altra serie Jump – usano violenza e situazioni sessuali esplicite per sottolineare i mondi in cui vivono i loro personaggi. E, sebbene non sia un titolo shonen, un altro classico esempio di questo è il Berserk di Kentaro Miura, noto per il suo realismo “estremo”.
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