NerdPool.it Creepshow: la recensione

Creepshow: la recensione

Grazie agli amici di Saldapress torna in Italia uno dei franchise più iconici della storia del fumetto e del genere horror in generale, ovvero Creepshow! Un primo volume che racchiude i primi dieci racconti brevi ed auto conclusivi della serie antologica prodotta da Skybound di Robert Kirkman. Tantissimi autori si cimentano nelle storie tra cui Paul DiniJohn McCreaKelley JonesChris BurnhamDavid Lapham e molti altri! Ecco dunque le nostre impressioni senza spoilers su questo primo, prezioso volume.

Una lunga storia

Creepshow è uno dei franchise più iconici del genere horror. La EC Comics pubblicò, tra gli anni 40 e gli anni ’50, un gran numero di fumetti horror in serie antologiche quali Tales from the Crypt, The Haunt of Fear, The Vault of Horror, di enorme successo e diffusione. La casa editrice fu poi travolta dalla crisi che investì il fumetto americano negli anni del maccartismo, e in seguito alla pubblicazione di “Seduction of children“. Scritto dallo psichiatra Fredric Wertham, il celeberrimo libro accusava i fumetti di traviare moralmente i giovani. Ciò porterà alla creazione dell’organo di autocensura, meglio conosciuto come Comics Code Authority, e alla chiusura di tantissime testate fra cui quelle sovra citate.

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Negli anni ’80 nasce quindi Creepshow, un film a episodi uscito nel 1982, diretto da George A. Romero e scritto da Stephen King in omaggio a quei fumetti degli anni ’50 che avevano segnato una generazione.

Quarant’anni dopo Creepshow torna finalmente grazie a Image Comics e Skybound!

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Le nostre impressioni

Una serie di racconti horror brevi, che si leggono velocemente ma dal grande impatto grafico e narrativo. Varietà è senza dubbio la parola d’ordine, infatti all’interno di questa prima raccolta troviamo tantissimi stili narrativi e di disegno. Dai racconti più prettamente horror a quelli più weird con contaminazioni anche dalla science fiction.

Zombie, vampiri, mostri del folklore e molte altre creature sono i protagonisti di queste storie. A farci da narratore e da fille rouge tra le storie il caro vecchio Zio Creepy, pronto a trarre una personale morale dal catastrofico esito di ogni storia…

Lo splatter sicuramente non manca, ma le storie più interessanti si caratterizzano anche per una certa critica sociale, di certo non velata. Nonostante la loro brevità, quasi tutte le storie risultano efficaci e accattivanti da leggere. Il volume non annoia mai e si è spinti ogni volta girare pagina per leggere la storia successiva. Degno di nota il fatto che si sia scelto un mix di autori affermati e altri meno conosciuti.

Le storie più interessanti

Cinque storie di questo Creepshow ci hanno particolarmente colpito.

Uno a Testa, scritto e disegnato da Chris Burnham, è una storia horror splatter con dei disegni pazzeschi, che ci insegna l’importanza di rispettare le regole…

Shingo, scritto da Paul Dini e Stephen Langford, una storia anche qui splatter, ma che unisce al contempo la demonologia e un racconto bizzarro, sopra alle righe e a tratti fuori di testa. La storia, incentrata intorno alla festa di una ragazza con i genitori divorziati, diverte ma fa anche riflettere sulle dinamiche che familiari che si creano in questi casi tra i genitori, sempre pronti a farsi la guerra tra loro.

La Mascara De La Muerte, scritto da Henry Barajas  e disegnato da Dani Strips. Una storia su una luchadora pronta a tutto pur di seguire le orme gloriose del padre, anche sottovalutando eccessivamente i rischi collegati. Ci ha ricordato il bellissimo Do a Power Bomb sempre edito da Saldapress!

Crisalide, che vede ai testi Clay Mc Leod Champman e ai disegni Anwita Citriya. Può capitare che, nonostante le difficoltà, il desiderio più grande di due genitori, ovvero avere un figlio, può essere esaudito. Ma le cose, apparentemente perfette, potrebbero nascondere un’inattesa sorpresa… Anche qui storia e disegni pazzeschi uniti ad una critica sociale alle tradizioni del profondo sud statunitense.

Il Ponte, scritto da Ariela Kristantina e disegnato da Jorge Corona. Particolarmente convincente nel suo attacco alla superficialità del mondo degli influncer maleducati e arroganti, pronti a calpestare ogni regola per un like in più. Spaventosamente attuale!

Conclusioni

Il ritorno di Creepshow è una ventata d’aria fresca in grado di rinverdire e rinnovare l’horror a fumetti. Il punto di forza è sicuramente quello di innovare e rinnovare nella tradizione, unendo elementi moderni e storie attuali al fascino vintage che contraddistingue il brand. L’edizione cartonata e curatissima di Saldapress è il perfetto contenitore per una serie che per fortuna non si interrompe con questo primo volume. A questo punto non ci resta che dire ben tornato Zio Creepy !


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Una serie di racconti horror brevi in grado di divertire, fare paura e far riflettere ! Creepshow torna a quarant'anni di distanza con delle storie fresche, ben scritte e ben disegnate. Il segreto ? Innovare nella tradizione unendo le sensibilità moderno al gusto vintage che inevitabilmente caratterizza la serie.Creepshow: la recensione