Raccontare la terribile guerra del Vietnam con uno stile davvero particolare… Questo è Dien Bien Phu, il manga di Daisuke Nishijima che attraverso lo sguardo del suo giovane protagonista racconta le atrocità della guerra che ha segnato questo paese del sud-est asiatico. Scopriamolo nella nostra recensione del primo volume uscito per Bao Publishing nella collana AIKEN.
Good Morning Vietnam!
Vietnam 1965. Le truppe americane sono sbarcate nel paese insieme a Hikaru Minami, un diciannovenne aspirante fotoreporter. Ingenuo e sprovveduto, il ragazzo scrive per un giornale sapendo poco sia di giornalismo sia della guerra che in corso, e dei molti pericoli per lui, i suoi colleghi, i soldati ma anche i civili vietnamiti. E lui va molto d’accordo con il pericolo, e allo stesso tempo è stato baciato dalla fortuna. Il suo primo giorno incontrerà una pericolosa assassina vietnamita che attacca senza pietà i soldati americani. Lui è l’unico sopravvissuto all’attacco e quella ragazza che ha miracolosamente fotografato entrerà nei suoi pensieri diventando quasi una ossessione. Chi è in realtà ? Agisce da sola o per conto di quale fazione? Ma soprattutto, lei e Minami potranno mai incontrarsi di nuovo?
Dien Bien Phu è la storia di questi due personaggi divisi dal destino e dalla guerra, e di questa vista da degli occhi ingenui come quelli di Hikaru, il nostro protagonista. Essendo per metà giapponese, a volte viene preso di mira perché il suo aspetto ricorda quello dei Vietcong. Ma lui sa poco sia della situazione del Vietnam che di quella del Giappone. È americano al cento percento, ma spesso non si ritrova nei comportamenti dei suoi compatrioti. Non capisce la guerra e la disperazione dove la violenza regna sovrana.
Il suo sguardo è innocente e a volte troppo ingenuo però risulta ottimo per mostrare l’irrazionalità di un conflitto nel quale l’America è entrata senza ben capire bene perché… Senza dubbio il manga non si vuole sostituire ai libri di storia, ma offre comunque uno sguardo molto preciso, segnalando date sia all’interno della storia sia alla fine del volume grazie ad una tabella cronologica di questo conflitto decennale. In tal senso, anche se uno non conosce bene questa parte di storia, riesce a contestualizzarla e nonostante l’evidente critica all’intervento americano non si mitizzano neppure i Vietcong e il popolo in lotta. Certo, abbiamo i fratelli Bao e Nhieu che sono vittime di questa situazione, innocenti e costretti ad una vita difficile e senza futuro, ma dall’altra abbiamo pure Princesse, la misteriosa ragazza entrata nella vita di Hikaru.
Lei è un personaggio molto interessante. Ha una abilità di combattimento che affina al fianco di una donna ancora più misteriosa che la addestra. E intanto uccide senza pietà i soldati americani in attacchi a sorpresa. Solo Hikaru esce fuori sempre indenne da questi mezzi incontri e scontri con la ragazza. Chissà se nei successivi volumi di Dien Bien Phu avremmo una spiegazione a ciò. Sicuramente il fulcro della storia vuole essere l’incontro dei due che si devono conoscere. Quindi scorrendo le pagine scopriamo dettagli sulla guerra, vediamo Hikaru alle prese con questo ambiente duro e pericoloso, e aspettiamo il momento in cui il ragazzo e Princesse si incontreranno e cosa avverrà poi… Aspettarci una storia d’amore no, ma forse uno scambio di prospettive da parte dei due schieramenti si.
Dien Bien Phu: Un disegno in contrasto con l’orrore
A parte la storia e i suoi personaggi ben presentati la particolarità della serie di Nihijima è il suo disegno. Lo potremmo definire chibi e kawaii, visto che i personaggi sono piccoli e adorabili, come tutto il resto. Un vero e proprio contrasto con il tema che tratta, la guerra, uccisioni, bombe, sangue. La cosa incredibile è che questo stile pur essendo in netto contrasto non banalizza i temi che affronta, ma, anzi, a volte accentua certi momenti, come Princesse che uccide i soldati con un taglio netto alla testa che cade a terra un po’ come succede nei cartoni animati. Insomma uno stile particolare e unico che rende Dien Bien Phu davvero un’opera che colpisce proprio per questo suo contrasto tra temi e disegni apparentemente distanti ed estranei.
E’ davvero un’opera che colpisce tanto per questi aspetti in contrasto, e per una storia che incuriosisce. Si vuole vedere se Hikaru manterrà il suo carattere innocente e spensierato oppure rimarrà sengato dalla guerra come altri personaggi che sta incontrando. Vogliamo capire di più Princesse, la sua missione e gli obbiettivi che la fanno agire in maniera spietata. E poi la guerra, vedere come le storie di questi personaggi inventati si mischiano con la vera Storia, cercare di imparare anche qualcosa in più su questo conflitto che conosciamo relativamente poco ma è stato trattato anche nei media, film e serie tv e che con questo manga viene mostrato nella sua crudeltà in uno stile intrigante e che comunque non rende tutto più facile da digerire…
Ringraziamo la casa editrice Bao Publishing per averci fornito una copia digitale del volume per poterlo recensire. Vi ricordiamo che è già disponibile il secondo volume di Dien Bien Phu che recensiremo nei prossimi giorni. In totale la serie conta 10 volumi. Voi avete già letto questo manga? Cosa pensate del suo stile così in contrasto con il duro racconto della guerra? Fatecelo sapere nei commenti e continuate a seguire Nerd Pool per essere sempre aggiornati sui vostri anime e manga preferiti!
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