Eternals è il nuovo film Marvel che porterà l’universo cinematografico marveliano a un livello superiore, e ora vi spiegheremo il perché in questa inedita recensione senza spoiler.
Cosa mi è piaciuto:
La filosofia
La Fase 4 del MCU ci sta portando sempre più ad addentrarci in territori poco esplorati da questo genere di film. Passiamo dal lutto alla discriminazione raziale, dall’immigrazione ai genitori tossici. Questa volta però i Marvel Studios hanno voluto portarci a riflettere sul tempo. La pellicola, infatti, risponde alla domanda “come si comporterebbe un gruppo di individui che non deve pensare al tempo?”
Veniamo catapultati, quindi, all’interno dei diversi modi di affrontare “l’eternità ”, talvolta ci ritroviamo risposte più semplici, altre volte invece più particolari. Affiancato a questo filone abbiamo la fede, e i dubbi dietro ad essa, le conseguenze, l’indottrinamento, ma anche l’abbandono della zona di conforto. E pian piano arriviamo al bene e al male che scompaiono quasi completamente, dietro una linea sottile. Eternals ha una struttura completamente diversa dagli altri film Marvel, la soluzione al problema dei nostri eroi pare difficile persino allo spettatore che solitamente riesce a identificare subito la giusta via. E ci chiediamo continuamente: qual è il male minore?
Questi eroi soffrono, ma non per una minaccia esterna alla Thanos, ma per loro stessi, per quel che sono, per le loro scelte, perché sono al limite della speranza. Ma anche perché trascorrere del tempo in società porta sofferenza, rendendo talvolta l’esistenza una sorta di prigione. Vediamo la crisi dell’io, infatti ho apprezzato molto un richiamo a Magritte nelle sequenze iniziali, mostrandoci ciò che dobbiamo aspettarci da un prodotto del genere.
Il rapporto tra i personaggi
Un altro concetto ampiamente esplorato in Eternals, non estraneo alla Marvel, è quello della famiglia nei suoi diversi aspetti. Vediamo che famiglia può essere un gruppo di esseri sconosciuti tra di loro, ma anche quella tra due amici che si aiutano oppure quelle arcobaleno, ma anche la sua forma più classica. E in questo ambiente i personaggi interagiscono in maniera stupefacente, sviluppando se stessi ma anche aiutando a caratterizzare pure gli altri.
Lo scenario
In Eternals, a differenza degli altri prodotti Marvel, ci ritroviamo spesso in spazi vuoti, lontani dalle grandi città , in questo modo i protagonisti risaltano maggiormente, ma inoltre aumenta il senso di eternità che la pellicola vuole trasmettere.
Cosa non mi è piaciuto:
La comicitÃ
Molto spesso i cinecomics portano un certo tipo di comicità che divide il pubblico. Alcuni la trovano essenziale, altri preferiscono che non ci debba essere. In Eternals la maggior parte delle situazioni divertenti sono ben collate, i personaggi comici sono perlopiù coerenti, anche se ho trovato la caratterizzazione del personaggio di Kit Harington un poco forzata, al limite del fastidioso.
I poteri
Le abilità degli eterni talvolta risultano un mix di poteri di altri supereroi e di individui non appartenenti a questo mondo e non vengono approfondite più di tanto, non conosciamo i loro limiti.
In conclusione
Vedere Eternals è stato un evento unico e speciale, il film intrattiene sin dal primi minuti, con un’attitudine fresca e innovativa, mai visto prima nell’universo cinematografico Marvel! I supereroi non hanno solo super-problemi, ma devono affrontare questioni filosofiche al di sopra di tutti noi.
Se volete saperne di più sugli Eterni, sulle loro origini e sulla storia editoriale negli USA e in Italia, abbiamo appena pubblicato l’articolo perfetto per voi!
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