Le boss fight rappresentano un elemento delicato dell’esperienza ludica poiché hanno il duro compito di mettere alla prova le nostre capacità . Per di più, lo scontro con questi potenti nemici dovrebbe essere un pretesto per sfruttare appieno le diverse meccaniche di gioco. Final Fantasy VII Remake riesce bene in questo e ci ha regalato diversi combattimenti memorabili sia per messa in scena che per tattiche richieste. Nonostante la natura action della produzione, la componente strategica continua a ricoprire un ruolo chiave all’interno delle battaglie e va posta una certa dose d’attenzione sia al posizionamento che alla gestione dei setup di equipaggiamenti e Materie. Considerando la qualità delle battaglie proposte, abbiamo deciso di stilare una lista contenente le cinque boss fight che reputiamo indimenticabili. Ovviamente l’articolo conterrà diversi spoiler, per cui se non avete ancora concluso il gioco, vi consigliamo di ritornare su queste pagine in un secondo momento. A tutti gli altri, buona lettura.
Aerosorvegliante
Tra gli avversari che più ci hanno colpito in Final Fantasy VII Remake troviamo il boss del Reattore Mako 5. Infatti, pur essendo meno iconico rispetto allo Scorpione Guardiano, abbiamo apprezzato il modo in cui ci viene presentato. Se avete giocato al titolo originale ricorderete che esso arriva dopo la chiacchierata con il Presidente Shinra, ma non presenta chissà quali tratti caratteristici. In questo caso invece, la presenza dell’Aerosorvegliante permea l’intera struttura, tant’è che lo troviamo – non ancora attivo – in una delle prime sale del reattore.
Ad ogni modo, la parte iniziale del capitolo si rivela più tranquilla del previsto e l’esplorazione procede senza intoppi fino a quando si piazza l’esplosivo. Proprio quando sembra che il peggio sia passato, la Shinra decide di darci un caloroso benvenuto e ci costringe a seguire un percorso che ci porterà inevitabilmente allo scontro con il suddetto. In tutto ciò, l’elemento degno di nota risiede nella possibilità di sabotare la fase di armamento, in modo da dirottare la destinazione di alcuni componenti. Si ha dunque la possibilità di influire sulle capacità cognitive dell’arma oppure sulla sua potenza di fuoco.
Quanto alla battaglia, si svolge su una passerella d’acciaio in modo analogo a Final Fantasy VII, anche se, nel corso delle tre fasi l’Aerosorvegliante impiega tattiche differenti. Infatti, nella seconda fase il Supercorazzato si posiziona nella pedana centrale mentre alterna raggi letali, mine paralizzanti o pugni razzo capaci di infliggere copiosi danni. L’ultima fase è invece quella più drastica: la piattaforma centrale viene distrutta e il boss inizia ad attaccare dalla distanza sfruttando le sue ultime risorse. Una volta sconfitto possiamo assistere alla celebre caduta di Cloud nella chiesa del Settore 5.
Casa Infernale
Tra i nemici che non ci saremmo mai immaginati di affrontare troviamo la Casa Infernale. Quello che nel titolo originale era un nemico standard – anche se particolarmente fastidioso – in Final Fantasy VII Remake è stato trasformato in un boss. Proposto come incontro speciale – ai fini della storia – nell’arena sotterranea del Wall Market, questo temibile avversario può causare parecchi problemi, soprattutto se non ci si equipaggia a dovere.
Ancora una volta si tratta di una battaglia dalla difficoltà crescente in cui la pressione aumenta di fase in fase. E se all’inizio il diabolico marchingegno si limita ad utilizzare magie elementali, nelle fasi più concitate si dimostra un osso duro.
Durante la fase 2, la Casa diventa particolarmente resistente ai danni fisici a causa di una barriera, inoltre guadagna una serie di mosse poco piacevoli. Ad esempio, con Ospitalità risucchia uno dei personaggi al suo interno infliggendogli parecchi danni. Oppure, inizia a rincorrere il suo bersaglio con l’obiettivo di schiantarglisi addosso. Arrivati all’ultima fase il boss inizia ad utilizzare la sua tecnica più forte: dopo essersi librato in volo, fa partire un countdown al cui termine si schianta sul suolo infliggendo tantissimi danni ai personaggi. L’utilizzo di Barriera è tassativo.
La Casa Infernale è uno dei boss più ostici di tutto il gioco, fortunatamente con una buona dose di magie è possibile mandarla in crisi senza troppi intoppi. I problemi però nascono in modalità difficile perché sfrutta nuove tecniche. Di tanto in tanto espelle 3 Tomberry – da eliminare più in fretta possibile – e nell’ultima fase viene affiancata da un trituratore e da una spazzatrice. La cosa positiva è che questi possono essere danneggiati dalla casa, quindi un buon posizionamento può fare la differenza. Insomma, si tratta di un boss che non ci dimenticheremo facilmente.
Reno e Rude
L’attacco al Settore 7 da parte della Shinra è uno dei momenti più iconici delle vicende a Midgar e in Final Fantasy VII Remake risulta ancora più intenso. Nel titolo originale così come nel Remake, al vertice del pilastro troviamo Reno intento ad attivare l’ordigno che causerà migliaia di morti. Sebbene la scena sia pressoché identica, nel corso della battaglia con il Turk dovremo vedercela anche con Rude. Quest’ultimo inizialmente si limita a prenderci di mira con il suo elicottero ma, durante lo scontro abbiamo modo di riportarlo con i piedi per terra. Ed è proprio in questo momento che le cose si fanno interessanti, poiché il combattimento si rivela tanto spettacolare quanto impegnativo.
In questo punto del gioco conosciamo già tutte le tecniche dei due Turks, i quali non si faranno problemi a dare il massimo. Pertanto, l’arena in cui si svolge lo scontro diventa un vero e proprio campo minato e bisogna fare molta attenzione ai propri movimenti. Mentre Reno utilizza le sue tecniche elettriche per paralizzare l’avversario, Rude si rivela pericolosissimo per via delle sue prese. Per vincere è dunque necessario concentrarsi su uno dei due, così da liberarsi in tutta tranquillità dell’ultimo combattente.
Rufus
La battaglia con Rufus è un altro di quei momenti che Final Fantasy VII Remake riesce a valorizzare incredibilmente. Se pensiamo all’originale, si trattava di un boss capace di mettere una certa pressione a causa del suo fedele mastino ma che, a conti fatti, non rappresentava chissà quale minaccia. Grazie a questo rifacimento, lo scontro con il figlio del Presidente Shinra è semplicemente incredibile.
Nelle prime due fasi il focus ruota attorno all’eliminazione del Condannatore poiché altrimenti ostacolerebbe le nostre azioni offensive nei confronti di Rufus. Egli infatti, oltre ad eseguire attacchi sinergici con il suo padrone non perde l’occasione per curarlo quando viene ferito. Nel frattempo però, Rufus non se ne sta con le mani in mano e ci attacca con buona parte delle sue tecniche.  Arrivati ad un certo punto, il neo-Presidente Shinra chiede al suo compagno di farsi da parte e la battaglia raggiunge apici incredibili.  Grazie alle sue due bocche da fuoco, Rufus attraversa la piattaforma a grandi velocità cercando al contempo di colpirci con laser, esplosivi e quant’altro.
Si tratta comunque di un boss che non possiamo attaccare alla cieca, dato che altrimenti verremmo counterati. Il modo migliore per reagire è quindi quello di servirgli lo stesso trattamento. In particolare, quando Rufus si avvicina a noi per spararci o se esegue una scarica di colpi, possiamo contrattaccare usando la parata ad impatto di Cloud, o la tecnica speciale della spada Gemella. In questo modo possiamo inanellare una serie abbondante di colpi. A dire il vero questo boss non è complicatissimo, ma se non si gioca con criterio potrebbe rivelarsi rognoso. In ogni caso, è uno degli avversari più spettacolari dell’intera produzione.
Sephirot
L’ultimo capitolo del gioco la tira decisamente per le lunghe e si poteva gestire meglio, eppure il combattimento con Sephirot è semplicemente perfetto. Sì ok, non è propriamente lui, ma il risultato è pressappoco lo stesso. L’inizio del confronto è un vero e proprio duello che vede Cloud e lo Spadaccino affrontarsi senza esitazione.
Se escludiamo qualche potente magia, quest’ultimo si limita all’utilizzo di potenti tecniche di spada, anche se l’unico momento in cui bisogna aver paura è quando assume una posa difensiva. In quel caso, basta un colpo per finire vittima di una miriade di fendenti. Nelle fasi 2 e 3 veniamo affiancati gradualmente anche dai nostri compagni che finalmente possono darci manforte. Nel frattempo Sephirot diventa sempre più tenace e inizia ad utilizzare tecniche ancor più devastanti. Il risultato è uno scontro all’ultimo fiato, in cui ogni risorsa si rivela indispensabile per portare a casa la vittoria.
Ora però non ci resta che aspettare qualche anno per scoprire come verranno realizzate le parti successive di questo rifacimento. Nel frattempo, se volete saperne di più su Final Fantasy VII Remake potete leggere la nostra recensione e il nostro approfondimento sui remake.
Fateci sapere nei commenti quali sono le vostre boss fight preferite e continuate a seguire Nerdpool.it per restare aggiornati su questo ambiziosissimo progetto!
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