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La ragazza della palude: la recensione

Una fiaba moderna ora in sala

La ragazza della Palude arriverà nelle sale italiane dal 13 ottobre 2022. Questa fiaba moderna tratta dal romanzo di Delia Owens ci ha emozionato e fatto riflettere, parlando di tematiche universali in modo fresco ed innovativo, con una storia coerente e accattivante. Se vuoi saperne di più continua a leggere.

Una thriller dai tratti quasi “fiabeschi”

Carolina anni 50. Kya Clark, non è una ragazza come tutte le altre. Abbandonata in tenera età da un padre violento una madre ammalatasi di “dolore”. Kya si trova a crescere sola in mezzo alla palude. Discriminata e isolata dal mondo, la ragazza si guadagna da vivere raccogliendo cozze ed inizia ad essere conosciuta come la ragazza della palude. Questa è la storia della sua crescita personale, dei suoi amori e i suoi dolori. La sua lotta rispetto ad una società a cui sente di non appartenere. La vita di un animo sensibile che cresce in armonia con l’ambiente naturale in cui è immersa e a cui sente di appartenere. Kya però, ormai adulta ma ancora ingenua finisce con l’essere fagogitata da quella società piena di pregiudizi che l’ha sempre rifiutata, e da cui lei si è gradualmente alienata. “Io non li odio, sono loro che hanno sempre odiato me”. Ora però il suo destino e la sua vita sono in grave pericolo, una condanna da pena capitale pende sulla sua testa.

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Un Thriller accattivante

La ragazza della Palude è un thriller accattivante e tagliente. Un ragazzo di una famiglia bene è stato ucciso. La ragazza emarginata è il capro espiatorio perfetto. Non vi sono prove concrete che la colleghino all’omicidio, ma una nube nera di pregiudizi e verità distorte si addensa sulla testa della povera ragazza. Ora il peso della decisione è in mano ad una giuria popolare, composta da quegli stessi cittadini che l’hanno fin’ora discriminata. Riusciranno questi quindi a superare il muro di pregiudizi che li ottenebra e scavare nella sua storia ? Riusciranno a mettere in primo piano i fatti tenendo da parte i giudizi di valore o ne verranno sovraffatti ? Forse un animo altruista, che veste i panni di un attempato avvocato difensore, può ancora ribaltare una sentenza che sembra già scritta. Riuscendo così a salvare una ragazza apparentemente vittima di un grande complotto ai suoi danni. Farà bene? Vi riuscirà? Quale segreto si nascondo dietro l’omicidio ?

Una critica sociale tagliente

La critica sociale è tagliente e sprezzante. Un limone su ferite ancora aperte della nostra società. Il dolore provocato dalle discriminazioni, dal pregiudizio verso il diverso, dall’amore possesivo e violento emergono in tutta la loro vemenza sul volto della protagonista. La storia della ragazza della palude è una grande fiaba mdoderna, ma anche una grande metafora della nostra società. Ci racconta di tutti i limiti e le potenzialità dell’essere umano e della nostra società. Denuncia tanti mali e luoghi comuni, come quelli che vorrebbero inquadrare ancora oggi sovente, una ragazza oggetto di violenza come una poco di buono. Ma ci invita anche a sforzarci di riscoprire l’importanza del rapporto con la natura e di una vita semplice. Una vita fatta di cose semplici e autentiche, solo apparentemente meno appaganti. Una su tutte lasciarsi trasportare dalla magia della natura.

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Kya (Daisy Edgar-Jones) in Columbia Pictures La Ragazza della Palude

Riferimenti filosofici

Abbiamo già parlato del rapporto strettissimo che lega la protagonista alla natura, dunque non vi torno su altrimenti rischierei di rovinarivi la visione. Ma va detto il riferimento al panteismo sono fortissimi. L’uomo nella natura, come parte della natura che prende energia quando nasce e la restuisce quando muore. L’uomo che èpreda e predatore allo stesso tempo. Una preda che a volte per vivere deve farsi predatore, e per sopravvivere deve uccidere altri predatori…

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Fotografia, ambientazione e prove attoriali

La fotografia raccoglie un ambientazione vivida e viva. La palude ricca nella flora e nalla fauna viene raccontata attarverso i disegni e gli occhi della protagonista. L’immersione nel Sud degli Usa degli anni 50-60 è piena. Vi innamorerete di quelle atmosfere, sarete nostalgici di un’epoca e di un mondo in cui senza accorgervene, vorrete aver vissuto. Una piccola nicchia, un paradiso che nemmeno la modernità e i suoi ritmi potevano spazzare via. Tutto è arrichito da prove attoriali convincenti e perfettamente calate nel ruolo. Sublime Daisy Edgar-Jones, ma in generale di tutto il cast azzeccati e ben calati nella parte.

Un finale che vi sorprenderà

Il finale è una piccola bomba, che non toglie nulla alla storia, ma che è il fuoco d’artificio finale che vi lascierà probabilmente a bocca aperta. Tutto fila, tutto funziona perfettamente. Non mancate questa occasione e preparatevi forse, come è stato per il sottoscritto a versare una lacrima a fine visione. Non fermatevi ai primi minuti, siccome il film parte lento. Lasciatevi invece trasportare e rimarrete soddisfatti e forse con un po’ d’amaro in bocca e amore in più nel cuore.

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Conclusioni

Mi piace concludere le mie recensioni dicendo, un film imperdibile ! Questa volta vi dico un film I M P E R D I B I L E ! Grande Sony Pictures, per questo bellissimo adattamento del romanzo di Delia Owens, che non so a voi ma a me è venuta voglia di recuperare! Coraggioso dirlo, ma per il sottoscritto miglior visione dell’anno fin’ora. Difficile da superare, soprattuto per tematiche tattate, fotografia e tempi dellla narazione azzeccatissimi. Ma hey fatevi sottto! Ci vediamo alla prossima recensione 😉


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Una moderna fiaba struggente, raccontata per mezzo di una storia thriller avvincente, una critica sociale alla nostra società e ai mali che la affligono, ma anche un racconto di crescita personale, di solidarietà, che ci insegnerà cos'è: l'amore, la violenza, l'odio ma anche cosa vuol dire perdonare.La ragazza della palude: la recensione