Finalmente abbiamo potuto leggere Marlene, un fumetto scritto da Alessandro Ferrari e disegnato da Flavia Scuderi, dedicato alla straordinaria vita di Marlene Dietrich, pubblicato in Italia da Edizioni BD. Una storia che personalmente abbiamo a lungo atteso essendo il sottoscritto un grande appassionato di cinema d’epoca. Marlene Dietrich è una vera icona e un punto di riferimento imprescindibile per chiunque ami il cinema a cavallo tra gli anni venti e il dopoguerra. Ecco dunque la nostra entusiasta recensione!
La straordinaria storia di Marlene Dietrich
La straordinaria vita di Marlene Dietrich, icona dell’età dorata di Hollywood. Marlene Dietrich esordì giovanissima sulle scene, affrontando una dura gavetta; dopo il matrimonio con Rudolf Sieber, si dedicò al teatro e ottenne inizialmente qualche parte di scarso rilievo nel cinema. Fu solo nel 1930 che l’attrice finalmente raggiunse il successo, grazie al regista Josef von Sternberg e alla mitica interpretazione nel film L’Angelo Azzurro. Dopo il successo si trasferì ad Hollywood, dove, grazie al sodalizio con Sternberg, intraprese la sua sfolgorante carriera nel cinema americano. Si consolidó il “personaggio Dietrich”, ovvero la solitaria donna fatale, intelligente e indipendente, con una forte carica sensuale e un’altrettanto forte ambivalenza di genere. Le gambe provocanti di Marlene, il suo esplicito sadismo nei confronti dell’altro sesso, la sua aura di “angelo del male” divennero il suo biglietto da visita. Nel 1939 divenne cittadina americana. Marlene decise di impegnarsi attivamente sostenendo le truppe americane in Africa e in Italia. Qui nacque il tormentone Lili Marlene. La sua carriera nel cinema continuò radiosa durante tutti gli anni ‘50 dedicandosi fino a gli anni ‘70 anche al teatro. Ormai paralizzata, trascorse l’ultimo periodo della sua esistenza a letto, rifiutando di essere fotografata, conservando così immortale la sua immagine di sensuale e sfrontato “Angelo azzurro” che aveva trafitto i cuori di mezza Europa e Stati Uniti.
Non una storia come le altre
Non è un fumetto come gli altri e nemmeno una storia come le altre. Raccontare la vita di un’icona come Marlene Dietrich non era un’impresa facile; la diva ha vissuto così tante vite, vivendo una vita talmente tanto articolata che un volume di mille pagine non sarebbe bastato per raccontarla tutta.
Si opta quindi per una narrazione non lineare, che però non confonde il lettore con salti eccessivi, come spesso accade con altre storie. Si operano delle scelte ovviamente, omettendo dunque alcuni eventi, ma in ogni caso si rende davvero giustizia al personaggio, andando oltre il mito e cercando di raccontarne tutte le sfaccettature.
Personalmente ci siamo molto emozionati durante la lettura. Essendo cresciuti amando un certo tipo di cinema e musica, Marlene Dietrich è quasi di casa, dunque rivedere certe sequenze iconiche ci ha fatto a tratti commuovere. La sua potenza scenica e la sua bellezza, persino in un fumetto, non sono scalfite.
Si nota veramente l’amore di Alessandro Ferrari che, come apprendiamo dagli approfondimenti a fine volume, ha fatto la sua tesi di laurea in tempi non sospetti su Marlene. Grandissimo è anche l’amore di Flavia Scuderi anche lei davvero appassionatissima della diva. Il fumetto ha richiesto un lungo processo di elaborazione durato anni, dunque con l’evolversi della storia si nota anche l’evoluzione artistica della disegnatrice. Lo stile ha molte contaminazioni con il realistico contagiato dal manga e dallo stile disneyano. L’uso dei grigi e del seppia restituisce le atmosfere vintage. Tutto è avvolto da una patina che ricorda una vecchia fotografia con le tinte rosso rame.
Va sottolineato l’enorme lavoro di ricerca testimoniato dagli stessi autori. C’è grande attenzione per i vestiti, gli ambienti e gli oggetti quotidiani. Si respira un’atmosfera quasi da fiaba ma non si trascura un giusto tocco di realismo. Non è un racconto indulgente anzi, Marlene Dietrich viene presentata senza filtri. Una donna forte, focosa, carismatica, un’amante passionale ma anche una donna con molti dubbi, tante luci ma anche molte ombre. Ma soprattutto una star ante litteram, un’icona immortale.
Tantissimi sono i cameo, le comparse anche brevi di personaggi storici celebri come quella dello storico compagno e celeberrimo scrittore Eric Maria Remarque. Seguire il racconto significa attraversare con una macchina del tempo la storia degli anni più belli del Novecento, tra gli anni Venti e Sessanta, anni di luci vivissime e ombre oscure, ma carichi di speranza e bellezza nonostante gli orrori che li hanno attraversati.
Noi lo abbiamo amato, speriamo potrete fare lo stesso anche voi!
Scopri di più da NerdPool
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.