Diciamocela tutta: aspettavamo con ansia Marvel’s Spider-Man 2 per poter re-indossare la tuta del grandissimo eroe che con le sue storie ci ha sempre raccontato quanto sia difficile gestire la vita privata da quella lavorativa quando il “lavoro” è quello salvare vite e protegge una metropoli come New York dalla criminalità più o meno ostica.
La sorpresa arriva quando scopri che di Spider-man ce ne sono due, entrambi con le loro vite, e sapere che dietro l’angolo ci sono personaggi del calibro di Kraven e, soprattutto, Venom.
Una delle prime domande che ci si pone è: come si gestisce tutto questo bel fagottone di personaggi e storie?
Ed è proprio in quel momento che Insomniac ti prende per mano, ti fa sedere su una comoda sedia, ti passa un controller Dualsense e ti dice:” Salva la città , al resto ci pensiamo noi”.
Si cari lettori perché la casa di sviluppo di Marvel’s Spider-Man 2 è riuscita a prendere tutto il materiale esistente tra fumetti e film e ha creato una storia che ci tiene incollati alla sedia mentre cerchiamo di immaginare cosa potrà succedere e nel frattempo un nuovo scorcio di storia ci fa porre altre domande o ci svela qualcosa che mai avremmo immaginato.
I responsabili della narrazione meriterebbero l’Oscar per come sono riusciti a sviluppare le storie di Peter e Miles fuori e dentro la maschera con le loro vite e fra di loro, incastonando l’intricata storia del simbionte nero e il vissuto di Kraven in un racconto chiaro e lineare per introdurre due pezzi grossi tra i nemici di Spidey a una nuova schiera di appassionati e continuare a far sognare chi già segue le storie dell’arrampicamuri da anni.
Ritorno nella Grande Mela!
Ovviamente tutto questo poggia sulle solide basi derivanti da Marvel’s Spider-Man e Spider-Man: Miles Morales tenendo sostanzialmente la struttura del gameplay, del combat system e del sistema delle missioni migliorandola o introducendo novità che portano verso l’innovazione, centrando l’obiettivo quasi sempre.
Saremo circondati da una New York meravigliosamente pulsante di vita, caotica e frenetica, oltre che più grande (sono state aggiunte due distretti come Coney Island e il Queens) che potremo esplorare in lungo ed in largo utilizzando la nostra cara ragnatela o sperimentare le nuovissime ali che trasformano il costume in una tuta alare per sorvolare la città sfruttando le correnti d’aria.
Vita frenetica
La città ha una resa grafica (che tratterò più avanti) che ci farà dimenticare dalla modalità di spostamento rapido, lasciando ammaliati dal livello di dettaglio degli edifici e dal gioco di luce e riflessi che incantano, rendendo lo spostamento anche per lunghe distanze sempre piacevole e divertente, ovviamente intervallato dai sempre presenti crimini dove concedersi un pit-stop per insegnare le buone maniere alla banda di criminali di turno a suon di mazzate.
Qui ci soffermiamo un attimo: Insomniac si è impegnata molto, con risultati strabilianti su tanti aspetti ma sul combat system rimane fermo ai primi capitoli senza osare andare oltre, con scontri che risultano banali e alla lunga ripetitivi, anche se apprezziamo lo sforzo dell’introduzione delle abilità e la possibilità di parare e respingere l’attacco per cercare di variare un minimo i combattimenti.
Lo spostamento “classico” in città si renderà anche utile per individuare luoghi di interesse e collezionabili, visibili solo quando siamo in prossimità degli stessi o addirittura passandoci sopra mentre ci spostiamo.
Potenziamenti
Mentre avanziamo nel gioco con la storia principale e tutto il corollario di missioni secondarie, con i collezionabili e gli incarichi (tutti comodamenti visibili dall’app usata dai cittadini per segnalare problemi) guadagneremo gettoni di vario tipo da spendere per sbloccare alcuni costumi (altri invece si sbloccano completando alcune missioni secondarie e procedendo con la storia principale), gadget utili negli scontri e potenziamenti.
Un’altra cosa che guadagneremo saranno i punti esperienza che ci permetteranno di acquisire abilità uniche per ciascun Spider-Man e abilità generiche per entrambi, presentando un sistema di tre alberi dove poterle sbloccare.
Lavoro egregio per le boss fight: il gioco si apre con un impressionante duello con l’Uomo Sabbia, mentre gli altri Villains sono misurati per offrire una sfida interessante e cadenzata, distribuiti lungo tutta la storia per mantenere alta l’attenzione e con scontri dalla qualità cinematografica a livello di sceneggiatura che non conosce eguali.
LongevitÃ
Questo aspetto è stato fonte di polemiche e remore da parte dei giocatori, con la pronta risposta di Insomniac di aver scelto di puntare sulla qualità piuttosto che sulla quantità : il gioco è platinabile impiegando 30-35 ore di gioco, durata che si riduce di 10 ore se ci si dedica solo alla storia principale. Non si è più abituati a giochi dalla durata contenuta, ma questi tempi sono stati sufficienti per godersi a pieno tutti gli aspetti del gioco senza scadere nella noia di attività infinite, scelta decisamente apprezzata per tutti i giocatori che vogliono platinare i giochi.
Comparto tecnico
l’idea di sviluppare il gioco in esclusiva per Playstation 5 ha permesso agli sviluppatori di spremere fino all’ultima goccia le prestazioni e la potenza dell’hardware Sony.
Il risultato è una qualità grafica divina, con due modalità , una Prestazioni raccomandata grazie a una fluidità ferma a 60fps, o Qualità con una gestione del ray tracing migliore, incrementando anche la densità di traffico e pedoni scendendo però a 30fps.
In aggiunta potreste sfruttare l’aggiornamento variabile (VRR) e i 120hz a patto di avere un televisore idoneo.
Particolarmente gradita è la quasi assenza di caricamenti durante gli spostamenti: a differenza dei primi capitoli dove si usava la metropolitana, in Marvel’s Spider-Man 2 possiamo sbloccare il viaggio rapido nei vari quartieri sventando i crimini e guadagnando reputazione, che ci trasporterà immediatamente nel distretto selezionato facendoci planare sopra gli edifici.
Dal punto di vista dell’audio anche qui ci inchiniamo di fronte ad un doppiaggio spettacolare e al sistema Tempest 3D AudioTech che ci fa apprezzare anche le vibrazioni della ragnatela.
Ma allora il Dualsense funziona!
Ironia a parte, finalmente il pad di Sony viene sfruttato per quello che è il suo pieno potenziale in Marvel’s Spider-man 2: ogni volta che ci spostiamo in volo sentiremo le vibrazioni dovute all’attrito con l’aria, volando tra fronde degli alberi aggiungeremo quelle per l’impatto con il fogliame, ci sono vibrazioni anche quando camminiamo, corriamo o usiamo oggetti vari, anche durante i video di intermezzo!
Anche i grilletti fanno la loro parte, facendo resistenza quando si lancia e si usa la ragnatela e durante i combattimenti.
Anche l’altoparlante del Dualsense viene fatto scendere in campo, dando un senso di inquietudine e di possessione durante la fase di fusione con il simbionte.
Un gioco per tutti
Sony ed Insomniac non hanno voluto lasciare indietro nessuno, inserendo nel gioco un’ampia gamma di opzioni per all’accessibilità , consentendo a chiunque di poter giocare anche grazie all’ausilio del nuovo Controller Access e che merita di sicuro un applauso ai team che hanno reso possibile tutto ciò.
Conclusioni
Insomniac ha decisamente centrato l’obiettivo con Marvel’s Spider-Man 2, prendendo un concept già collaudato, migliorandolo sfruttando a pieno la potenza della console, introducendo nuove funzionalità e rivestendolo con una storia dalla narrazione sublime e ben costruita.
Alcuni aspetti del gioco non hanno subito modifiche sostanziali, rimanendo ancora le stesse del primo capitolo, ma nel complesso non si può che fare i complimenti agli sviluppatori per aver creato una gemma che alza di parecchio l’asticella di come dovrebbero essere fatti i giochi a ridosso del 2024.
E voi che idea vi siete fatti del gioco? Quali aspetti vi sono piaciuti e quali meno? Fatecelo sapere come sempre qui sotto nello spazio commenti e continuate a seguirci su Nerdpool.it!
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