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Microsoft: dopo 21 mesi e 68,7 miliardi di dollari finisce un’odissea

Dopo l’approvazione definitiva da parte dell’autorità di regolamentazione britannica CMA, Microsoft ha appena annunciato la chiusura della sua proposta di acquisizione di Activision Blizzard, ponendo fine a un’odissea durata quasi 21 mesi (639 giorni, per l’esattezza).

Phil Spencer, CEO di Microsoft Gaming, ha dichiarato in un comunicato:

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Insieme, creeremo nuovi mondi e nuove storie, portando i vostri giochi preferiti in un maggior numero di spazi, in modo che più giocatori possano partecipare, coinvolgeremo e delizieremo i giocatori in modi nuovi e innovativi sui dispositivi con i quali amano giocare, compresi i dispositivi mobili, il cloud streaming e altro ancora.

Oggi iniziamo il lavoro per portare gli amati franchise di Activision, Blizzard e King su Game Pass e altre piattaforme. Nei prossimi mesi vi daremo maggiori informazioni su quando potrete giocare. Sappiamo che siete entusiasti, e lo siamo anche noi.

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Per i milioni di fan che amano i giochi di Activision, Blizzard e King, vogliamo che sappiate che oggi è un buon giorno per giocare. Siete il cuore e l’anima di questi franchise e siamo onorati di avervi come parte della nostra comunità. Che giochiate su Xbox, PlayStation, Nintendo, PC o cellulare, qui siete i benvenuti e lo resterete anche se non è su Xbox che giocherete al vostro franchise preferito.”

Una partenza in salita

Microsoft ha originariamente presentato l’innovativo accordo del valore di 68,7 miliardi di dollari in contanti il 18 gennaio 2022.
All’epoca, l’amministratore delegato di Microsoft Gaming Phil Spencer aveva immediatamente dichiarato che “il maggior numero possibile di giochi di Activision Blizzard” sarebbe stato aggiunto al servizio di abbonamento Game Pass al momento della chiusura.
Recentemente, Activision Blizzard ha dichiarato pubblicamente che giochi premium popolari come Diablo IV e Call of Duty: Modern Warfare III non arriveranno su Game Pass prima del 2024, e la dichiarazione di Spencer pubblicata oggi rivela che ci vorranno effettivamente alcuni mesi prima che i giochi inizino ad arrivare sul servizio di abbonamento.

Il 18 gennaio 2022, Spencer ha anche affermato che i giochi di Activision Blizzard potrebbero “accelerare” i piani di Microsoft per il cloud gaming; tuttavia, questo sembra meno probabile con l’accordo ristrutturato che è stato approvato da Microsoft, che ha dovuto vendere i diritti di streaming cloud di ABK a Ubisoft.

C’era una volta…

Facciamo dunque un passo indietro per vedere come ci si è arrivati.
Un’operazione di tale portata non poteva non essere sottoposta all’esame delle autorità di regolamentazione; il primo ostacolo sul percorso di Microsoft è stato posto dalla Federal Trade Commission degli Stati Uniti, che ha annunciato l’intenzione di intentare un’azione legale per bloccare l’accordo nel dicembre 2022, sostenendo come potesse essere un potenziale danno alla concorrenza nel mercato delle console.
Il processo amministrativo è stato piuttosto lento, con la prima udienza fissata solo per agosto 2023.

Anche l’autorità di regolamentazione britannica (la Competition and Markets Authority) aveva espresso preoccupazioni simili.
Alla fine di marzo 2023, tuttavia, la CMA ha scartato la teoria del danno al mercato delle console, ammettendo che non avrebbe avuto senso dal punto di vista finanziario per Microsoft rimuovere Call of Duty dalle console rivali come la PlayStation.
Questa notizia sembrava dunque spianare la strada a un’approvazione, soprattutto perché Microsoft si era impegnata a fondo per offrire contratti decennali per portare i giochi di Activision Blizzard (in particolare Call of Duty) ai fornitori di streaming cloud come GeForce NOW di NVIDIA e ai titolari di piattaforme come Nintendo.
Tuttavia, la CMA ha sorpreso tutti quando ha bloccato l’acquisizione alla fine di aprile, citando preoccupazioni sulla concorrenza all’interno del mercato del cloud che non erano state affrontate negli accordi sopra citati.

A quel punto, l’acquisizione proposta da Microsoft sembrava quasi morta.
Un’altra opportunita c’è stata quado l’Unione Europea ha approvato l’accordo due settimane dopo, offrendo a Microsoft un’ancora di salvezza.

Un nuovo accordo

Pur condividendo le preoccupazioni sul mercato del cloud, l’autorità di regolamentazione dell’UE ha avviato una discussione con Microsoft e ha ottenuto i seguenti risultati ritenuti soddisfacenti:

  • Una licenza gratuita per i consumatori del SEE che consentirebbe loro di scegliere il servizio di streaming di giochi in cloud di loro scelta per giocare a tutti i giochi per PC e console di Activision Blizzard attuali e futuri.
  • Una corrispondente licenza gratuita per i fornitori di servizi di streaming di giochi in cloud per consentire ai giocatori residenti nel SEE di giocare in streaming a tutti i giochi per PC e console di Activision Blizzard.

La maggior parte delle autorità di regolamentazione del mondo aveva già votato l’approvazione in quel momento. Con l’approvazione dell’UE in tasca, Microsoft si è appellata al Competition Appeal Tribunal del Regno Unito e si è preparata a chiudere prima della scadenza del 18 luglio 2023.
Dopo essere venuta a conoscenza di questo sviluppo, la FTC statunitense si è precipitata alla corte federale per ottenere un’ingiunzione che bloccasse la chiusura dell’accordo.

Dopo un processo relativamente breve, l’11 luglio 2023 il giudice Jacqueline Scott Corley del distretto settentrionale della California ha negato l’ingiunzione, dando a Microsoft una grande vittoria.
Lo stesso giorno, la CMA ha annunciato di aver concordato con Microsoft di sospendere l’appello del CAT mentre riprendevano le trattative tra le parti.

Era chiaro che Microsoft avrebbe dovuto accettare la cessione dei diritti cloud se avesse voluto placare l’autorità di regolamentazione britannica.
Il 22 agosto 2023 Ubisoft ha accettato di pagare a Microsoft una somma una tantum per ottenere i diritti di streaming cloud per tutti i titoli di Activision Blizzard rilasciati nei successivi 15 anni.

Un nuovo inizio

L’acquisto di ABK le darà la proprietà di franchise come Call of Duty, Diablo, Warcraft, Starcraft, Overwatch, Crash Bandicoot, Spyro, Guitar Hero e molti altri classici.
In aggiuta, come sottolineato da Phil Spencer più di una volta, uno degli obiettivi principali di Microsoft con questa acquisizione è quello di aumentare la propria presenza sui dispositivi mobili.

Con la finalizzazione di questa acquisizione, Microsoft diventerà la terza azienda di videogiochi al mondo per fatturato, dietro a Tencent e Sony.
La FTC sembra ancora intenzionata a cercare di annullare la fusione, ma sarà una battaglia legale in salita che difficilmente avrà successo.

E voi cosa ne pensate di questa travagliata vicenda? Vi aspettate, e in che modo, una rivoluzione nel mondo del Gaming? Fatecelo sapere come sempre nei commenti e continuate a seguirci su Nerdpool.it!


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