Cari amici lettori di Nerdpool, ben ritrovati in questa nuova recensione. Questa volta parliamo di uno dei film più attesi della stagione, ovvero l’ultimo capitolo della lunghissima saga di successo Mission Impossible, che giunge al suo settimo capitolo. Curiosi di saperne di più sul film ? Non vi resta che continuare a leggere!
Tenere viva la fiamma
Le lunghe saghe si sa risentono sempre di una certa usura sul lungo termine. A fare da vero filo rosso tra i vari film c’è il protagonista iconico, che però fisiologicamente finirà con l’invecchiare e con il perdere smalto. Ciò può portare ad un crollo tendenziale della qualità , fino a picchi che possono trasformarsi in veri abissi cinematografici. Questo è ciò che è accaduto anche a saghe storiche come Indiana Jones, del cui ultimo capitolo vi abbiamo parlato qui. Tom Cruise invece, nonostante l’età inizi a farsi importante, sembra inossidabile. La sua capacità di spendersi in primo piano nelle scene d’azione, mettendo in atto prove fisiche superbe, è pazzesca. Sembra non risentire degli anni. Certo se si volesse fare una critica questo Mission Impossibile, si potrebbe dire che Tom è fin troppo pettinato in ogni situazione, ma si sa che la saga richiede un certo grado di sospensione dell’incredulità .
Intelligenze artificiali e dintorni
La saga di Mission Impossible, ha sempre ruotato intorno allo sventare minacce globali, che incombono sull’intera umanità , con Ethan e compagni chiamati a sventarla. Giunti al settimo capitolo, il rischio di ripetitività e di conseguente noia sarebbe stato alto, se non fosse che la saga sa sempre rinnovarsi pescando dall’attualità . Il tema di un IA, in grado di riscrivere il proprio codice autonomamente, e di accedere ai database dei vari paesi rivelando segreti inconfessabili, è un ipotesi su cui il controspionaggio di tutti i paesi più importanti, riflette da anni. Più in generale ciò si incornicia nel macro tema della sicurezza dei sistemi informatici nazionali, e dell’esposizione a gli attacchi. Infatti, noi non ci rendiamo conto di come tutto ciò che ci circonda, affinché funzioni necessita di un accesso alla rete. Ma essere connessi ad una rete internet, significa essere esposti al furto di dati sensibili. CIò vale tanto per i singoli cittadini che per gli Stati, a loro volta vittime e carnefici, in quanto essi stessi possono essere vittime di attacchi. Ora, questa lunga digressione che si collega ai miei studi universitari, per raccontarvi quanto questo Mission Impossibile 7 sia collegato all’attualità . Un grande pregio, perché aldilà dell’intrattenimento, il fil fornisce interessanti spunti di riflessione.
Alta tensione vista la Mission Impossible
La grande forza del film risiede nella sua capacità di costruire una trama fitta, ricca di colpi di scena e di intrighi, che vi terrà incollati allo schermo dall’inizio alla fine. Tutti vogliono mettere le mani sull’IA, talmente tanto potente da poter ribaltare gli equilibri mondiali, donando un potere smisurato a chi la possiede. Spetterà dunque ad Ethan, insieme a gli storici alleati e a nuova aggiunta, la splendida Grace interpretata da Hayley Atwell, tentare di distruggerla per evitare il peggio. Il film è magistrale nella costruzione della tensione, spezzata di tanto in tanto, da momenti comici mai troppo invadenti, anche se a tratti si gioca un po’ troppo sui soliti luoghi comuni, soprattutto nelle scene girate a Roma. Le due ore quaranta di film, scorrono senza intoppi, con molteplici cambi di scenario in grado di scandire i vari momenti del film. Mano a mano che si avanza con la storia, la narrazione accelera sempre di più, unendo pathos, dramma e azione sfrenata. Questo Mission Impossible è davvero un film completo, in grado di gestire al meglio tutti gli elementi in gioco.
Comparto tecnico di Mission Impossible
Film dopo film la saga alza l’asticella, sfidando i limiti della regia attuale. Questo Mission Impossible si dipana attraverso un mix sapiente di riprese aree, piani sequenza e bodycam, per raccontare il film da ogni angolazione possibile. La regia è completamente al servizio della trama pazzesca che spinge i protagonisti all’estremo. Ad accompagnare il tutto delle musiche davvero epiche, in grado di esaltare tanto i momenti drammatici che quelli ipercinetici, resi fluidi da un montaggio perfetto. Non ci sono momenti morti, ci si affida alla computer grafica sempre al top, solo quando è necessario e ci si fa ricorso prevalentemente alla ripresa dal vivo, con un Tom Cruise sempre in forma in grado di fare l’impossibile.
Alchimia tra personaggi
Indescrivibile l’alchimia tra Tom Cruise e Haylee Atwell, che sembrano recitare insieme da inizio carriera. Si trovano in ogni scena, con una complicità di corpi e di sguardi che andrebbe fatta studiare nelle scuole di recitazione, pazzeschi. Ottimo anche il Villain, Gabriel interpretato magistralmente da Esai Morales. Menzione d’onore per la glaciale Rebecca Ferguson, in grado di rompere lo schermo con i suoi occhi di ghiaccio e di commuovere con la sua recitazione superba. Più in generale un cast centratissimo per questo Mission Impossible 7, con un’ottima gestione del minutaggio ben distribuito tra tutti i personaggi.
Conclusioni
Un film pazzesco, un grande blockbuster certo, ma con un anima e una ricercatezza narrativa, in grado di elevarlo nettamente dalla media dei film di genere. Ma per goderne a pieno, il consiglio come sempre è quello di recarsi in sala per godere a pieno dell’esperienza, che la visione da casa non è in grado di equiparare nemmeno lontanamente. Ve lo consigliamo caldamente, sia che abbiate visto gli altri film che non li abbiate visti, perché comunque il film è ampiamente comprensibile anche autonomamente. Tenendo però conto del fatto che comunque siamo davanti ad una parte uno. Correte in sala per fuggire dal caldo e godetevi quasi tre ore di intrattenimento puro. Noi invece ci leggiamo presto per la recensione di Barbie!
Scopri di più da NerdPool
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.