A volte finiamo per fare proprio l’opposto di quello che ci eravamo prefissati… Questo succede al protagonista di Non volevo innamorarmi, il manga di Minta Suzumaru uscito per Edizioni Star Comics nella collana Queer. Entrato in un locale prende coraggio di fare cose che non aveva mai pensato di fare, fino a trovare l’amore e non solo! Scoprite questo volume unico nella nostra recensione!
Il coraggio di fare il primo passo
Yoshino è un comune impiegato. Affascinante, preciso, gentile. Ormai ha trent’anni e nasconde a tutti i suoi colleghi il fatto di essere omosessuale. In realtà però non ha mai avuto nessuna esperienza amorosa e neanche sessuale, dandosi occasionalmente piacere da solo. Ma la vigilia di Natale, il giorno del suo compleanno, decide di andare in un locale gay con l’intenzione di fare sesso con qualcuno.
In quel bar incontra Ro, un universitario che non si tira indietro alla sua richiesta. Dopo averlo fatto, Yoshino pensa che non rivedrà mai più Ro, ma in realtà i due abitano vicino alla stessa stazione e si iniziano ad incontrare. Yoshino però si chiede cosa vuole da Ro e se i due potranno essere qualcosa di altro che amici di letto. Perché Non volevo innamorarmi è la storia di due persone che non cercavano l’amore ma che lo troveranno invece l’uno nell’altro…
I due protagonisti, infatti, avranno modo di conoscersi, comprendersi e capire quei sentimenti che tenevano nascosti anche a loro stessi. In particolare c’è la crescita di Yoshino, la sua scoperta del sesso e dell’amore. Lui ha sempre vissuto entrambi nei film che guardava, e non di persona. Non ha mai avuto il coraggio di buttarsi, ma lo fa adesso, stanco dei pettegolezzi dell’ufficio e il traguardo dei trent’anni. Proprio per questo presenta un mix tra determinazione nel volersi buttare e avere una esperienza sessuale con un uomo, e la vergogna, l’impaccio di relazionarsi con persone gay come lui e non nascondersi come ha sempre fatto.
Questa sua ingenuità lo porta ad essere un po’ confuso, a non capire la differenza tra sesso e amore, e quindi corsa cercare dall’altra persona, da Ro. Vuole una vera relazione o solo un qualcosa di sessuale? Si interroga molto, cerca di indagare se stesso e i suoi desideri più profondi. Questo suo modo di essere lo rende molto carino e tenero agli occhi degli avventori del locale che inizia a frequentare regolarmente, ma anche del lettore di Non volevo innamorarmi.
Lo rende un personaggio alquanto relazionabile con i dubbi che tutti quando iniziamo a provare sentimenti per altre persone ad ogni età. C’è anche il cercare e fare amicizia con gente “come noi”: Yoshino conosce altri ragazzi gay con cui può essere più libero di parlare di quello che prova, essere più se stesso e non solo l’immagine che mostra agli altri, come i suoi collegi di lavoro. In un certo senso il volume vuole mostrare come lui accetta se stesso, e cerca di trovare qualcuno con cui condividere emozioni mai provate prima.
Non volevo innamorarmi: la dolcezza dell’amore
Ed ecco che subentra Ro. È un ragazzo che nonostante sia più giovane d’età di Yoshino è più esperto in termini di rapporti d’amore e sessuali. È libertino e spensierato, ma quando si rende conto che il ragazzo è alla sua prima esperienza diventa comprensivo e quasi premuroso. Lo accudisce dopo quella prima volta, e poi quando Yoshino torna al locale gli offre da bere e lo tiene d’occhio, perché teme che la sua voglia di nuove esperienze vada “oltre”, e lo porti ad esperienze pericolose.
Se la prima parte di Non volevo innamorarmi è concentrata su Yoshino, pian piano scopriamo anche Ro. Lo vediamo un po’ preso alla sprovvista da quello che gli rivela il ragazzo, sul suo cercare l’amore e non solo il sesso. E quando si tratta di parlare di sentimenti diventa più imbranato anche se continua ad essere impulsivo e protettivo. Mostra dei lati inediti rispetto alla sua prima introduzione nella storia e vediamo una sorta di presa di coscienza e impegno verso una persona che inizia ad amare senza desiderarlo prima.
Perché infatti Non volevo innamorarmi tratta del trovare l’amore quando non lo si cerca davvero, e prenderne coscienza, capire l’impegno che vuol dire amare l’altra persona, e avere il coraggio di dirlo a parole e non solo con i gesti. Si tratta di una storia dolce nonostante l’aspetto sessuale sia presente e importante perché Yoshino sente come la pressione di essere vergine alla sua età. E, come detto in precedenza, abbiamo anche questa linea sottile tra sesso e amore che possono confondersi per una persona inesperta come il protagonista.
Personalmente mi aspettavo più scene sessuali che in realtà sono poche e significative, volte a mostrare e raccontare l’evoluzione dei due personaggi e del loro rapporto, intimo e sentimentale. Si legano al loro percorso di accettare e ammettere quei sentimenti reciproci che hanno pian piano sviluppato, senza volerlo, senza cercarli. Ed è un percorso e una evoluzione quasi spontanea, carina e semplice ma che in parte emoziona proprio per come i sentimenti di Ro e Yoshino siano sinceri, li cambiano e facciano capire meglio loro stessi. Insomma una storia romantica e piacevole ma che comunque emoziona.
Ringraziamo la casa editrice Star Comics per averci fornito una copia del manga per poterlo recensire. Vi ricordiamo che Non volevo innamorarmi è parte della promozione della casa editrice perugina per il mese del Pride, qui i dettagli! Vi ricordiamo la nostra recensione di Life Camminando sulla linea e qui altri titoli della collana Queer e non solo! Voi avete letto questo volume? Quali altre opere di Minta Suzumaru vorreste leggere? Fatecelo sapere nei commenti e continuate a seguire Nerd Pool per essere sempre aggiornati sui vostri anime e manga preferiti!
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