Play è diventato ufficialmente “grande”. Il Festival del Gioco, a poche ore dalla chiusura della sua 15esima edizione presso il quartiere fieristico di Modena, traccia un primo bilancio e i numeri fotografano un evento in continua crescita.
Un festival che continua ad ampliarsi, per la qualità e la quantità delle sue proposte: in onore del 50° anniversario della nascita di D&D, un intero padiglione è stato dedicato al Gioco di Ruolo con numeri eccezionali. Sono stati più di 90 i tavoli ospitati solo in quest’area, che ha visto la presenza di 40 editori tra GdR e Librogame, con oltre 80 realtà tra associazioni, content creator, master e autori indipendenti. I 10 Live Show che si sono tenuti nella zona Actual Play sono stati ripresi per un totale di oltre 16 ore di gioco live. Fondamentale la presenza di oltre 10 ospiti internazionali e 50 nazionali.
Un debutto importante è stato il padiglione riservato ai Giochi Scientifici, qui hanno presentato le loro proposte con giochi innovativi sviluppati ad hoc 10 prestigiosi Atenei italiani e internazionali e cinque Istituti di ricerca scientifica e storica, coinvolgendo oltre 40 docenti universitari e più di 200 tra studenti universitari, dottorandi e assegnisti. Nel padiglione si sono tenuti oltre 20 incontri o laboratori dedicati al rapporto tra gioco e istruzione, cui si sono affiancati oltre 80 eventi.
Le dichiarazioni degli organizzatori
“Gioco ma non solo. Mai come quest’anno Play conferma e rafforza il suo ruolo di evento leader in Italia: abbiamo utilizzato e sfruttato tutti gli spazi a disposizione di Modenafiere, con 28mila metri quadri di superficie espositiva per oltre 200 espositori, sforato il tetto degli 800 eventi in tre giorni, accolto oltre 45mila presenze e 100 classi in visita. A ciò va aggiunto che da tempo la maggior parte degli editori di giochi più importanti puntano su Play per incontrare gli appassionati e, sempre più spesso, presentare in anteprima le loro novità: un chiaro indice di qualità e maturità della manifestazione” ha sottolineato l’AD di ModenaFiere, Marco Momoli.
“Attraverso il gioco la gente si diverte e apprende – specifica Andrea Ligabue, direttore artistico del festival – La grande partecipazione a Play di realtà del mondo accademico e della ricerca – sono occasioni per riflettere attraverso il gioco su temi di grande attualità: l’integrazione, i rapporti sociali e anche la crisi climatica. Con Play vogliamo fare conoscere a più gente possibile la potenza educativa del gioco e direi che il nostro obiettivo è stato raggiunto, come dimostra la grande partecipazione delle scuole, che in questi giorni hanno portato in visita oltre 2.000 studenti”.
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