Da oggi è disponibile la prima puntata della terza stagione di Star Trek: Picard e gli ingredienti per un’altra serie di qualità ci sono veramente tutti
Zitta zitta, quatta quatta, la serie tv che rivede le avventure dell’Ammiraglio Jean-Luc Picard (interpretato magistralmente dall’attore Patrick Stewart) dopo circa 20 anni dall’ambientazione degli episodi di Star Trek: The Next Generation non solo è arrivata alla sua Terza Stagione, ma l’ha fatto con tutte le carte in regola per segnare un altro momento altissimo per gli amanti di questa saga storica.
Ci eravamo lasciati, con la fine della seconda stagione di Star Trek: Picard, con un Jean-Luc Picard sicuramente più consapevole di sé e con l’accettazione di aprire il suo cuore all’amore, nonostante l’avanzata età , vivendola come fosse una nuova avventura.
Ma con l’inizio di questa terza stagione, vedremo come lunghe ombre dal passato arrivino a turbare il quotidiano del nostro Ammiraglio.
Al di là degli eventi narrativi (correte a vedere questa puntata perchè vi garantisco che ne varrà la pena) in questa 3×01, si respirano immediatamente tutti gli ingredienti per forgiare una stagione di qualità : mistero, congiure, nuovi nemici e nove sfide.
Mix vecchio/nuovo
Questo continuo confrontarsi tra vecchia generazione e nuova, oltre al creare una continua tensione ma anche capacità d’influenza positiva reciproca, sembrava dovesse andare a terminare con una specie di passaggio di testimone.
Quello a cui assistiamo, però, non è nuovamente un passaggio netto ma un continuo rimescolarsi, con la presenza comunque costante della vecchia guardia che fa da apripista.
Questa terza stagione, in pratica, si apre con una carrellata dal passato, con il ritorno di un iconico personaggio dell’equipaggio di Star Trek: The Next Generation con un ruolo che sarà importantissimo ai fini narrativi.
Parallelamente, abbiamo già potuto far la conoscenza con alcuni nuovi personaggi, perfettamente pronti a portare alcune novità all’orizzonte.
Il Mix tra vecchia generazione e nuova è di nuovo pronto!
Non più al comando ma ospiti
Un altro elemento interessante è che i nostri protagonisti li troviamo da subito in ruoli estremamente subalterni, con Picard che addirittura dovrà trovare il modo di convincere un riottoso comandante della Flotta Stellare a condurlo verso la nuova avventura.
Questo elemento darà una prospettiva interessante, sottolineando con alcune battute, quanto il nostro Ammiraglio (in congedo) non sia più così aggiornato come un tempo.
Prendendo a prestito una battuta di un altro film, si potrebbe dire che Jean-Luc Picard dovrà dimostrare di essere “Vecchio, non obsoleto” (10 punti a chi la dovesse cogliere), dando prova di come le sue intuizioni possano essere ancora utili ad un sistema che, dopo averlo glorificato, tende a metterlo da parte. Se la prospettiva della puntata sarà un po’ la bussola dell’intera stagione, troveremo spesso questo scontro tra le vecchie mentalità e la nuova classe dirigente.
Quindi?
Siamo solamente alla prima puntata, quindi sappiamo tutti benissimo che è troppo presto per sbilanciarsi. Altresì, possiamo comunque notare che gli ingredienti per una bella stagione ci sono tutti, con una squadra ed un modus operandi già collaudato con altre due stagioni, quelle precedenti, che hanno saputo dare ottimi spunti narrativi oltre che di riflessione.
La serie tv Star Trek: Picard ha inoltre dimostrato una grande capacità di introspezione dei personaggi, degli ambienti e delle dinamiche che potrebbero governare un Mondo così lontano ma anche così simile al nostro, con spesso gli stessi pregi ma anche gli stessi vizzi.
Vedremo se queste capacità saranno riconfermate e consolidate in questa nuova avventura di Star Trek: Picard.
Come cast, troveremo il già citato Patrick Stewart, insieme a LeVar Burton, Michael Dorn, Jonathan Frakes, Gates McFadden, Marina Sirtis, Brent Spiner, Jeri Ryan, Michelle Hurd, Ed Speelers e Todd Stashwick.
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