Dopo il grande successo di Remothered: Tormented Fathers, vincitore del premio “Game of the Year 2018” nei DStars Awards, la saga torna dopo due anni col seguito, che parte dalla solida base del predecessore, ampliando ogni aspetto del gioco. Dopo aver provato Remothered: Broken Porcelain in anteprima per PC, scopriamo insieme questo primo assaggio horror tutto italiano.
L’inizio del viaggio ansiogeno
I ragazzi di Stormind Games decidono di catapultarci subito in una situazione di forte tensione, chiusi in una stanzetta tenebrosa, intrappolati senza vie di fuga, fronteggiando un’inarrestabile figura incappucciata con un esito poco piacevole. Poco dopo, capiremo di trovarci nell’Ashmann Inn, impersonando la giovane Jennifer; la fanciulla è la protagonista del gioco, da poco espulsa da un collegio privato e assunta come domestica da Stefano Ashmann, erede di una famiglia aristocratica caduta in disgrazia.
L’hotel risulta fin troppo tranquillo e privo di persone, con uno stile arcaico e inquietante, ricordando l’Overlook Hotel di Shining. Vengono introdotti personaggi come Andrea, governante all’apparenza amichevole ma che si rivelerà tutt’altro, o ancora Linn, migliore amica di Jennifer; Linn è apparentemente colpevole di aver tradito la fiducia di Jen in seguito a un non meglio specificato incidente, ed attenzione a questo dettaglio. Dopo varie sequenze cinematografiche, Jennifer avverte il pericolo della figura incappucciata che la perseguita, decidendo cosi di scappare dall’hotel. Andrea, però, si trasforma improvvisamente in un essere disgustoso, con liquami simili a catrame misto ad insetti sparsi sul volto, pronta a fermarci con le brutte maniere.
Il gatto e il topo
Da qui parte il gameplay di Remothered: Broken Porcelain e, proprio come il predecessore, risulta un gioco fortemente stealth. Ogni singolo movimento brusco verrà notato da Andrea (forse fin troppo accurato) pronta a rincorrerci e a ferirci a forbiciate. Durante il gioco ci saranno parecchi inseguimenti col cuore in gola, risultando una continua “caccia al topo”, e noi faremo la parte della preda. Saranno presenti mobili e armadi dove nasconderci per scampare dalla furia di Andrea, in modo da far perdere le nostre tracce e iniziare ad esplorare le varie stanze dell’hotel.
In questo capitolo è stato introdotto anche un sistema di copertura, aumentando le varianti per seminare il nemico, non limitandoci solo a nascondersi nel primo stanzino a portata di mano.
Nel gioco saranno presenti vari oggetti da raccogliere e con un sistema di crafting, potremo realizzare armi da taglio per difenderci quando saremo aggrediti, oppure trappole per stordire il nemico, guadagnando qualche minuto prezioso. Sarà davvero importante esplorare ogni singolo angolo dell’hotel, dato che dovremo affrontare rompicapo di ogni tipo, con l’oggetto chiave di turno da trovare, il codice della combinazione da scoprire e cosi via. I puzzle risultano ben fatti e variegati, alternando bene le fasi d’inseguimento frenetico e i momenti dove usare la materia grigia, accompagnati sempre dall’ansia del pericolo dietro l’angolo.
Il gioco è pensato per trasmettere un costante senso di urgenza al giocatore, riuscendo a rendere ogni semplice azione una sfida contro l’ansia; questa caratteristica ludica rende il titolo unico, mescolando perfettamente l’atmosfera con il gameplay del gioco.
Un hotel da “ristrutturare”
Allo stato attuale, tecnicamente il titolo risulta altalenante, seppur con un’ottima realizzazione degli ambienti, si sentono i limiti imposti da un prodotto indipendente. Alcuni modelli sono poco curati, con animazioni ogni tanto scattose e poco naturali, partendo dalla treccia della nostra protagonista, che va spesso per la sua strada.
Non mancano problemi anche nella gestione della telecamera, difficile da controllare ed ingestibile in determinati momenti, per non parlare dell’interfaccia utente, poco chiara e non sempre efficace.
Questi difetti risultano già noti al team, che punta a risolverli entro il 13 ottobre, data di lancio del gioco. Non tutta la parte tecnica risulta negativa, infatti il sonoro è davvero caratteristico e incalza a pennello l’atmosfera cupa del gioco. Anche graficamente c’è un grosso salto avanti rispetto al primo capitolo, sia per quanto riguarda le espressioni facciali ma anche per i dettagli presenti nelle singole stanze, facendo risaltare ulteriormente l’inquietante desolazione dell’hotel.
Remothered: Broken Porcelain è una buona premessa per un futuro cult
Dopo aver concluso la demo (di circa due ore), possiamo dirvi che Remothered: Broken Porcelain ci ha lasciati con il fiato sospeso dall’inizio alla fine. Ricreando perfettamente la tensione da survival horror, Broken Porcelain inquieta senza l’utilizzo degli ormai datati jumpscare per spaventare il giocatore. L’atmosfera la fa da padrona, proprio come per il primo capitolo, con miglioramenti nel gameplay e nella grafica, accompagnato da una storia ancora poco chiara ma che sembra promettente, sicuramente ricca di colpi di scena. Non ci resta che attendere l’uscita completa del gioco per scoprire di più, in modo da valutare il titolo nella sua interezza.
Avete letto la notizia in merito all’anticipo della sua uscita? Ne abbiamo parlato qui.
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