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Star Wars: The Acolyte – La Seguace, la recensione in anteprima dei primi 4 episodi

L'Alta Repubblica è tornata. Oppure no?

Ambientata 100 anni prima agli eventi de “La Minaccia Fantasma” della mitica serie creata da George Lucas, creata da Leslye Headland per Disney+, The Acolyte segue la storia di uno Jedi che deve investigare su una serie di crimini che mettono a rischio la galassia lontana lontana. Dal 5 Giugno saranno disponibili i primi 2 episodi su Disney+.

Trama

Alla fine dell’Alta Repubblica, The Acolyte parte con il Gran Maestro Jedi Sol, incaricato di indagare su una preoccupante serie di omicidi, che mettono a repentaglio il destino della galassia. Nel corso della sua indagine, Sol si imbatterà in una sua ex allieva, legata strettamente alle forze oscure che si mettono in gioco per cambiare l’equilibrio della Forza.

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La Guerriera del passato

Impossibile non paragonare The Acolyte ad Andor, la nuova serie che fa da prequel ad ogni prequel mai fatto prima di Star Wars, in cui sembra che gli Jedi siano nel pieno del oro splendore, l’ombra di un’assassina mette a dura prova la loro resistenza allo stress e inquietudine che provoca il lato oscuro. La guerriera del passato interpretata da Amandla Stenberg, l’ex allieva del Gran Maestro Jedi Sol (Lee Jung-Jae, già visto in Squid Game) provoca grande scalpore e agitazione; ancora una volta, siamo chiamati ad assistere all’eterno scontro tra lato chiaro e scuro, in una serie che vuole classificarsi tra le più “dark” del franchise, con un tono nuovo e noir dato dal focus sulla serie di omicidi.

The Acolyte mette a disposizione una nuova serie di personaggi con cui possiamo fin da subito schierarci o andare contro a loro e alle loro ideologie, con una trama densa che non si fa scrupoli a venir fuori all’istante o a stuzzicarci con qualche briciolo della storia principale, anzi, ci da anche una sottotrama che ci invoglierà a seguire tutti gli episodi a venire. Sia che siate nuovi o vecchi fan, o quali aspettative abbiate sulla serie, The Acolyte è degna di avere una chance per provocare il vostro interesse.

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Specialmente le prime due puntate della serie sono ricche di combattimenti, molto coreografici e che insieme al tono noir che si fonde con il solito “spirito” di Star Wars, lascia un bello spettacolo per gli occhi, prendendo una buona parte del minutaggio tra spade laser e lotte a suon di pugni, The Acolyte sembra che per ora non si dimentichi della storia e si sforza per mantenere la nostra attenzione sul maggiore mistero presente.

La Forza da non sottovalutare

Con una serie di domande vaste che ci poniamo nei primi due episodi, altrettante sono le risposte, e per questo viene naturale chiedersi cosa possa succedere nei restanti episodi e nel futuro della seire. Ma dopo non molto, The Acolyte offre nuove strade da percorrere e il continuo del filone della trama a cui poi si aggiunge la gà citata sottotrama; e proprio grazie a questa unione, la serie continua a sorprendere con un ritmo senza sosta. Per questo lo story-telling e il combat-style presente in The Acolyte, sono i punti di forza della serie per il momento. I quali hanno un vasto arsenale di eventi, trame e e temi vasti come la tela di un ragno, e delle coreografie di arti marziale che visivamente sono un bel colpo per lo spettatore. Per questo, quando i combattimenti ben diretti, e gli effetti speciali si aggiungono creando un piacevole show per il pubblico.

La nota negativa che si può fare per ora è il fatto che, prendendo in considerazione che questa è la prima volta che abbiamo un prequel che va a raccontare una storia ambientata nell’Alta Repubblica, la serie si concentra unicamente “sulla storia”, in un senso che sembra che la nostra “visione periferica” sugli eventi circostanti, quindi non concentrati unicamente sulla serie di omicidi, sul Grande Maestro Sol o la guerriera, sembra non esserci. Perché ciò che accade ai personaggi e all’interno della trama, sarebbe potuto succedere in qualsiasi era della serie, da ciò che è stato possibile vedere finora. Quindi sarebbe stato bello e soddisfacente, mostrare di più dell’Ata Repubblica e di ciò che succedeva all’esterno degli eventi strettamente legati alla storia principale.

In ogni caso, The Acolyte è più che degna di essere vista, di dargli una chance per stupirvi e quantomeno esplorare ancora una volta e di più, l’universo della galassia lontana lontana.


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IN BREVE

The Alcolyte sembra voler prendere il suo posto tra le serie più "dark" del franchise, peccato per una carenza di una "visione periferica" dell'Alta Repubblica, ma i due punti di forza: combat-style e story-telling ci invogliano a proseguire nella visione, più che degna di una chance per stupirvi.
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The Alcolyte sembra voler prendere il suo posto tra le serie più "dark" del franchise, peccato per una carenza di una "visione periferica" dell'Alta Repubblica, ma i due punti di forza: combat-style e story-telling ci invogliano a proseguire nella visione, più che degna di una chance per stupirvi.Star Wars: The Acolyte – La Seguace, la recensione in anteprima dei primi 4 episodi