Uscito a fine settembre, The Grocery è il titolo che inaugura la collana Cherry Bomb, curata e diretta da Zerocalcare e che proporrà storie scelte dal fumettista romano, con tematiche molto varie e diverse tra loro. Si inizia quindi con un volumone di quasi 500 pagine, che raccoglie in maniera integrale la serie scritta da Aurélien Ducoudray e disegnata da Guillaume Singelin. Il primo è un giornalista, reporter e sceneggiatore di opere spesso improntate su tematiche sociali e politiche, mentre Singelin ha collaborato anche con DC Comics ed è autore completo dell’ottimo PTSD – Lontana da casa.
Benvenuti nel quartiere
Elliott si è trasferito in un nuovo quartiere di Baltimora insieme al padre che gestisce una drogheria dal nome The Grocery. Non conosce nessuno, ma inizia ad avvicinarsi ai ragazzi della zona, con i quali entra subito in confidenza. Questi gestiscono lo spaccio di droga nel quartiere ed Elliott viene coinvolto nelle loro attività criminali. Dal carattere molto spontaneo e ingenuo, inizialmente sembra non rendersi bene conto della pericolosità di certe situazioni ma si adatta velocemente al contesto. Samuel è appena rientrato dal Medio Oriente, dopo una missione disastrosa che ha portato alla morte di tanti soldati suoi compagni, e si trova sfrattato di casa insieme alla nonna. Una condizione che accomuna molti cittadini della zona, organizzatisi in un gruppo di attivisti per difendere i loro diritti e che lui prende subito a cuore. Ellis One è invece un criminale uscito da poco di prigione e che ha messo gli occhi sul quartiere. Sopravvissuto a sei scosse della sedia elettrica, non esita a dispensare violenza contro chiunque provi a intralciarlo.
Un cast eterogeneo e sorprendente
Questi sono solo alcuni dei personaggi che animano le strade di un quartiere alla periferia di Baltimora. Spaccio di droga, guerre tra bande e omicidi sono all’ordine del giorno e anche le persone più innocenti finiscono spesso coinvolte in queste dinamiche, talvolta come vittime e altre dalla parte del carnefice. È quello che succede a Elliott, che sembrerebbe non avere nulla a che fare con questo mondo ma che ne diventa parte integrante, compiendo un’evoluzione sorprendente nel corso di tutta la storia e ritrovandosi a stretto contatto con Ellis One e i suoi sgherri. Espressione del male più assoluto, il boss del crimine è accompagnato da personaggi altrettanto folli e imprevedibili, come i fratelli Ed, Ted e Ned. I primi due spietati come non mai, con il secondo che cita continuamente frasi della Bibbia, e il terzo, invece, più ingenuo, ma grande appassionato di Ghostbusters.
Ducoudray e Singelin mettono in scena un cast eccezionale e davvero variegato, con ogni personaggio ben caratterizzato e sviluppato nel corso dei quattro volumi. Se è vero che alcuni di loro possiamo facilmente inserirli nella lista dei buoni o dei cattivi, altri invece sono più ambigui e imprevedibili. Al principio sarà facile confondere qualche personaggio, ma con il passare delle pagine tutte le relazioni diventano sempre più chiare e ogni pezzo di trama procede in maniera perfetta. Vi consigliamo anche di non affezionarvi troppo a loro, perché nel mondo di The Grocery la morte è sempre dietro l’angolo e gli autori non risparmiano davvero nessuno.
Criticare la società americana con violenza e ironia
Come affermato da Zerocalcare e dagli autori stessi nella postfazione, questa storia prende in parte ispirazione da The Wire, la serie di HBO dei primi anni 2000 che raccontava in maniera dura e realistica la società americana attraverso un cast corale. Allo stesso modo, The Grocery mette in luce diverse problematiche sociali in maniera esplicita e senza risparmiare nessuno, ma talvolta anche con ironia. Da qui la scelta di intervallare il racconto con intermezzi comici che arrivano in maniera inaspettata ma molto naturale, e aiutano il lettore a prendere un attimo di respiro. Tra un omicidio e l’altro, non mancheranno le occasioni di vedere qualche personaggio discutere di questioni economiche in maniera fin troppo complessa e il fumetto è ricchissimo di citazioni a film e serie tv.
Attraverso la storia di Samuel, ad esempio, gli autori evidenziano lo strapotere delle banche e le leggi che permettono loro di espropriare i cittadini dalle loro case, creando situazioni di estremo disagio nella popolazione più povera. L’attivismo è l’unico modo per provare a opporsi a queste ingiustizie, ma ci si deve scontrare con la forza e l’indifferenza dei potenti, che invece di provare a risolvere la situazione, scelgono di non guardare e di erigere un muro.
Il tratto molto particolare di Singelin è davvero perfetto per il racconto e rende benissimo questa doppia anima di The Grocery. Da un lato ci sono i personaggi, stilizzati e bizzarri nell’aspetto con le loro testone giganti e di varie forme, che in qualche caso potrebbero sembrare teneri a prima vista ma che si rivelano di una violenza inaudita. Dall’altro, l’ambientazione è resa in maniera molto precisa, quasi a dare l’idea di leggere un reportage giornalistico.
Cherry bomb: un debutto perfetto
Non è strano pensare che The Grocery possa essere un’opera tanto amata da Zerocalcare. C’è la politica, ci sono le tematiche sociali, il disegno stilizzato, eppure preciso nel contestualizzare la storia, e anche un po’ di ironia…tutti elementi che ritroviamo spesso nelle sue opere. Al tempo stesso, ci sono altrettante differenze nell’approccio e i due autori francesi non si risparmiano nel mostrare la violenza. Un grande merito va riconosciuto a Bao Publishing, che ha deciso di inaugurare la nuova collana con un titolo tutt’altro che scontato, a partire dalla mole. Una lettura non leggera, ma dai disegni fantastici e con una trama davvero coinvolgente e stratificata. Ora aspettiamo la seconda “bomba carta”, sicuri che verremo sopresi con un altro titolo inaspettato!
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