Wonder Woman 1 di Tom King – Recensione

Il rilancio dell’universo DC Comics è iniziato da qualche tempo sul suolo americano, una delle uscite più attese dai fan di tutto il mondo è sicuramente la nuova serie Wonder Woman. Questa nuova serie, infatti, è scritta dalla superstar Tom King e disegnata da Daniel Sampere, proprio questa combinazione di menti ha catalizzato l’attenzione sulla nuova serie della principessa Diana. Andiamo a vedere insieme cosa ha creato questa volta King!

Un nuovo avversario

Una amazzone bionda si trova in un bar quando viene importunata da alcuni uomini, questo porta a una rissa in cui 19 uomini perdono la vita. Questo fatto porta il governo degli Stati Uniti a bandire le Amazzoni dal suolo americano perché impauriti dalla forza delle sorelle di Wonder Woman. Alcune di queste donne, però rifiutano l’estradizione perché si sono costruite una vita negli USA, e per portare allo scoperto queste Amazzoni interviene una squadra speciale con licenza di uccidere. Lo scontro tra Wonder Woman e questa squadra è inevitabile, i loro scopi sono opposti e, quando questo avviene, Diana sconfigge senza problemi i suoi avversari, oltre che porre loro la domanda più ovvia possibile, ma che rimane senza risposta: perché non avete cercato la colpevole e parlato con lei? Nonostante questo, Wonder Woman scopre che questa squadra è sì parte degli Stati Uniti, ma è qualcun altro a tirarne le fila: Sovereign.

Nuovo team

Il team creativo è composto da Tom King (Batman, Mr. Miracle, Rorschach) ai testi e Daniel Sampere (Injustice 2, Crisi Oscura sulle Terre Infinite) ai disegni. Il lavoro di King, ben noto agli appassionati del fumetto americano, non ha più bisogno di presentazioni, mentre le chine di Daniel Sampere sono ancora, in qualche modo, una sorta di novità. Questo perché la nuova serie di Wonder Woman è la prima serie regolare assegnata completamente al disegnatore e non solo come artista per un tempo limitato e contingentato. Proprio questo fatto potrebbe far storcere il naso a qualcuno, ma il suo innegabile talento ripaga ampiamente la fiducia datagli. I volti esprimono le emozioni in maniera perfetta, mentre le brevi scene d’azione mostrano la principessa Amazzone non solo come una guerriera, ma come una vera artista della lotta.

Tematiche attuali

Buona parte del lavoro di King guarda alle tematiche della famiglia, ma questo nuovo inizio di Wonder Woman porta l’attenzione su temi più politici e attuali. La prima cosa che si può notare è il movimento antifemminista, tipico del sud degli Stati Uniti. Persone convinte che le donne non dovrebbero mai ribellarsi che, nella pagina in cui è più visibile, si trova accanto il contraltare della bambina che vede la principessa Amazzone come un modello al quale ispirarsi. Questa è solo la punta dell’iceberg di quello che vuole denunciare l’autore americano attraverso questa serie, infatti, immediatamente dopo possiamo osservare la brutalità delle forze armate che vogliono far rispettare una legge quanto mai ingiusta. Ma il vero nemico, e tema portante di questo primo ciclo probabilmente, rappresentato da Sovereign, sono le falsità. Le menzogne alle quali le persone credono senza ricercare, senza andare mai a verificare se corrispondano alla verità, quelle informazioni ingurgitate per poi solo vomitare odio nei confronti degli altri, sono il vero male che Diana si troverà a combattere e chi meglio di lei è in grado di rappresentare la verità? Nessuno.

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