Batman: Anno Uno è un arco narrativo a fumetti della DC Comics che narra, in maniera rielaborata, le origini di Batman. Scritto da Frank Miller, disegnato da David Mazzucchelli e colorato da Richmond Lewis la storia non ha bisogno di presentazioni vista la sua importanza e rilevanza nel mondo della nona arte.
Ne parliamo comunque, ancora, poiché da poco è stata ristampata da Panini Comics in una versione pocket economica. Un’occasione ghiotta per aggiungerla alla libreria, considerato che la storia era ormai introvabile da tempo.
La storia si dirama seguendo gli elementi classici della narrazione batmaniana ma si concentra su tre macrotematiche fondamentali.
Ritorno a Gotham
Bruce Wayne torna a Gotham City dopo dodici anni di addestramento per combattere il crimine. Contemporaneamente, il poliziotto James Gordon si trasferisce in città con la moglie incinta. La narrazione avviene quindi su due filoni narrativi paralleli. Da un lato l’enfant prodige di Gotham che riappare, improvvisamente sulla piazza. Ritrova una città dilaniata dal crimine, con la polizia (corrotta) incapace di reagire. Dall’altro lato vediamo un giovane James Gordon ed i suoi demoni interiori fare anch’esso il suo ingresso nella città maledetta, nel momento più sbagliato: sua moglie è infatti incinta ed il suo nuovo incarico si prospetta tutto fuorché semplice. I due, inutile dirlo, uniranno le forze in un’unione di intenti e di ideali, come già diverse pellicole cinematografiche ci hanno mostrato.
Corruzione e violenza
Gordon scopre che gran parte del dipartimento di polizia è corrotto. E’ sempre interessante leggere di questo aspetto di Gotham che, ahimè, è un male che affligge anche la nostra realtà . Vedere Gotham indifesa, anche da chi è chiamato a farlo, delinea quello stato di totale insicurezza propria della città del pipistrello. E’ proprio questo caos che renderà necessario un giustiziere e, ancor di più, un poliziotto integerrimo. Viene da chiedersi: è Gotham che ha bisogno del duo Batman/Gordon o è il duo che trova senso di esistere nella disperazione della città ? Le riflessioni, nel corso della lettura, sono innumerevoli e il climax dei disegni riesce a trasmettere l’inquietudine cittadina appieno.
Evoluzione dei personaggi
Il ritorno di Bruce Wayne a Gotham è tutt’altro che facile. Anche se durante al sua assenza ha appreso sofisticate tecniche di combattimento, durante i primi scontri corpo a corpo lo vediamo indeciso, tentennante. E’ un sorvegliante ancora in via di formazione, lontano dalla sicurezza e dalla risolutezza a cui siamo abituati. Ecco quindi che l’elemento formativo è predominante in questa fase narrativa, con l’eroe che non ha ancora preso possesso del suo ruolo.
Parallelamente Selina Kyle, ispirata da Batman, inizia una vita criminale come Catwoman. Il personaggio viene poco approfondito nello svolgimento della storia ma abbastanza da delinearne gli aspetti chiave e le caratteristiche che la porteranno ad essere comprimaria di Batman. Gordon, integerrimo nello svolgere il suo ruolo, ha una parabola ascensionale che lo vede promosso a capitano e si prepara a collaborare con Batman per fermare il Joker.
Una riscrittura delle origini del mito unica, dove solo uno come Miller poteva mettere mano ed alzare l’asticella dell’epicità . Un’ottima iniziativa quella di ristampare, come dicevamo in apertura, questi classici per renderli fruibili a tutti in maniera economica e legale.
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