NerdPool.it Film Come per Disincanto: recensione del sequel di Disney+

Come per Disincanto: recensione del sequel di Disney+

La nuovissima commedia musicale live action, Come per Disincanto – E vissero infelici e scontenti è il sequel del film Disney campione d’incassi Come d’incanto, che riunisce i membri del cast originale della storia della dolce fanciulla proveniente dal mondo delle fiabe di Andalasia che finalmente trova il suo principe azzurro nel regno di New York City. 

Sinossi

Sono passati 15 anni dal matrimonio di Giselle (Amy Adams) e Robert (Patrick Dempsey), ma Giselle è ormai disillusa dalla vita in città, così i due decidono di trasferirsi con la loro famiglia in crescita nella tranquilla comunità suburbana di Monroeville alla ricerca di una vita da favola. Sfortunatamente, questa soluzione non è così semplice come Giselle aveva sperato. Le regole lontano dalla città sono completamente nuove e un’ape regina locale, Malvina Monroe (Maya Rudolph), fa sentire Giselle più fuori posto che mai.

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Frustrata dal fatto che il suo “e vissero per sempre felici e contenti” non sia stato così facile da raggiungere, si rivolge alla magia di Andalasia per chiedere aiuto, trasformando accidentalmente l’intera Monroeville in una fiaba e mettendo a rischio la felicità futura della sua famiglia. Ora Giselle deve affrontare una corsa contro il tempo per annullare l’incantesimo e scoprire cosa significhi davvero “e vissero felici e contenti” per lei e la sua famiglia.

Cast

Come per Disincanto – E vissero infelici e scontenti è interpretato da Amy Adams, Patrick Dempsey, Maya Rudolph, Yvette Nicole Brown, Jayma Mays, Gabriella Baldacchino, con Idina Menzel e James Marsden. Diretto da Adam Shankman, da una sceneggiatura di Brigitte Hales e un soggetto di J. David Stem & David N. Weiss e Richard LaGravenese, Come per Disincanto – E vissero infelici e scontenti è prodotto da Barry Josephson, Barry Sonnenfeld e Amy Adams, mentre Jo Burn, Sunil Perkash e Adam Shankman sono gli executive producer. Il film include canzoni con le musiche del compositore otto volte vincitore del premio Oscar® Alan Menken e testi del paroliere tre volte vincitore dell’Oscar® Stephen Schwartz, il cui lavoro per Come d’incanto ha ottenuto tre candidature agli Academy Award®. La colonna sonora è di Alan Menken.

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Recensione

Come per Disincanto – E vissero infelici e scontenti porta una ventata di nostalgia sulla scia delle ultime uscite di Disney degli ultimi anni, come i più recenti Live action, Hocus Pocus 2 e il prossimo film su “Il Mistero dei templari”. Quasi come se il topo avesse deciso di non puntare su nuove produzione ma insistere su vecchie glorie e riportarle alla luce, giocando sul nostro senso di nostalgia e di amore per i classici con i quali siamo cresciuti.

Come per Disincanto – E vissero infelici e scontenti non è un capolavoro, dove “Come d’Incanto” ci porta a vivere una magica favola nel mondo reale, il suo sequel sembra uccidere la magia e tutto ciò che di buono ne viene.

Il film regge bene solo grazie alla grande bravura del meraviglioso cast, di cui una parte aveva già funzionato perfettamente la prima volta e che, grazie anche alla performance di Maya Rudolph, rende questo film quasi piacevole.

Maya Rudolph, prende quasi tutta la scena, anche se Amy Adams e Patrick Dempsey credono moltissimo nel loro ruolo, Rodolfo riesve comunque a rubare la scena. Eppure tutti sembrano davvero divertirsi nelle loro parti e questo rende questo film un piacevole e godibile intermezzo durante un pomeriggio freddo con una bella cioccolata calda, per fare un salto a qualche anno fa dove, forse, tutto ci sembrava più semplice e magico.

Il film Disney Come per Disincanto – E vissero infelici e scontenti debutta il 18 novembre solo su Disney+.


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Come per Disincanto – E vissero infelici e scontenti non è un capolavoro, non è neanche all'altezza del primo film. Ma grazie alla bravura del suo cast e alla sua aria un pò nostalgica è un perfetto film per un piacevole e godibile intermezzo durante un pomeriggio freddo con una bella cioccolata calda, per fare un salto a qualche anno fa dove, forse, tutto ci sembrava più semplice e magico.Come per Disincanto: recensione del sequel di Disney+