NerdPool.it Videogiochi Dying Light 2: la nostra recensione!

Dying Light 2: la nostra recensione!

Dopo la Caduta di Harran e le vicende di Kyle Crane, il mondo post apocalittico di Dying Light 2 si è evoluto, facendo emergere pregi e difetti della natura umana, concetto su cui si fonda principalmente il titolo targato Techland.

Concetti di base di Dying Light 2

In questo nuovo capitolo sviluppato da Techland, viene spiegato nel dettaglio il significato di pellegrino, titolo di alcuni tra i più coraggiosi abitanti del globo. Ma cosa è nello specifico un pellegrino? Un pellegrino è una sottospecie di corriere, abituato alla vita nel mondo aperto o Zona Oscura, che svolge incarichi di posta, o addirittura di scorta, per conto degli abitanti delle città limitrofe.

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Una figura che viene spesso emarginata dalle comunità, convinte che il loro scopo nella vita non sia quello di aiutare le persone, venendo ricompensati, ma di ottenere un loro tornaconto personale. I pellegrini però, a differenza degli abitanti delle città come Harran, hanno una grande particolarità. Non sono infetti.

Come ricordiamo, chi viene morso da uno zombie, tende a trasformarsi in uno di questi ultimi solo durante la notte. L’esposizione al sole o ad una lampada UV può rallentarne il processo, come anche alcuni farmaci disponibili nel mondo di gioco.

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Dying Light 2 Techland Recensione

Aiden

Il nostro protagonista, di nome Aiden, è proprio un pellegrino, alla ricerca del Dottor Waltz per motivi di cui non vogliamo farvi nessuno spoiler, anche se viene spiegato nelle prime battute di gioco. Quest’ultimo vaga nella Zona Oscura da ben quattro anni, creandosi un’ottima fama che però viene a mancare nel momento in cui si interfaccia con le comunità cittadine.

Saremo noi naturalmente a creare la reputazione del protagonista nelle città, scegliendo addirittura quale fazione agevolare e quale penalizzare durante le nostre missioni o conquiste.

Nelle nostre scorribande, potremo personalizzare al meglio l’equipaggiamento del nostro protagonista, in base anche anche al nostro modus operandi durante le missioni, adattando ogni singolo oggetto dell’inventario, cosa che vedremo in seguito nella nostra recensione.

Squadra che vince non si cambia

Negli anni Dying Light è sempre rimasto un ottimo titolo per i videogiocatori, ma perchè? Cosa caratterizza a tal punto il gioco da farlo restare in auge anche dopo 7 anni dalla sua uscita? Il titolo di Techland è un insieme perfetto tra le esigenze dei giocatori del nostro periodo. Un mix tra un RPG, il parkour (che al tempo si era visto molto poco e non paragonabile ai titoli AC di Ubisoft) e naturalmente gli zombie.

Nel nuovo capitolo troviamo vecchi elementi che hanno caratterizzato il titolo nel corso degli anni. Elementi come il ciclo giorno notte, i Notturni, i Nottambuli e le spedizione notturne sono rimasti il punto forte del titolo, rendendo il tutto più adrenalinico.

La notte

La notte su Dying Light 2 è il momento principale in cui possono essere eseguite determinati tipi di azioni, come il rovistare nelle macerie di un negozio abbandonato. Questo è più vantaggioso di notte rispetto che di giorno, dato che gli zombie lo useranno come tana, mentre invece lo lasceranno per il periodo notturno.

Il 70% delle missioni principali e secondarie avranno luogo durante le ore diurne, rendendo la notte quasi un momento da evitare per i giocatori. Per passare al meglio le ore notturne il gioco ci consiglia di camminare sui tetti, in modo da non essere avvistati dagli Urlatori che richiameranno orde di zombie ma soprattutto i Notturni, problema principale per i giocatori della saga.

Questi ultimi però non sono l’unico problema del periodo notturno, esiste un motivo ben spiegato per cui la notte è uno dei momenti peggiori della giornata. Il nostro girovagare nelle ore notturne sarà caratterizzato da un tempo limitato. Il motivo? Anche noi siamo infetti. Difatti durante le nostre scorribande notturne dovremo utilizzare delle cure per rallentare il processo di trasformazione, oppure semplicemente dovremo esporci alla luce di una lampada UV.

Da sottolineare che più avanzeremo nella storia e saliremo di livello, più il tempo di trasformazione aumenterà permettendoci di essere più tranquilli durante la notte. Ma non così tanto.

Dying Light 2 Techland Recensione

Il mondo di gioco

Dying Light 2 è collegato direttamente al primo capitolo, dando nei primi minuti di gioco un’infarinatura in maniera diretta al giocatore delle vicende successe direttamente dopo gli eventi di Harran e la storia di Kyle Crane. Come potevamo aspettarci, il mondo ha sconfitto il virus che ha colpito la città di Harran, successivamente distrutta dal bombardamento, anche se non tutto è andato come previsto.

Poco tempo dopo una nuova variante del virus ha infettato la popolazione mondiale e ha provocato La Caduta, evento che sancisce la caduta di quasi tutte le città del mondo di gioco. Sono rimasti alcuni piccoli baluardi della civiltà umana che però racchiudono i pregi e difetti del cittadino, come avevamo preannunciato all’inizio di questa recensione. Ci troveremo nella città di Villador, città divisa da due fazioni, che ci porterà a scoprire dettagli pazzeschi del lato umano, con colpi di scena inaspettati durante la storia principale.

Il consiglio spassionato che diamo al giocatore è di non dare per scontato nulla su Dying Light 2, anche se a volte la spiegazione per determinati eventi non è cosi esaustiva. Dovremo indagare su un omicidio per ottenere il passaggio per il centro di Villador, momento in cui potremo fare le prime scelte su quale fazione preferire e su quale penalizzare.

In che modo potremo penalizzare un’intera comunità direte voi? Semplice. Nel mondo di gioco ci sono alcune attività che indirizzano le risorse primarie, come acqua ed elettricità, verso una singola fazione.

Starà a noi scegliere cosa fare, facendo prendere alla storia principale una piega dettata direttamente dalle nostre decisioni.

Dying Light 2 Techland Recensione

Attività secondarie

Non mancheranno le missioni secondarie o le sfide di abilità nel gioco, abbiamo notato che il titolo è davvero saturo di attività secondarie, che renderanno il tutto molto più longevo e che permettera di potenziare il nostro Aiden in maniera esaustiva già nelle prime ore di gioco.

Potremo sconfiggere anomalie del GRE nella mappa di gioco oltre che razziare convogli, negozi e zone di evacuazione che ci permetteranno di ottenere risorse, armi ed equipaggiamento eliminando gli zombie della zona.

Torna anche la possibilità di giocare la campagna in maniera cooperativa anche se abbiamo riscontrato che i server non riescono a trovare subito una partita accessibile. Probabilmente tutti i giocatori si stanno godendo il titolo in giocatore singolo.

Le note dolenti

Come ogni gioco che si rispetti, anche Dying Light 2 ha dei difetti. Credere che un gioco di questa portata, almeno nelle prime settimane di vita, non sia farcito di bug e glitch è impensabile, oltre la lentezza nel caricamento delle texture che abbiamo riscontrato nella versione PS4. In tutta risposta il team di Techland ha pubblicato l’ultima patch che ha risolto più di un migliaio di errori di gioco mostrati ai giocatori.

Detto questo non vogliamo paragonare il gioco ad opere come Cyberpunk 2077, nel modo più assoluto, e siamo in attesa di nuovi dettagli sulle prossime patch note per risolvere alcuni problemi.

Il parkour

Sebbene ci siano dei netti miglioramenti nel movimento di Aiden, al confronto delle possibilità che avevamo con Kyle Crane, la fluidità del nostro arrampicarci e correre non sempre è una nota positiva. Infatti un minimo passo falso ci farà trovare in situazioni molto scomode o addirittura porterà al Game Over. Pensiamo che nel periodo notturno, con una scarsa visibilità, cadere nel bel mezzo degli zombie non sia una delle più auspicabili opzioni.

Certo, il premere ripetutamente R1 ci permetterà di scalare qualsiasi luogo o pericolo, sebbene alcune strutture ci rendano la vita davvero difficile a Villador.

Sonoro

Il titolo presenta un ottimo comparto sonoro. I suoni gutturali e le urla degli zombie ci portano con la mente e con il corpo nella città di Villador. Unico dettaglio che ci lascia l’amaro in bocca è il sapere che il titolo non avrà mai un doppiaggio in italiano, confermato anche dagli sviluppatori del gioco.

Conclusione

Dying Light 2 è un titolo poliedrico, che sotto ogni punto di vista sorprende il giocatore, lasciandolo a bocca aperta. Il titolo si distende molto bene nelle ore di gioco, è abbastanza longevo, ha molte attività secondarie e permette di esplorare la mappa e i paesaggi di Villador nella sua pienezza.

La storia è ben illustrata, alcuni interrogativi che avevamo nel primo capitolo sono stati colmati esaustivamente, il che rende il tutto molto più appagante per gli amanti della saga.

Non mancano le note dolenti come abbiamo scritto precedentemente, ma Techland ha già annunciato che nei prossimi aggiornamenti il 90% degli errori di gioco verrà risolto. La possibilità delle scelte ci permette di avere più finali, il che rende il titolo ancora più longevo. Potremo ottenere risposte ai quesiti che ci poniamo dopo una scelta fatta, giusta o sbagliata che sia.

Queste sono le nostre sensazioni sul nuovo capitolo del franchise Techland, quel Dying Light 2 che tanto aspettavamo. E voi, che ne pensate? L’avete già acquistato?

Fateci sapere la vostra nei commenti e continuate a seguire NerdPool per avere tutte le nozioni che servono riguardo il mondo dei videogiochi, e non solo!


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Dying Light 2 è un ottimo titolo, da considerare una delle perle di questo anno ricco di uscite spettacolari. Un ottimo inizio per tutti noi che speriamo di assistere ad opere di questo genere, titoli che possano farci rivivere gioie e dolori abbandonati 7 anni fa nella città di Harran. Un must have per gli amanti del genere e non, anche se alcuni piccoli bug potrebbero far storcere il naso ai giocatori più critici.Dying Light 2: la nostra recensione!