Presso la fumetteria Eldorado Comics di Roma abbiamo avuto modo di incontrare e fare qualche domanda alla grandissima inchiostratrice Elisabetta D’Amico. La giovane autrice ha debuttato nel 2016 come assistente alle chine sulla testata Spider-men II. Ha poi lavorato principalmente come inchiostratrice al fianco di grandi autori come Sara Pichelli, David Messina, Elena Casagrande, Michele Bandini, Sergio Dàvila, Rapahel De LaTorre ecc. Dividendosi tra IDW e Marvel l’autrice si è presto affermata come una delle punte di diamante degli autori italiani che lavorano oltre oceano.
Cornice dell’incontro è stato il primo grande evento organizzato dalla giovane fumetteria romana. Grazie all’ottima organizzazione del proprietario Alessandro Iorfrida, l’evento si è svolto nel migliore dei modi. Non ci resta a questo punto che augurarvi buona lettura!
Ciao Elisabetta e benvenuta su NerdPool!
Ciao ragazzi e grazie mille, felice di essere qui con voi di NerdPool 🙂
A che età hai iniziato a disegnare? C’è stato qualcuno in famiglia che ha notato il tuo talento e che quindi ti ha sostenuto sin dalle fasi iniziali del tuo percorso?
Mamma mi racconta sempre che all’età di 5 anni, disegnavo continuamente Paperino, ( tra l’altro il mio personaggio preferito) si può dire che ho iniziato così? 😂 non ho ricordi ben definiti ma mi è sempre piaciuto disegnare, sebbene io al momento sia un’inchiostratrice. Questa è una domanda interessante, va detto che la mia famiglia mi ha sempre sostenuta nel percorso che ho scelto, certo è innegabile che all’inizio fossero scettici, ho sempre parlato di voler intraprendere medicina, ma c’è stato un giorno in cui ho capito che la mia strada sarebbe stata diversa. Sempre sostenuta dalla mia famiglia, è merito loro se ho potuto provare e riuscirci. L’ho capito quando ho comprato il mio primissimo manga in edicola, il numero 54 di Inuyasha, completamente a caso, lo seguivo già come anime e me ne ero innamorata, poi quando l’ho sfogliato mi sono detta: “anche io voglio regalare sogni”. Così, una volta conclusa la maturità, ho iniziato il mio percorso che mi ha portata fino a qui. E ne sono orgogliosa e enormemente innamorata.
Più che il primo fumetto che hai letto, qual è stato il primo che ti ha davvero segnata come lettrice e poi come disegnatrice?
Questa è una domanda interessante. Come lettrice posso dire che ce ne sono stati due in particolare che sono Lydie di LaFebre e Rapaci di Enrico Marini. Due stili completamente differenti, entrambi francesi ( chi li avrebbe mai detto? Ma ammetto leggo più francesi e manga che americani). Ho un amore immenso per il lavoro di LaFebre, la sua narrazione è incredibile, il modo che ha di raccontare mi ha rapita. Marini perché mi faceva impazzire il modo in cui usava i neri e i colori, era coinvolgente e forse stilisticamente più vicino a me, almeno al tempo. Oggi sono un’altra persona, sul disegno devo e voglio imparare più cose che posso, ma so che se quando disegno faccio “cavolate”, sistemo a china. È molto più potente del mio disegno. E posso dirvi che è anche più fluente quando la uso sui miei lavori. E questo, ammetto, mi piace molto perché mi fa sentire libera.
Da dove viene la scelta di lavorare per il mercato americano rispetto a quello italiano?
Onestamente la risposta è più semplice di quello che si pensi. Sono uscita da scuola, concentrandomi sull’obiettivo di diventare un’inchiostratrice. Una brava inchiostratrice. No ammetto volevo diventare la migliore. Non ci sono ancora riuscita ma fino a che potrò ci proverò. ( tutto questo prima di scoprire che siamo dei dinosauri in via d’estinzione probabilmente, ma siamo molto carini 😂 ) E l’unico mercato dove questa figura, si rende necessaria, è il mercato americano, che poi è il primo mercato in cui effettivamente è nata questa professione e in cui ha valore, almeno secondo me.
Quali sono i disegnatori che ti hanno maggiormente influenzata nel tuo percorso creativo?
Questa è una bellissima domanda. Vi do due risposte, la prima in base alla mia attuale carriera e la seconda in base alla disegnatrice che vive in me e che prima o poi verrà fuori. Inchiostri: io ho fagocitato qualsiasi inchiostratore e ne ho cercato di capire il pensiero. Il grande segreto di un bravo inchiostratore secondo me è la capacità di adattarsi come l’acqua, senza però perdere la propria essenza. Per cui: Williams, Glapion, Adams, Ramos, Wong, Di Benedetto, Silvestri e Turner la lista è lunga 😂. La disegnatrice che vive in me vi risponde invece: Dodson, Turner, Silvestri, Pichelli, Andolfo, Braga, Marini, La Febre, A. Alice, J. Jimenez, Checchetto, Mora, Ruan. Insomma anche qui un po’ di tutto, cerco di migliorare la mia matita e di farla arrivare allo stesso livello della mia china, almeno ci provo.
Qual è il progetto a cui sei più legata e hai, invece, un sogno nel cassetto che vorresti realizzare ?
Ho un progetto a cui sono particolarmente legata, perché mi ha dato la possibilità di fare quel salto in più di cui avevo bisogno e mi ha permesso di identificarmi come Inchiostratrice ed individuo singolo e per me è stato davvero un passo importante. Non sono mai stata felice come sono ora, del mio percorso e della mia carriera. Il progetto in questione è: Black widow sulle matite di E. Casagrande. Ho due sogni nel cassetto: Il primo è di riuscire a diventare una disegnatrice a tutti gli effetti. Il secondo, non meno importante, è di vincere un altro Inkwell awards, perché mi sono impegnata tanto e riuscire a vincerlo adesso, significherebbe sentirmi riconosciuta e sentirmi all’altezza dei nomi che stanno facendo la storia degli inchiostri in questo momento storico, perché ammetto, nel primo che ho vinto non mi identifico molto.
C’è un personaggio dei fumetti in cui ti rispecchi particolarmente? In che modo? Grazie mille per la disponibilità 🙂
Mmmm allora ne ho uno che per me è stato importante e questo personaggio è Naruto. Perché non si arrende mai, perché ha imparato a credere in se stesso e perché ha fatto di tutto per inseguire il suo sogno. Ne ho sempre ammirato la tenacia e la caparbietà. Io sono sempre stata una sognatrice, troppo romantica e troppo testarda per non raggiungere un obiettivo. L’ho raggiunto, l’ho realizzato e ne vado fiera. Ora puntiamo più in alto 😀 Grazie mille a voi, siete stati gentilissimi!
Oltre l’intervista il contest dell’evento
A chiunque acquistasse un volume o una stampa veniva dato un biglietto numerato per accedere ad una lotteria d’eccezione. Infatti al possessore del fortunato biglietto è spettato un disegno in grande formato raffigurante Scarlet Witch, realizzato da Elisabetta D’amico proprio in occasione dell’incontro da Eldorado Comics. Inutile dire che la qualità del disegno era pazzesca, vedere l’immagine sotto per credere!
Prima di salutarci vi ricordiamo che a questo link su Nerdpool trovate molte altre interviste ad autori e disegnatori!
Scopri di più da NerdPool
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.