Il mito egizio rivive in un webcomics che non lascia indifferente il lettore. Ennead è l’opera di Mojito uscita in cartaceo per Panini Comics nella collana Planet Manhwa. Il primo volume introduce la mitologia egizia e i complessi rapporti tra i suoi personaggi, divini ma umani in simpatie, antipatie e voglia di potere. Scoprite con noi questa storia appassionante-
Un tuffo nella mitologia egizia
La mitologia egizia è meno conosciuta rispetto a quella greca assai più famosa. Questo però non vuol dire che non sia complessa, particolareggiata, piena di divinità con diversi caratteri e caratteristiche e con rapporti interpersonali che ricalcano quelli che noi possiamo avere nella vita di tutti i giorni. Del resto il mito non serviva forse ad insegnare agli essere umani del tempo buoni e cattivi comportamenti attraverso le storie di esseri divini e semi-divini? Ennead fa ciò mettendo al centro della storia la rivalità tra due fratelli, Osiride e Seth.
Dopo averci raccontato la nascita del mondo e della Ennade, le 9 divinità principali del pantheon egizio, la storia si concentra su questi fratelli. Osiride regna sull’Egitto rendendolo un regno prospero e in pace. Ma Seth, dio della sabbia e della guerra, invidioso uccide il fratello e sale al trono. Non tutti approvano la sua ascesa al trono, in particolare Iside, moglie di Osiride, dea della magia. La donna riesce a far resuscitare l’amato e concepisce con lui Horus, semi-dio dalla testa di falco che dopo essere cresciuto vuole vendicare la morte del padre. Riuscirà a sconfiggere la forza impetuosa di Seth? E l’Ennade da che parte starà in questa lotta intestina che cambierà gli equilibri dell’intero Egitto?
Ennead è un’opera complessa che è anche difficile da raccontare. Da una parte è proprio da dire che prende a piene mani dal mito egizio rimanendo incredibilmente fedele ad esso. Cercate nei libri o su internet e troverete la storia di questo webcomic. Dall’altra il bello sta nello scoprire man mano che si gira la pagina quello che accadrà e vederlo prendere vita nel disegno meraviglioso di Mojito. Insomma che voi conosciate o meno questa mitologia che mettiate da parte tutto e vi gustiate quest’opera.
I personaggi di Ennead e i loro rapporti
L’arrivo di Horus crea scompiglio in Egitto, sconvolgendo innanzitutto Seth, dubbioso sulla vera identità di questo presunto nipote che lo vuole spodestare. Lui è un uomo spietato che governa con la forza e il sopruso non guardando in faccia a nessuno, neppure a suo figlio Anubi, la madre del ragazzo Nefti, o Iside stessa che è sua sorella. Le complesse parentele fanno sì che sia un problema appoggiare o meno Iside e Horus, ma una sfida diretta tra i due deciderà chi debba regnare dopo Osiride sul regno d’Egitto. Una lotta di potere che mostra tutta la complessità anche dell’animo umano, le sue diverse sfaccettature in cerca di gloria, potere, amore, amare ed essere amati.
Per questo Ennead è un’opera bellissima e appassionante. Pur rifacendosi fedelmente al mito i suoi personaggi sono realistici e ben caratterizzati in pregi e difetti. Sono divinità che hanno poteri incredibili, ci sono regole scritte e non scritte che regolano i loro rapporti in maniera inattesa e frustrante, e rende la storia avvincente. I rapporti tra i personaggi si delineano presto e bene. Si spiega prima di tutto la creazione del mondo e degli dei secondo gli egizi. Questa prima parte è incredibile per la semplicità del disegno che però ricalca precisamente lo stile delle opere egizie e dei suoi papiri che a distanza di millenni ammiriamo nei musei.
Uno stile che si ripresenta ogni volta che si parla del mito e che torna ad uno stile “normale” nel raccontare il presente e la lotta tra Seth e Horus. Il primo è crudele, astuto, distruttivo, laddove Horus è forte ma non in grado di sfruttare appieno la sua potenza e può contare sopratutto sulla madre e la sua di forza. Per la sua giovane età è indeciso in certi momenti, non sa come agire contro uno zio all’apparenza invincibile. Intravediamo però alcuni spiragli di debolezza, ad esempio il fatto che in fondo tiene ad Anubi suo figlio, così mite e indifeso. Ma si intuisce da alcuni pannelli che il suo rapporto con Osiride è molto più complesso e sfaccettato.
Sono fratelli che si odiano ma forse non è sempre stato così, forse il loro rapporto era diverso. Qui subentra quell’aspetto BL che viene associato a Ennead ma che rimane molto sottile e sotteso. Non per forza una pecca ma per coloro che si sono avvicinati (o allontanati) a quest’opera sentendo parlare di ciò e aspettandosi certi momenti potrebbe risultare una mancanza o un motivo in più per leggerlo. Sarà proprio da vedere come nei successivi volumi questo elemento tra Seth e Osiride (e non solo…) sarà sviluppato.
Un’opera epica
C’è da sottolineare che non mancano motivi di “scandalo”: il complesso albero genealogico egizio rende evidenti diversi rapporti incestuosi. Sono questioni di per se dure perché la storia ma soprattutto il disegno non ha niente di sconveniente. Questi elementi sono parte del mito e che non sono stati censurati, tutt’altro. Potrebbero indubbiamente infastidire alcuni lettori, forse anche per la normalità con cui si tratta l’argomento e non viene visto come un problema. Ma del resto siamo in un mondo divino dove tutto è concesso. Ci tengo però a ribadire che nulla di questo aspetto viene mostrato.
Discorso diverso è per la violenza, maggiormente presente perché anche il disegno di Mojito è potente e crudo. Riesce a trasmette la forza e la magnificenza egizia come la potenza della sabbia che Seth utilizza per affermare la sua potenza. Scene di lotta e movimento sono ben fatte, ma anche il design dei personaggi è ben delineato. Sotto questo aspetto vediamo elementi di novità rispetto al mito pur mantenendo le caratteristiche principali, come i copricapi che riprendono gli animali legati alle diverse divinità . Intriga molto Ra, che era la divinità maschile del sole, ma in Ennead diventa una donna, la madre degli dei. Per rimanere nel tema mitologico risulta una versione femminile di Zeus, conscia del suo ruolo e che non si fa mettere i piedi i testa da niente e nessuno, facendo anche pendere l’ago della bilancia.
Per questo Ennead è perfetto per chi ama i drammi storici, la mitologia e il fascino del mondo antico, egizio e non. Non si può incasellarlo come un BL proprio perché mancano al momento gli elementi per definirlo tale e sarebbe alquanto riduttivo. Anzi, la cura verso questa mitologia antica che personalmente mi ha sempre affascinato è davvero ammirevole, soprattutto da parte di un’autrice di un paese molto distante da essa. Mojito ha saputo catturare l’essenza dell’Antico Egitto e trasmetterlo nella sua opera, a chi la legge. Ennead è assolutamente promosso e consigliato; sono prontissima di leggere i prossimi capitoli e volumi di questa saga avvincente e piena di sorprese.
Ringraziamo Panini Comics per averci fornito una copia di Ennead 1 per poterlo recensire. Ricordiamo che è già disponibile il secondo volume, mentre l’uscita del terzo è prevista per fine marzo. Conoscevate già questo manhwa e cosa ne pensate? E qual è la vostra divinità egizia preferita e perché? Scrivetecelo nei commenti e continuate a seguire NerdPool per essere sempre aggiornati sui vostri fumetti, manga e manhwa preferiti!
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