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Griselda: la nuova serie Netflix sul narcotraffico colombiano – La recensione in anteprima

Da Medellìin a Miami con una speranza

Griselda è la nuova miniserie crime/drammatica di Netflix. Seguiremo la vera storia di Griselda Blanco, la prima e più grande, Boss donna del narcotraffico. Vedremo Sofìa Vergara, meglio conosciuta come Gloria Delgado-Pritchett nella serie tv Modern family, calarsi nel ruolo drammatico della grande Griselda e in quello di produttrice esecutiva dello show. La serie arriva dai creatori e produttori di Narcos e narcos: messico, Eric Newman e Andrés Baiz, regista di tutti gli episodi. La serie sarà disponibile su Netflix a partire dal 25 gennaio.

Qui di seguito il Trailer Ufficiale:

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La trama

Griselda Blanco è una donna colombiana che ha trascorso gran parte della sua vita a Medellìn, con un passato difficile e doloroso. La sua storia inizia in una casa di appuntamenti, da cui riesce a fuggire grazie all’amore per Alberto, un piccolo Boss del cartello.

Le cose cambieranno totalmente quando suo marito, le chiederà di fare qualcosa per lui e la sua famiglia, totalmente inaspettato, che farà sentire Griselda di nuovo oggetto di scambio. Ferita nel profondo, prenderà la difficile decisione di scappare da Medellìin e da suo marito, iniziando una nuova vita a Miami con i suoi tre figli.

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La ruota girerà dalla parte di Griselda, e dal non avere nemmeno un posto in cui stare, il suo business, con tanta fatica, le farà ottenere il successo sempre desiderato. Diventerà la più grande e geniale Boss del narcotraffico degli anni ’70 e ’80, tanto da arrivare ad essere chiamata “La Madrina”.

Non sarà facile gestire il successo dalla cima della montagna raggiunta, per Griselda, questo metterà a repentaglio la vita della sua famiglia a Miami, la sua e il suo grande impero della droga.

Una serie tutta al femminile

Questa miniserie stupisce, coinvolge ed emoziona. Non siamo abituati a vedere sul grande schermo come una donna, soprattutto nel mondo del narcotraffico riesca a raggiungere la vetta più alta di tutte.

Esploreremo il mondo criminale e vedremo come anche lì, seppur per assurdo, le donne non venissero minimamente considerate capaci di poter prendere il comando, ed essere geniali, capaci di costruire e creare un impero che gli uomini, non erano mai stati capaci di costruire prima.

Vedremo Griselda in tutte le sue sfaccettature, la vedremo indifesa e sensibile, geniale ed ambiziosa, sensibile e materna con un amore smisurato per i suoi figli.

Dall’altra parte troveremo l’agente June Hawkins (Juliana Aidén Martinez), poliziotta che nutre una grande passione per il suo mestiere, entrata nella omicidi colma di entusiasmo e tanta ambizione. Ogni suo tentativo per mettersi in luce con i suoi capi e colleghi viene miseramente disprezzato.

L’agente Hawkins è sul punto di rinunciare alla squadra operativa omicidi, esausta delle continue umiliazioni subite da parte dei suoi colleghi uomini, non ritenendola in grado di diventare detective e risolvere un caso in quanto donna. Arriverà la svolta all’ultimo secondo che cambierà per sempre le cose, scoverà uno dei Boss del cartello, e da lì sarà sulle tracce di Griselda e le indagini verranno guidate ed affidate a lei, che grazie al suo grande intuito ed il suo saper leggere le persone, le starà alle calcagna.

Ciò che accomuna queste due donne, per quanto diametralmente opposte nelle loro professioni e principi, è la grande ambizione, l’amore per i figli, e una vita di battaglie e di umiliazioni, per arrivare a dimostrare di poter essere capaci quanto gli uomini, se non di più.

Griselda un Boss diverso dagli altri

Nonostante le mani sporche di sangue di Griselda Blanco e la serie di illeciti da lei commessi, mostra qualcosa dal punto di vista umano che la rende diversa da tutti gli altri Boss narcotrafficanti, prima e dopo di lei.

Dal punto di vista psicologico, Griselda è una donna che ha dovuto prendere delle decisioni alquanto discutibili e moralmente riprovevoli, uccidere non è mai giustificabile, in nessun caso, ma come ben sappiamo nel mondo del cartello e dei narcotrafficanti, non vi sono molti scrupoli morali o rimorsi di coscienza. I narcotrafficanti hanno sempre giocato con la vita delle persone come fossero solo pedine di una scacchierà, perderne una o mangiarne un’altra non avrebbe fatto poi nessuna differenza per loro.

Griselda invece, riesce nonostante tutto a conservare quasi fino alla fine il suo lato umano, il senso di colpa, non perde il senso della realtà e considera riprovevoli o assolutamente immorali e non necessari certi gesti. Questo è proprio il punto che crea la differenza sotto il punto di vista psicologico tra lei e gli altri Boss. Per quanto siano considerazioni al limite di ogni realtà per una persona con principi e sani valori morali, in un mondo dove l’assurdo diventa quotidiano, è giusto portarle alla luce.

Il ruolo di Karol G

Nel cast della serie vedremo anche la famosissima cantante colombiana Karol G, che interpreterà Carla, un intima amica di Griselda, arrivata a Miami da Medellìn insieme ad altre prostitute per aiutarla nel business.

Il cast

All’interno del cast troveremo: Sofìa Vergara nei panni di Griselda, (karol G) Carla; (Vanessa Ferlito) Carmen Gutiérrez; (Juliana Aidén Martinez) l’agente June Hawkins; (Alberto Guerra) Dario Sepulveda; (Gabriel Sloyer) Diaz; (Christian Tappan) Arturo mesa; (Martin Fajardo) Ozzy; (Martin Rodriguez) Rivi; (Orlando Pineda) Dixon; (Jose Velazquez) Uber; (Fredy Yate) Chucho Castro.


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Griselda, una serie che vi terrà incollati allo schermo e vi farà emozionare. Una donna spietata, ambiziosa e geniale, con passato difficile e i suoi figli nel cuore. La più grande donna Boss del narcotraffico con un cartello tutto suo, affrontando molte sfide e prendendo scelte difficili e discutibili nella sua vita è riuscita a raggiungere l'apice del successo. La sua più grande debolezza rimarrà sempre e comunque, la paura di perdere ogni cosa, rimanendo ossessionata dall'idea di continuare a non essere, mai al sicuro.Griselda: la nuova serie Netflix sul narcotraffico colombiano - La recensione in anteprima