Oggi andremo ad esaminare un gioco che si è proposto di rivoluzionare il genere 4X, si tratta di Humankind. Sviluppato da Amplitude Studios, e pubblicato da SEGA il 17 agosto 2021, il titolo fu annunciato al Gamescon nel 2019. Questo gioco ci offre l’opportunità di scegliere il destino delle civiltà , andando a ricalcare le orme della saga Civilization, ma con una propria anima. Il nuovo strategico a turni di casa Amplitude, dunque, sembra avere tutte le carte in regola per sbaragliare la concorrenza.
La storia
La prima fase di Humankind consiste nell’esplorazione. Il punto di partenza è l’era Neolitica. Grazie all’aiuto dei nostri cacciatori, dovremo cercare i rimasugli di antiche popolazioni ormai sparite. L’obbiettivo è quello di trovare delle terre rigogliose per poter creare un primo insediamento: insomma, la più classica delle storie negli strategici. In questo modo si avrà inoltre la possibilità di accumulare risorse e fare in modo di poter reclamare altri territori, così da iniziare a delineare la forma del nostro futuro impero. Ad esempio, invece di trovare barbari pronti saccheggiare le nostre terre, possiamo trovare animali più o meno pacifici, come cervi, mammuth o orsi. Quest’ultimi sono le risorse principali in grado di far crescere la nostra popolazione in modo veloce.
In Humankind tutto è fluido: si può riempire la tesoreria grazie all’attitudine commerciale dei fenici, poi spendere tutto per finanziare i grandi eserciti romani nell’era successiva; oppure, quando le possibilità di espansione si esauriscono, scegliere gli inglesi e produrre più cibo per far crescere le città conquistate. La varietà di approcci e le sottigliezze strategiche che possono emergere da questa meccanica mi hanno sorpreso piacevolmente, e rendono Humankind un’esperienza (anche di riflessione) rarissima nel genere.
Il gameplay
Una volta che si avvia il gioco, la prima cosa da fare è creare una partita personalizzandola a proprio piacimento. Si potrà scegliere tra la dimensione della mappa, la difficoltà , la conformazione del territorio e così via. La mappa, per come è strutturata, ricorda titoli dello stesso genere, quindi qui non vi sono grandissime innovazioni.
Il gameplay di Humankind prevede combattimenti che avvengono i tre turni, ma se non vi è un vincitore entro questo tempo, la fazione che si trova in difesa vincerà a tavolino. In una partita diventerà anche possibile scegliere di abbracciare diverse culture (ne troviamo in tutto dieci) e tutte con influenze diverse sulla popolazione e la sua visione del futuro. È scontato dire che tutte le variabili hanno un grande peso nel proseguo della nostra Campagna di conquista del mondo.
Per quanto riguarda la struttura “di contorno” di Humankind, le musiche e le scelte cromatiche per la mappa e l’interfaccia, esaltano i piccoli quadri che compaiono nei vari menù o nelle descrizioni delle strutture. In questo modo regalano al gioco un’armonia davvero rilassante che sottolinea la bellezza del cammino umano, lastricato di folklore di ogni genere e tradizioni secolari.
Possiamo, perciò, dire che Humankind è un grande, grandissimo viaggio all’interno della Storia dell’uomo, nonostante ci metta di fronte ad alcuni percorsi che possono differire dal reale andamento della storia stessa. Tutto è vincolato, però, al nostro stile di gioco ed alle nostre scelte, perché d’altronde le culture e le popolazioni sono fortemente radicate, ma si sono costruite nel tempo.
E voi che ne pensate di questo titolo? Avete già giocato a Humankind? Fatecelo sapere nei commenti e continuate a seguirci su NerdPool.it! Fate un salto anche sul nostro canale Twitch per non perdere fantastiche sessioni di gioco con tutti i titoli del momento!
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