La MGM ha perso i diritti cinematografici di Tomb Raider, basato sul popolare videogioco. Il tutto, secondo The Wrap, ha scatenato una guerra di offerte per i diritti di sfruttamento del personaggio.
MGM ha avuto tempo fino a maggio di quest’anno per dare il via libera a un sequel di Tomb Raider e, oramai, ha perso il treno. Diversi studi cinematografici di Hollywood, secondo più addetti ai lavori, vogliono avanzare delle offerte per ottenere l’esclusiva.
Alicia Vikander, che ha interpretato Lara Croft in Tomb Raider del 2018, non è più legata al progetto. Secondo le voci, ci sarà un reboot completo, perciò la storia subirà un nuovo rilancio senza alcuno nome legato al progetto. I diritti sono tornati alla società di videogiochi, che con la GK Films di Graham King ha stretto un accordo per rappresentare l’IP.
Diretto da Roar Uthaug, Tomb Raider (2018) raccontava le origini del personaggio, Lara Croft, interpretata dall’attrice premio Oscar Alicia Vikander. Il film ha incassato quasi 275 milioni di dollari in tutto il mondo e nel settembre del 2019 è stato annunciato che Ben Wheatley avrebbe diretto il sequel in uscita a marzo 2021. A causa della pandemia, le riprese sono state ritardate e Wheatley ha abbandonato progetto, poi andato a Misha Green, autrice di Lovecraft Country.
Il produttore Graham King con la GK Films hanno acquisito i diritti di Tomb Raider nel 2011 da Square Enix e adesso stanno valutando le offerte.
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