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Spy X Family Code: White – Recensione

Il grande successo di Spy X Family continua. Dopo l’adattamento anime, è in arrivo un film, completamente inedito, capace di trasportare le (dis)avventure della famiglia Forger sul grande schermo. Nasce così Spy X Family Code: White, la pellicola che allevierà la mancanza della famosa famiglia dai nostri schermi. Andiamo insieme a scoprire la nuova avventura dedicata a Loid, Yor e Anya. Vi ricordiamo, inoltre, che il manga è edito da Panini Comics, mentre le due stagioni dell’anime sono disponibili su Crunchyroll.

Un tranquillo weekend

Anya ha un’opportunità di guadagnare una stella, una nota di merito grazie alla quale una volta raccolto un numero preciso è possibile incontrare il preside, nel suo istituto: una sfida di pasticceria. Loid sa quanto questo sia importante per l’Operazione Strix, così decide di far assaggiare alla piccola di famiglia il dolce preferito dal preside prima di poterlo preparare. Per farlo, tutta la famiglia deve dirigersi a Frigid Town, una tipica località invernale, ma durante il viaggio la piccola Anya viene coinvolta in qualcosa di molto più sospetto. Tra rocambolesche avventure e fraintendimenti, la strana famiglia si ritrova invischiata in un nuovo intrigo internazionale, ma questo è il pane quotidiano di Loid, alias agente Twilighit, così come di Yor, impavida assassina.

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Una storia per tutti

La storia di Spy X Family Code: White è perfettamente in linea con quanto gli appassionati dell’opera da cui è tratta sono abituati. Il film scritto da Ichiro Ohkouchi non fa in alcun modo rimpiangere la scrittura di Tetsuya Endo, l’autore originale del manga, e dimostra quanto l’autore del film sia un fan del lavoro del mangaka. Una delle cose più difficili quando ci si approccia a questo genere di film è riuscire a non alienare il pubblico che non conosce l’opera originale, ma in questo caso l’autore riesce a rendere il film accessibile a tutto il pubblico, sia quello appassionato che a quello neofita. Ichiro Ohkouchi, inoltre, ci mostra ancora una volta perché il personaggio di Anya sia da proteggere a tutti i costi, confermando il premio ricevuto durante gli Anime Awards.

Cos’avrà trovato Anya?

Avanguardia tecnica

La produzione è stata affidata a Wit Studio e CloverWorks (sussidiaria di Sony) che hanno messo in campo tutto il loro talento per questo lungometraggio. Disegni, colonna sonora e animazioni sono incredibili, ognuno di questi tre campi riesce a risaltare in parti differenti del Spy X Family Code: White, regalando così sempre nuove emozioni allo spettatore e, in alcuni casi, lasciandolo letteralmente a bocca aperta.

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Yor si prepara ad attaccare.

Quando parliamo di tecnica, non possiamo non citare anche l’incredibile lavoro svolto dai doppiatori italiani. Mattia Bressan è un perfetto Loid, così come a Elisa Di Giorgio calza a pennello il ruolo di Yor, mentre Valentina Pallavicino interpreta Anya divertendosi e divertendoci.

Risate spensierate

Esattamente come l’opera da cui è tratto Spy X Family Code: White è molto divertente, le risate sono assicurate e mai forzate, questo grazie all’ottimo lavoro svolto da parte di tutte le persone che hanno preso parte al progetto. Se volessimo davvero cercare l’ago nel pagliaio, l’ambientazione invernale e montanara risulta un po’ fuori tempo, ma si tratta di un dettaglio che non mina in alcun modo la divertente visione di questo film.

Loid osserva l’ambiente circostante.

Vi ricordiamo che il film sarà in sala dal 24 aprile distribuito da Eagle Pictures.


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Spy X Family Code: White è un film divertente e leggero, capace di essere compreso e apprezzato anche da chi non conosce l’opera originale. Ottime animazioni e musiche rendono questo film, seppur slegato dalla storia del manga, imperdibile per i fan della serie.Spy X Family Code: White - Recensione