NerdPool.it Libri STORIA DI UNA LIBRAIA DI TOKYO di Nanako Hanada: recensione

STORIA DI UNA LIBRAIA DI TOKYO di Nanako Hanada: recensione

Il 16 luglio è uscito in libreria Storia di una libraia di Tokyo della scrittrice Nanako Hanada, un’opera edita HarperCollins che cattura l’essenza della ricerca di connessioni umane e della scoperta di Sé, attraverso il potere dei libri.

Trama

Nanako è in piena crisi esistenziale. Separata da poco dal marito, non ha più una casa: vaga tra capsule hotel, internet café aperti fino a tardi e super sento, i bagni pubblici a pagamento. Il lavoro non va meglio: all’eccentrica libreria Village Vanguard di Tōkyō, di cui è direttrice, le vendite languono. Disillusa e disamorata, Nanako si rende conto di quanto la sua vita sia diventata angusta, senza rapporti personali al di là dei colleghi e senza prospettive. C’è solo una passione che le permette di andare avanti: quella per i libri.

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Finché un giorno, d’impulso, Nanako si iscrive a un sito di incontri “veloci”, in cui le persone hanno trenta minuti per vedersi, parlarsi ed entrare in sintonia. Spesso per trovare un partner, ma anche solamente per stabilire un contatto con un altro essere umano nella grande metropoli. Per distinguersi tra tanti profili, Nanako si presenta come libraia che può raccomandarti “il libro che cambierà la tua vita” e i primi match non si fanno attendere.

Inizia così un anno di incontri con un’eclettica gamma di sconosciuti: per molti i libri sono solo un pretesto, altri invece si affidano con entusiasmo ai consigli di Nanako. C’è chi scopre per la prima volta la meraviglia di immergersi tra le pagine, chi addirittura sfodera un romanzo erotico dal cassetto, chi sta cercando un’autentica amicizia su cui poter contare.

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Tra momenti di disincanto e slanci di entusiasmo, Nanako si accorge che in lei si stanno risvegliando sogni dimenticati da tempo.

“Era come fare immersione in apnea in un lago, aggrappandosi alla fune e lasciandosi scivolare sempre più giù, e poi, giunti sul fondale, stringere brevemente la mano di qualcuno prima di risalire in superficie”.

Recensione

Questo memoir della scrittrice Nanako Hanada è una lettura fresca e leggera, nonostante le tematiche affrontante siano in realtà di un certo peso.

Incontriamo infatti la protagonista in un momento molto difficile della sua vita: il suo matrimonio è finito nel peggiore dei modi, è senza un posto dove vivere e anche il suo lavoro (un tempo molto amato) ha smesso di procurarle gioia. Nanako ha, insomma, toccato il fondo.

“Che vita vuota… Avevo voglia di vedere cose che non avevo mai visto. Di uscire allo scoperto, di diventare una nuova me, una me felice”.

Quello che emerge chiaramente è il suo senso di solitudine: la mancanza di contatti autentici e profondi in una società dove tutto è sempre troppo veloce e frenetico. Un fenomeno che chi vive nelle grandi città conosce molto bene, un’alienazione dei tempi moderni di cui Tokyo ne è l’esempio calzante.

Da qui, la sua scelta di ricercare nuovi contatti tramite un’app di incontri, PerfettiSconosciuti.

Questa app diventa così uno dei pochi strumenti a disposizione di Nanako per aprire i propri orizzonti, uscire dalla sua zona di comfort e superare la sua forte timidezza. E quale miglior modo per farsi conoscere, se non tramite la sua passione sconfinata per i libri?

“A volte, mentre stavo consigliando un libro, riuscivo inavvertitamente a cogliere un barlume di ciò che c’era in fondo al cuore di una persona”.

Così, con l’idea di consigliare a degli sconosciuti libri che cambiano la vita, Nanako inizia a incontrare molte persone, uomini e donne delle più svariate età e provenienze. E, col passare del tempo, la sua timidezza si fa sempre più piccola, soppiantata dalla fiducia in sé e nelle proprie capacità.

La lettura diventa qui un ponte tra le persone, un mezzo per esplorare emozioni e pensieri che altrimenti sarebbero rimasti inespressi. E malgrado si tratta di appuntamenti piuttosto brevi, Nanako riesce a scegliere (quasi sempre) il libro più adatto da consigliare. Questo suo desiderio di aiutare il prossimo ha però un meraviglioso effetto collaterale: quello di farle comprendere in profondità se stessa e i propri desideri.

“All’inizio tutto questo mi era sembrato un sogno distante e irraggiungibile, e invece, un passo alla volta, le cose iniziavano a quadrare”.

Man mano che il tempo passa e gli appuntamenti aumentano, Nanako scopre finalmente quali sono le sue ambizioni più profonde e sceglie quali obiettivi perseguire, trovando il coraggio di compiere scelte rischiose e di buttarsi.

Un libro insomma che ci sprona a perseguire i nostri sogni, che invita alla lettura, grazie anche agli innumerevoli titoli che l’autrice semina lungo tutto il memoir, e che ci spinge a ricercare connessioni umane autentiche.

Potete trovarlo QUI.

L’Autrice

Nanako Hanada è nata nel 1979 e vive a Tōkyō.  Nel corso di oltre 20 anni ha lavorato in diverse librerie, anche come direttrice.

Il suo memoir è stato pubblicato nel 2018 e in Giappone è diventato subito, a sorpresa, un grande successo, ispirando anche una serie TV di culto.

Proprio grazie ai proventi del libro, nel 2022 Nanako Hanada ha finalmente potuto aprire una libreria tutta sua: la Kani Books, nel vivace quartiere di Kōenji, considerato uno dei centri della cultura giovanile nipponica.


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IN BREVE

Un libro che ci sprona a inseguire i nostri sogni e che invita alla lettura come strumento per creare connessioni umane autentiche.
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