The Haunting Of Hill House è una serie televisiva horror statunitense diretta da Mike Flanagan (Ouija: l’origine del male, Il Gioco di Gerald, Oculus), basata su un romanzo del 1959 di Shirley Jackson, “L’Incubo di Hill House“.
La prima stagione da 10 episodi è disponibile dal 12 Ottobre 2018 sulla piattaforma Netflix.
Trama
Al centro della storia vi sono 5 fratelli cresciuti in una enorme casa in mezzo al nulla, circondata da oscurità , tra colline nebbiose e silenziose:
“Hill House”, che diventerà in seguito la casa infestata più famosa d’America.
Una famiglia unita
La serie è caratterizzata da vari flashback negli anni ’80, durante l’infanzia trascorsa dai fratelli Crain nella casa, dove si sono trasferiti con i genitori, i quali hanno l’obiettivo di ristrutturarla e rivenderla.
Hugh (Henry Thomas) e Olivia (Carla Gugino) sono infatti degli architetti e imprenditori che cercano di ridare vita a vecchie case malandate degli Stati Uniti.
Steven, Shirley, Theodora e i gemelli Luke e Eleanor (Nellie), hanno assistito a fenomeni paranormali inspiegabili, trovandosi faccia a faccia con spiriti e strane presenze inquietanti che traumatizzerebbero qualsiasi bambino e non solo.
I vecchi custodi della casa infatti decidono di allontanarsi da quel luogo ogni giorno prima che il sole tramonti.
“Nessun organismo vivente può restare sano di mente a lungo, in condizioni di realtà assoluta.”
I Personaggi
I primi 5 episodi della serie ci presentano più da vicino i nostri protagonisti e le relazioni tra loro:
Steven Crain
Steven (Michiel Huisman) è il fratello maggiore, oggi è uno scrittore diventato famoso grazie ad una serie di libri nei quali racconta le esperienze vissute ad Hill House molti anni prima.
Steve a causa di questa strumentalizzazione della storia della sua famiglia non ha un buon rapporto con i fratelli, in quanto, nonostante nei suoi libri scenda nei particolari degli eventi paranormali vissuti, si è autoconvinto con il tempo che quegli episodi siano legati a dei problemi mentali che fanno geneticamente parte della sua famiglia.
“I fantasmi sono colpe, sono i nostri segreti, i nostri rimorsi, i fallimenti…ma per la maggior parte, quasi sempre, un fantasma è un desiderio.”
Shirley Crain
Shirley (Elizabeth Reaser) lavora in un’agenzia funebre con il marito,
è una donna dura, che non lascia trasparire le sue emozioni, era piccola quando ha visto per la prima volta la Morte, subendo un trauma che l’ha portata però successivamente a lavorare con questa triste realtà nel suo obitorio, dove con cura cerca di ridonare bellezza e vitalità ai defunti per un’ultima volta.
Theodora Crain
Theo (Kate Siegel) è una psicologa, indossa sempre dei guanti sostenendo di essere germofobica, possiede in realtà delle abilità paranormali che per tutta la vita l’hanno tormentata e i guanti sembrano essere l’unica soluzione per proteggerla da questa terribile maledizione.
Appare come una donna fredda e distaccata da chiunque la circondi, ma nasconde in realtà una forte emotività e fragilità .
Luke Crain
Luke (Oliver Jackson-Cohen) soffre di tossicodipendenza, per ben 10 anni ha cercato di disintossicarsi e rimanere pulito per più tempo possibile collezionando una serie di fallimenti, fino a rivolgersi ad un centro di recupero specializzato che possa aiutarlo.
Eleanor Crain
Luke è molto legato a sua sorella gemella Nellie (Victoria Pedretti),
quest’ultima soffre di presunte paralisi del sonno, è ancora perseguitata dagli incubi di quella casa, da quella donna con il collo storto che ogni notte le faceva visita nella sua camera buia, terrorizzandola.
A lei è dedicato uno degli episodi più commoventi, struggenti ed intensi della serie.
Tormenti interiori
Le vite dei 5 fratelli si sono dunque separate dopo essere fuggiti da Hill House, nella notte in cui la loro madre morì inspiegabilmente.
Ma nonostante i Crain si siano allontanati rimangano ancora uniti e collegati tra loro da quella casa, da quel vuoto che hanno dentro e non li lascia andare.
Un drammatico evento riporterà i fratelli ad incontrarsi e a fare i conti con il proprio passato e con i propri fantasmi.
La casa che respira Morte
Questa serie immerge lo spettatore in una profonda inquietudine, non è un semplice horror paranormale, entra nella psiche, gioca con la mente di chi guarda creando spesso una incertezza intrigante riguardo gli avvenimenti.
Ogni evento si intreccia episodio dopo episodio, chiarendo i dubbi creati inizialmente.
La tensione suscitata da alcune scene fa sì che nulla sia dato per scontato, la paura che incute in chi guarda è profonda, quasi inconscia.
The Haunting Of Hill House parla per metafore, ogni elemento, ogni evento, rappresenta qualcosa di più intenso, una realtà intrinseca e abissale.
La casa stessa, fonte di tutti i drammi vissuti dalla famiglia, rappresenta un organismo al centro del quale vi è il cuore pulsante, capace di indurre alla pazzia chiunque vi metta piede.
Come l’Overlook Hotel di Shining, che porta il protagonista Jack Torrance a diventare totalmente un’altra persona.
Una famiglia come un’altra
Al centro della storia vi è una famiglia, con i suoi drammi, relazioni instabili e spettri ricorrenti.
Le mura solide di quella vecchia e spaventosa casa sono le mura che ogni personaggio ha innalzato per proteggersi, mura che però rischiano di diventare sempre più fragili, colme di crepe causate da paure profonde che insistentemente colpiscono le pareti.
Sarà impossibile non affezionarsi ai personaggi, non creare un legame con ognuno di loro e con le loro fragilità .
Ogni fratello prova a trovare soluzioni alternative per fuggire dai propri tormenti, chi con la droga, chi con il sesso occasionale, chi rinnegando tutto o fingendo una vita normale e serena.
Ma i fantasmi per essere sconfitti devono essere affrontati.
Aspetti tecnici
Gli effetti speciali cupi e tenebrosi rendono questo prodotto estremamente godibile in tutta la sua essenza.
Il Cast entra perfettamente nella parte, in particolare Carla Gugino, interprete della madre dei 5 ragazzi, riesce a dar vita ad un personaggio forte, una madre affettuosa e apprensiva ma con caratteristiche ambivalenti che la rendono a tratti inquietante.
“La paura è l’abbandono della logica, l’abbandono volontario di ogni schema razionale.”
“L’amore è l’abbandono della logica, l’abbandono volontario di ogni schema razionale.”
Conclusioni
The Haunting of Hill House lascia lo spettatore nel costante dubbio su cosa sia reale e cosa no, il tutto avrà una spiegazione nel finale di questa prima stagione.
Un finale per alcuni aspetti interpretabile, ma allo stesso tempo incredibilmente chiaro, che riunirà tutti i pezzi del puzzle.
CuriositÃ
La serie Netflix in questione non rappresenta l’unico riadattamento del libro della Jackson, nel 1963 venne realizzato un film da Robert Wise intitolato “The Haunting” e nel 1999 un’altra trasposizione, “Haunting – Presenze” diretto da Jan De Bont.
Se siete amanti dell’horror il consiglio di NerdPool è di non farsi scappare la visione di questa incredibile serie tv, definita da Stephen King in persona come un piccolo capolavoro.
Se invece l’avete già vista diteci la vostra tra i comment!
Trailer
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