Come abbiamo spiegato nei precedenti articoli sul tema, quella per diventare lo showrunner della nuova serie tv su Harry Potter è diventata, in seguito a diverse selezioni, una sfida finale a tre: Francesca Gardiner, Tom Moran e Kathleen Jordan si contenderanno l’ambito ruolo con tre proposte differenti sull’ipotetica linea da seguire per tutte e sette le stagioni della serie Max Original. Si tratta di profili particolarmente adatti per un compito così insidioso, ma tra questi contendenti Tom Moran sembra essere il più speciale.
The Devil’s Hour, la serie da lui ideata e scritta – disponibile su Prime Video e già rinnovata per altre due stagioni -, è un sorprendente ed intrigante ibrido di generi e di atmosfere: le dinamiche più classiche dell’horror e del thriller psicologico si fondono con quelle investigative e con una intricata rete di linee temporali e paradossi fantascientifici. Le vicende si dilatano nel corso dei sei episodi seguendo il ritmo avvolgente di una strisciante e misteriosa tensione, destinata poi ad esplodere nella rivelazione finale, che invece di chiudere il cerchio apre a futuri sviluppi e ulteriori interrogativi. La conclusione di serie non si rivela però deludente o sbrigativa, come accade nella maggior parte delle storie che si confrontano col paranormale, bensì riesce a mantenere una coerenza e un fascino invidiabili.
L’interpretazione degli attori gioca un ruolo importante nella riuscita della serie – Peter Capaldi si trova a vestire i panni di un personaggio iconico che entra di diritto nella lista degli assassini seriali più conturbanti della storia del cinema, e tutto il cast si cimenta in una prova di grande spessore attoriale -, ma volendo concentrarsi sull’aspetto della scrittura è impossibile non rendersi conto di quanto la mano autorale di Moran sia devastante nel suo procedere enigmatico e nella sua abbondanza di temi e sconvolgimenti narrativi. Il meccanismo seriale mette sotto una luce ancora più sgargiante il lavoro dello sceneggiatore, questo abbiamo imparato a comprenderlo, e The Devil’s Hour ne è l’ennesima potente dimostrazione.
Le capacità che Tom Moran ha mostrato al suo esordio come sceneggiatore e showrunner lo rendono il candidato ideale per occuparsi della serie tv su Harry Potter, che sappiamo essere un progetto delicato e colmo di possibili insidie, sia per quanto riguarda il gradimento di un pubblico affezionato alle trasposizioni cinematografiche che per le esigenze commerciali della produzione. La storia del maghetto più famoso del mondo richiede una significativa padronanza per essere raccontata con la giusta predisposizione, e Moran ha le caratteristiche adatte per gestire da una parte gli elementi più emotivi e sentimentali – nonché ironici, perché anche l’ironia è parte integrante di Harry Potter – e dall’altra quelli più oscuri e fantastici. La sfida per vincere la nomina di showrunner è ancora lunga e durerà fino a giugno, ma noi intanto ipotizziamo che la Warner e Rowling possano, dulcis in fundo, scegliere lui.
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