Torniamo a parlare di Disney e lo facciamo con una storia molto particolare, scritta da Marco Nucci e disegnata dal maestro Fabio Celoni. Stiamo parlando di Topolino e le Nebbie di Meyrink, un Disney Special Books che ripropone una storia originariamente proposta su Topolino Magazine, ovviamente da Panini. Ecco le nostre impressioni!
Benvenuti a Meyrink!
L’inquietante Lord Hatequack torna a narrare una vicenda da brividi ambientata nella misteriosa cittadina di Meyrink, ricca di citazioni letterarie e omaggi, come quello a Kafka e alla città che gli ha dato i natali, Praga. Topolino, Minnie e Pippo si ritroveranno in una vacanza diversa dal solito… Attenti a ciò che desiderate! Soprattutto se lo fate in un vecchio negozio di antiquariato, potreste ritrovarvi proiettati nel passato insieme al temibile Ladro di Ombre!
Mille di queste altre storie!
Topolino e le Nebbie di Meyrink vede il ritorno del misterioso Lord Hatequack, una sorta di Zio Tibia che introduce e chiude la storia, con una cornice narrativa tipica anche dei film di Alfred Hitchcock. Tale scelta rompe la quarta parete creando un filo diretto con il lettore, che funziona tantissimo!
La storia è ambientata in una Praga in stile Disney, tra il giorno d’oggi e gli anni 20. Nucci scrive una storia che si caratterizza per un’atmosfera orrorifica gotica molto caratteristica, ben rappresentata dalle pennellate di un Fabio Celoni in stato di grazia. I suoi disegni semplicemente perfetti catturano l’essenza della città muovendosi sul labile confine tra luci e ombre. Invece di usare colori freddi Celoni usa colori caldi, soffocanti, che catturano le atmosfere di una città magica.
La narrazione di Nucci è molto scorrevole e ricca, scandita da battute argute e siparietti vari, che stemperano le sequenze più tese. Innegabile l’influenza narrativa della Praga di Gustave Meyrink autore dello storico romanzo gotico “Il Golem”. Ma in generale sono numerosissime le citazioni letterarie e cinematografiche. Un villain come il ladro di ombre ben si presta alle atmosfere praghesi, ricche nell’immaginario collettivo di laboratori alchemici e vicoli oscuri. Il villain darà filo da torcere a Topolino diventando quasi un classico istantaneo.
Si nota grande cura e ricerca per ogni dettaglio, dall’arredamento ai vestiti dei protagonisti, come ammesso dallo stesso Celoni nella lunga intervista a fine volume. Topolino e le Nebbie di Meyrink è inoltre debitore di un certo cinema espressionista tedesco, che invece di ricercare il realismo giocava con le ombre, per creare suggestioni difficili da descrivere se non le si sperimenta in prima persona.
Per gli amanti del disegno il volume propone la storia anche in bianco e nero senza testi. Insomma, ci troviamo di fronte a un racconto travolgente, bellissimo, che si fa divorare con gli occhi e che coinvolge grazie a una trama convincente che rapisce il lettore. Ottima poi la fattura ricca di contenuti extra. Menzione d’onore per un Pippo scritto benissimo. Promosso!
Scopri di più da NerdPool
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.