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Il marciume di Siri Pettersen – Recensione

Oggi continuiamo a parlare della trilogia Raven Rings e de Il Marciume. Dopo La figlia di Odino ecco il secondo capitolo di questa appassionante trilogia fantasy scritta da Siri Pettersen. Hirka ha attraversato il Cerchio dei Corvi e si trova in un nuovo mondo. Il suo viaggio continua e voi la seguirete?

Trama

Immagina di essere braccata in un mondo ignoto. Sei senza identità, senza famiglia, senza soldi. Tutto ciò che hai è  un cacciatore di teste, un nato da una carogna, e un’orribile, crescente consapevolezza della tua identità. Hirka è prigioniera di un mondo morente, divisa tra cacciatori di teste, nati dalle carogne e la nostalgia di Rime: per rivedere il suo amico sacrificherebbe ogni cosa. Nel nostro ambiente urbano è un bersaglio facile.

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Ma la lotta per la sopravvivenza non è nulla rispetto a ciò che accadrà quando prenderà coscienza della propria identità. La fonte del marciume ha agognato la libertà per mille anni. Una libertà che soltanto Hirka può dare.

Un avvincente secondo capitolo

Una cosa che apprezzo sempre molto nelle saghe (per via della mia schifosa memoria) è il fatto che anche se avete letto il libro precedente a mesi (se non addirittura anni) di distanza bastano poche pagine per immergervi di nuovo in quel mondo e nella sua storia. Non necessariamente vengono ri-raccontati gli eventi nello specifico, ma un nome, un particolare vi fa accendere la lampadina e collegare tutto, ricordare quello che è successo e proseguire la storia senza troppa difficoltà. Vista la mole dei due volumi di Siri Pettersen e la quantità di fatti raccontati ciò è più che positivo.

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Come se non ci fossimo mai allontanati da loro, apriamo Il marciume e ritorniamo dai suoi protagonisti, Hirka e Rime. La prima ha attraversato il Cerchio dei Corvi e adesso si trova nel nostro mondo a cercare di vivere una vita normale, dimenticando Ymslanda e coloro che ha lasciato, in particolare Rime. Il ragazzo invece è alle prese con le difficoltà di essere il Portatore del Corvo, a capo di un Consiglio ostile e con la minaccia degli Orbi non finita con l’allontanamento di Hirka. Come è possibile tutto ciò Si scopriranno tutti i segreti rimasti nascosti e non detti nel primo volume, la vera storia del Veggente e il Marciume che contagia tutti i due mondi.

Misteri e segreti tra due mondi

La storia, divisa tra due personaggi e due mondi, mi è piaciuta molto. Hirka alle prese con la modernità è raccontato con spontaneità e genuinità. La ragazza fa molti incontri, è sempre in pericolo, braccata e inseguita e le è difficile capire di chi fidarsi e di chi no. Bello il fatto che si ritrova a visitare alcune mete europee quali Venezia, Stoccolma, York. C’è molta attenzione nella descrizione di questi posti e l’ho molto apprezzato. La storia si allarga comprendendo posti a noi più familiari, ma allo stesso tempo pieni di misteri, di personaggi pericolosi che tramano nell’ombra e di oggetti innocui al nostro occhio umano ma in realtà molto importanti.

Insieme a Rime vediamo i cambiamenti di Ymslanda e di come lui cerchi di cambiare il mondo in cui vive, sempre pensando a Hirka. Scoprirà ulteriori segreti e rivelazioni che lo porteranno a prendere delle scelte irreversibili per lui e per la storia. Se per il primo volume infatti, arrivati alla fine, avvertiamo in qualche modo che tutto sarebbe potuto finire così, perché c’è una sorta di completezza nel racconto, qui invece arrivati alla fine ci rendiamo conto che non è ancora finita e anzi, è appena iniziata. Riuscirete a collegare tutti i fatti tra il primo e il secondo volume e avrete una visione più chiara della storia raccontata finora. Rimangono però dei punti ancora oscuri, non c’è una Fine ben definita. Quella ci sarà nel terzo e ultimo volume di questa trilogia davvero bellissima.

La fine verso un nuovo inizio

Arrivare al finale non sarà terribile ma anzi più appassionante che mai. E sì, vorrete avere subito tra le mani il successivo volume, in uscita a maggio 2019. Il marciume è comunque una lettura molto soddisfacente, bella, divertente. Vi sentirete a casa perché ritroverete quei personaggi e luoghi che avete amato nel primo volume e vedrete anche l’evoluzione dei due protagonisti e non solo. Anche altri personaggi secondari avranno il loro spazio e sarà più facile comprendere i loro gesti e le loro azioni (no, non sto parlando di Damayanti), mentre vi piaceranno i nuovi personaggi che sono da tenere d’occhio e mi raccomando attenzione a Graal e Naiell (state attenti alla loro storia: è importantissima!).

Non è facile che un secondo volume sia all’altezza se non addirittura superiore al suo predecessore, ma per Il marciume sento di dire che è così. Le alte aspettative lasciate dalla lettura de La figlia di Odino non sono state infrante, ma anzi superate e ci ha lasciato una forte attesa per il terzo volume che sono pronta a scommetterci non deluderà, anzi. E proprio per questo, se per puro caso non avete ancora iniziato questa bellissima serie leggetela assolutamente: non ve ne pentirete.

Non perdetevi la prossima settimana la nostra intervista con l’autrice Siri Pettersen e condividete con noi le vostre impressioni sui suoi romanzi!


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