L’acceso dibattito scoppiato qualche giorno fa dopo le dichiarazioni di Martin Scorsese sui cinecomics non sembra destinato a concludersi in fretta.
Nelle scorse ore però il regista ha rincarato la dose. Martin Scorsese ha definito i cinecomics come dei parchi a tema, belli e allegri fuori, ma in realtà spersonalizzanti e tristi se si guarda un po’ più a fondo.
Alla conferenza stampa del London Film Festival, Scorsese, affiancato da De Niro e Al Pacino ha confermato la sua linea del “parco a tema”.
“Non sono cinema, ma qualcos’altro. Non dovremmo essere invasi da questi, abbiamo bisogno di film che si concentrino sulla narrazione di una storia.”
Gli ultimi commenti si sono andanti ad aggiungere a quelli già rilasciati durante i BAFTA sabato scorso.
“I cinema sono diventati dei parchi divertimento. Va bene tutto, ma non invadere tutto il resto in questo senso. Ci sono persone che apprezzano questo tipo di film e, nonostante tutto, sapendo quello che succederà adesso, ammiro quello che fanno. Non è semplicemente il mio genere di cose. Si sta cercando un nuovo tipo di pubblico che pensa che il cinema sia quello.”
Sicuramente le dichiarazioni di Scorsese sono molto dure, ma in tutta questa storia, come molto spesso succede, la verità è nel mezzo.
I cinecomics, fatte le dovute eccezioni, sono film che presentano un comparto tecnico superiore alla media, visti i grandi investimenti di cui questi titoli dispongono. Spesso però questi film peccano da un punto di vista della scrittura e della regia, elementi che per registi autoriali come Scorsese e Tarantino sono alla base di un buon film.
D’altra parte però bisogna dire che sono stati proprio i cinecomics a ridar vita ad una forma di intrattenimento, come il cinema, che a causa della pirateria stava morendo. Prima del 2008, con l’uscita del primo Ironman, si parlava di morte del cinema. I cinecomics, grazie agli effetti visivi estremamente curati, hanno reso gli stessi poco apprezzabili da uno schermo di pc o televisivo. Il pubblico è quindi tornato a riempire le sale per poter apprezzare questi film appieno.
Il riavvicinamento del pubblico alle sale ha permesso all’intero settore della cinematografia di aumentare i ricavi in maniera esponenziale.
Questa polemica in ogni caso non è nuova. Già il cinema action era stato pesantemente attaccato qualche anno fa per gli stessi motivi. I cinecomics sono solamente una nuova riformulazione di quel genere, fino all’uscita della trilogia di Matrix. Chissà magari ora Joker potrebbe segnare la medesima svolta.
Cosa ne pensate di tutta questa questione? Fatecelo sapere con un commento.
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