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Batman di Scott Snyder e Greg Capullo – I Classici del Fumetto

Bentornati alla rubrica I Classici del Fumetto. Oggi parleremo del Batman di Scott Snyder e Greg Capullo, sodalizio che è stato in grado di dimostrare come un personaggio con 80 anni di storia editoriale alle spalle, possa avere ancora molto da raccontare attraverso le parole e l’arte di autori capaci.

Origini del personaggio

Batman è un personaggio immaginario protagonista di storie a fumetti pubblicate dalla DC Comics. Nato dalla fantasia dell’artista Bob Kane e dello scrittore Bill Finger, Batman è apparso per la prima volta in Detective Comics #27 del 1939. Originariamente chiamato “The Bat-Man”, il personaggio è noto anche con gli appellativi: Crociato Incappucciato, Cavaliere Oscuro e “Il più grande detective del mondo”. Batman è l’identità segreta di Bruce Wayne, ricchissimo uomo d’affari che, dopo aver assistito da bambino all’assassinio dei propri genitori da parte di Joe Chill, decide di intraprendere una personale crociata contro il crimine indossando un costume da pipistrello per incutere timore negli avversari.

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L’avvento di Snyder & Capullo

Nel 2011 la DC decide di rilanciare tutte le testate con l’obiettivo di creare un nuovo universo dove le avventure dei vari personaggi vengano raccontate in 52 nuove serie mensili che ripartono dal #1 e siano legate da una continuity rinnovata e azzerata. Come ben sappiamo, l’iniziativa New 52 ha avuto un riscontro agrodolce; se da un lato rappresenta un ottimo punto di partenza per i nuovi lettori, dall’altro, l’azzeramento della continuity risulta arduo da accettare per i fan storici e più affezionati. A spiccare in questo marasma editoriale troviamo Justice League di Geoff Johns e Jim Lee, Aquaman dello stesso Johns e Ivan Reis, ma soprattutto Batman di Snyder e Capullo. Dunque, Scott Snyder succede a Grant Morrison che fino al 2011 è stato l’artefice della storyline principale sul Cavaliere Oscuro. Snyder non sembra soffrire di sudditanza psicologica rispetto a quanto realizzato dallo scozzese e sfrutta l’azzeramento della continuity a suo vantaggio. Lo sceneggiatore riprende elementi chiave della mitologia del pipistrello, come il legame viscerale con la città di Gotham, il dualismo con il Joker e le origini del supereroe.

La Corte dei Gufi

Il primo arco narrativo del nuovo team di autori si apre con una riflessione del protagonista sulla rubrica di costume “Gotham è” della Gazetta di Gotham. Nell’articolo viene chiesto ai cittadini di completare la frase aggiungendo un massimo di 3 parole. Parole che molto spesso fanno riferimento al Cavaliere Oscuro: Gotham è “Batman”, Gotham è “la città di Batman”. Lo sceneggiatore mette subito in chiaro il rapporto tra il pipistrello e la sua città, che non è spettatrice passiva delle vicende narrate, ma protagonista delle stesse tanto quanto lo è il nostro supereroe. Snyder e Capullo hanno il merito di introdurre l’idea che qualcun altro rivendichi per sé Gotham, presentando una nuova minaccia costituita dalla Corte dei Gufi: un’antica e segreta organizzazione criminale che per secoli ha tenuto sotto controllo la città. La società, costituita da alcune delle famiglie più antiche e facoltose, ha influito occultamente sulla storia della metropoli con omicidi e corruzione, servendosi di letali assassini chiamati Artigli. L’inevitabile scontro con gli artigli porta l’eroe a compiere un vero e proprio viaggio dall’inferno al purgatorio, donandoci un finale emblematico che lascia spazio a diverse interpretazioni e che non chiude la porta a un ritorno in scena della corte.

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Morte della Famiglia

Archiviata, almeno per adesso, la minaccia costituita dalla Corte dei Gufi, per Snyder e Capullo è arrivato il momento di rievocare la nemesi per eccellenza del Cavaliere Oscuro: il Joker. Il clown principe del crimine non mette piede a Gotham da diverso tempo, nello specifico da quando Dollmaker, sulle pagine di Detective Comics, scarnifica la faccia del criminale che, se possibile, diviene ancora più folle. Il grottesco clown è tornato per riprendersi la faccia, letteralmente, e al tempo stesso il ruolo di peggior incubo di Batman. Lo scopo del Clown è quello di colpire “La Famiglia”(Alfred, Jim Gordon, Robin, Barbara, Nightwing, Red Hood), a suo avviso solo un inutile distrazione che rende debole Batman e disturba la loro personale lotta senza fine. Il piano del Joker in fondo non è altro che una metaforica e disturbante dichiarazione d’amore al suo eterno rivale, il quale dovrebbe essere sempre concentrato su di lui, senza elementi esterni che possano compromettere la loro “relazione”. Dunque, Snyder dice la sua sul legame dicotomico tra Batman e Joker e dimostra quanto siano importanti per il Crociato Incappucciato quei rapporti e quelle alleanze costruite negli anni, in barba all’idea comune secondo cui il pipistrello di Gotham sarebbe un eroe solitario.

Anno Zero

Su Snyder e Capullo grava l’onere di riscrivere le origini del pipistrello, ripercorrendo le orme di due all star del fumetto come Frank Miller e David Mazzuchelli, che diedero vita a quel capolavoro di Anno Uno. Nasce così la lunga saga denominata Anno Zero. L’arco narrativo vede Bruce Wayne affrontare la morte dei genitori e le difficoltà degli inizi, combattere contro la gang del Cappuccio Rosso e fare i conti con un ancora acerbo Edward Nygma. Non manca qualche chicca come il conflitto tra Bruce e Alfred, che pur non essendo del tutto inedito, viene qui inasprito fino ad una rottura (seppur momentanea). Inoltre, sono molti i riferimenti al mito Batmaniano ripresi anche da Nolan nella sua trilogia, quali la lontananza di un giovane Bruce Wayne da Gotham e le esperienze in giro per il mondo che gli hanno permesso di affinare le proprie abilità fisiche e investigative. Snyder ci restituisce un Batman mutevole, un Batman umano, che perde e che ha dei momenti di debolezza (tutti punti di forza dell’opera di Miller a cui indubbiamente si ispira). Con Anno Zero lo sceneggiatore confeziona una storia solida, facendo un ottimo lavoro sul personaggio di Bruce Wayne che viene adattato a una nuova generazione di lettori.

Come Leggerlo

Snyder e Capullo consegnano ai lettori un ciclo di storie che nonostante sia terminato solo “recentemente”, rappresenta già un classico del fumetto USA, nonchè una pietra miliare della mitologia Batmaniana e un ottimo starting point per i nuovi lettori. L’opzione migliore per recuperare integralmente questa lunga saga è rappresentata dalla collana DC Best Seller della Panini Comics. Si tratta di una collana, in uscita il 04/06/2020, che ristampa in formato bonellide tutti i 52 numeri della serie principale più gli annual.

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