Una serie manga dalla quale è stata tratta una serie Netflix che sta conquistando tutto il mondo, La taverna di mezzanotte – Tokyo Stories di Yaro Abe è uno dei titoli più apprezzati della collana AIKEN di Bao Publishing. Le storie legate a questo locale sono strambe e comuni allo stesso tempo, divertono e commuovono forse perché sono un po’ anche le nostre… Scopriamo il primo volume di questa serie nella nostra recensione.
Le trame de La taverna di mezzanotte
C’è un locale che è aperto dalla mezzanotte alle sette della mattina e per questo si chiama “La taverna di mezzanotte”. Ha un menù breve, alcuni alcolici e dei piatti semplici che il proprietario prepara sul momento con gli ingredienti che ha a disposizione. Ma oltre al cibo ci si concentra sui diversi avventori che popolano questo piccolo locale. Ci sono quelli abituali, che vengono spesso e che hanno instaurato un rapporto non solo con il proprietario, ma anche con le altre persone che frequentano il posto. Ci sono poi clienti occasionali, che vanno e vengono e a volte non ritornano più… Sono di ogni estrazione sociale, fanno lavori diversi, hanno età diverse e gusti alimentari diversi… Ma quel locale li unisce e veniamo a scoprire le loro storie…
La taverna di mezzanotte presenta una serie di episodi narrati dal proprietario che rimane senza nome. Lui racconta episodi legati ai clienti del suo piccolo locale, e al cibo che lui cucina. Piatti tipici giapponesi che vengono a volte sono davvero decantati. Il cibo trasmette emozioni e, oltre a riempire lo stomaco, scaldano il cuore perché suscitano qualcosa in chi li mangia e chiede di cucinarli. Infatti il proprietario è un anfitrione perfetto: se ha gli ingredienti, cucina quello che vuole, è triste quando non può soddisfare le richieste o la porzione del piatto è terminata. Ma forse scambiare il piatto con qualcun altro può farti incontrare la tua anima gemella…
Inoltre ci sono diversi modi di gustare un piatto, salse e condimenti da aggiungere e ognuno ha i suoi preferiti. Gusti altrui che a volte sono guardati a volte con sospetto da qualcun altro, ma il proprietario fa poche domande. Ascolta e racconta, si ricorda dei vari aneddoti legati ad un piatto o ad una persona e li narra al lettore. Si racconta come si repara il piatto, i suoi ingredienti e i piccoli dettagli resi bene anche dal disegno e che ti fanno venir fame… Insomma c’è qualcosa di più piacevole di gustare alcool e cibo in compagnia?
Storie da gustare in sol sorso
La taverna della mezzanotte è l’insieme di queste storie, ad un primo impatto autoconclusivo, unite solo al fatto che si collegano a questo locale, con il proprietario che diventa un bardo che le raccoglie e le canta a qualcun altro. Man mano però ci sono personaggi che ritornano e che iniziamo a conoscere di più, sono quei clienti abituali che anche se non protagonisti riempiono il locale insieme a coloro che dopo non vedremo più. Ciò però rende la storia più interessante e bella, c’è una maggiore continuità che la rende più piacevole, forse perché speriamo che quel personaggio sia più approfondito e raccontato…
Molti episodi hanno un finale definito anche se rimane quell’incertezza legata al fatto che tutto passa dagli occhi (e forse dagli orecchi) del proprietario e che quindi certe cose non le sa, sono sue supposizioni o sentito dire. Però riusciamo comunque ad immedesimarsi in queste persone e nelle loro storie. Certo, in alcune c’è una sorta di irrealtà , esse risultano un po’ strane, ma la maggior parte coprono situazioni comuni in cui possiamo riconoscerci. Si crea una certa empatia con questi personaggi e il proprietario… Diciamo che non dispiacerebbe avere un locale come la taverna vicino casa da poter andare nelle nostre notti insonni.
Una cosa particolare di La taverna di mezzanotte sono i suoi disegni. Hanno una loro bellezza anche se lo stile è particolare e potrebbe non piacere a molti. Ma indubbiamente riescono a colpire e a rendere la particolarità dei personaggi. Devo essere sincera, questo stile non mi attirava, ma proseguendo con la lettura ho iniziato ad apprezzarlo di più e forse non soffermandomi sui disegni ho potuto concentrarmi di più sulla storia. Questa mi è molto piaciuta per la diversità delle situazioni, i diversi personaggi coinvolti e dei loro caratteri, pregi e difetti. E, come dicevo sopra, l’empatia che si crea con loro e il voler ascoltare ancora altre storie notturne conquistano e si vuole leggerne ancora…
Ringraziamo la casa editrice Bao Publishing per averci fornito una copia digitale del volume per poterlo recensire. Vi ricordiamo che è già disponibile il secondo volume di La taverna di mezzanotte – Tokyo Stories; noi lo recensiremo nei prossimi giorni quindi continuate a seguirci! Intanto diteci se anche voi avete letto questo primo volume e cosa ne pensate! Voi andreste a bere in un locale così? Ditecelo nei commenti e continuate a seguire Nerd Pool per essere sempre aggiornati sui vostri manga e anime preferiti!Â
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