Baby, la nuova serie tv italiana targata Netflix, è disponibile sulla piattaforma dal 30 Novembre.
La serie, diretta da Andrea De Sica e scritta dal collettivo GRAMS insieme a Isabella Aguilar e Giacomo Duzzi, prende spunto dalla cronaca italiana e dallo scandalo delle baby squillo dei Parioli.
Baby – Il Trailer
La storia principale è quella di Ludovica (Alice Pagani), Chiara (Benedetta Porcaroli) e Damiano (Riccardo Mandolini).
Viviamo in un acquario, ma sogniamo il mare: per questo dobbiamo avere una vita segreta.
Così Diverse e Così Simili
Chiara è la classica figlia perfetta, acqua e sapone, studentessa modello con amici altrettanto “perfetti”.
Ludovica è il suo esatto opposto, spericolata, incurante delle regole, combina-guai e disprezzata da studenti e insegnanti.
La loro è un amicizia nata da una strana serie di circostanze e che le porterà a prendere decisioni che cambieranno la loro vita.
Damiano, invece, viene presentato come il classico ragazzo di periferia, impiantato in un mondo che non è il suo e che non lo accetta, e che spaccia droga (non vi ricorda qualcosa?). Emarginato dall’alta società in cui è costretto a vivere, nasconde un carattere dolce e gentile e un profondo dolore.
Qualcosa di già visto?
Per parlare di Baby dobbiamo partire dal presupposto che la serie non vuole denunciare un grave caso di prostituzione (Baby e Netflix accusate di favorire la prostituzione minorile) ma, piuttosto, raccontare ciò che viene prima.
Una specie di romanzo di formazione presentato come un Teen Drama moderno.
Ciò che stona, soprattutto all’inizio, è proprio l’adattamento della vita scolastica italiana a quella straniera: il fittizio “liceo Carlo Collodi” assomiglia a qualcosa visto poco tempo fa in Élite.
Divise, studenti che si aggirano per la scuola a tutte le ore, allenamenti prima e dopo la scuola, di certo qualcosa che non è stato vissuto da un pubblico italiano.
Una gabbia da cui evadere
Baby trasforma il quartiere dei Parioli in una gabbia dorata, un mondo perfetto: genitori ricchi ed una vita lussuosa, una bolla di perfezione e di finzione dalla quale i ragazzi sentono un disperato bisogno di uscire, a qualsiasi costo.
Qualcosa di non molto diverso da molti Teen Drama che abbiamo imparato ad accettare ed amare (come The O.C. o Gossip Girl).
Talenti non nascosti
Il talento degli attori c’è e si vede.
Benedetta Porcaroli risulta convincente nella sua interpretazione della ragazza acqua e sapone, apparendo anche molto naturale durante i molti dialoghi spesso banali.
Lo stesso vale per Alice Pagani ottima nel ricreare la ragazza problematica e ribelle.
Oltre quella dei tre ragazzi principali la serie si incentra di diverse storyline. Sia quelle degli adolescenti ma, anche dei loro genitori.
Fabio (Brando Pacitto) ottiene la storia migliore, riuscendo a farci avvertire il suo disagio interiore causato dal segreto che nasconde ma di cui, a volte, non è forse tanto convinto neanche lui.
Una continua infelicitÃ
In Baby tutti combattono contro un’attanagliante condizione di infelicità .
Chiara soffocata da un pessimo rapporto con i genitori, coinvolti anche loro in una storyline a sè, mai veramente approfondita.
Ludovica costretta da una madre egoista e viziata e da un padre non presente, “costretta” a risolvere da sola tutti i suoi guai, anche quelli in cui la mette la stessa madre.
Anche Monica (Claudia Pandolfi) viene oppressa dal marito, e da una vita che non la rende libera e felice.
Le cause di ciò che poi è accaduto è da andare a ricercare in tutte queste storie diverse, di cui nella serie viene solo sfiorata la superficie.
Voi avete visto Baby?
Cosa ne pensate? Fatecelo sapere nei commenti 🙂
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