Da quando Better Call Saul è stato presentato, tutti hanno atteso il momento nel quale la serie prequel si sarebbe fusa con Breaking Bad. Momento che sta per arrivare. Nel corso degli anni si sono verificate alcune sovrapposizioni, con molti personaggi di Breaking Bad comparsi in Better Call Saul, con Bryan Cranston e Aaron Paul che torneranno ufficialmente nell’ultima stagione dello spin-off. Non sappiamo ancora come e quando Walter White e Jesse Pinkman compariranno, ma in una nuova intervista a EW, Rhea Seehorn (Kim Wexler) ha parlato di come gli eventi della serie consentiranno al pubblico di “ricontestualizzare” quanto visto in Breaking Bad.
Ecco le sue parole:
“Direi che non è una cosa specifica solo relativa ai volti o ai luoghi. Riguarderà anche alcune trame di Breaking Bad e la comprensione di alcune parti marginali di alcune di esse, e alcuni degli effetti Rashomon su ciò che stava succedendo e quando”.
Per chi non lo sapesse, Effetto Rashomon è un termine utilizzato per descrivere una situazione di cui gli individui coinvolti danno interpretazioni o descrizioni contraddittorie, dimostrandosi dei testimoni inaffidabili. L’effetto prende il nome dal film di Akira Kurosawa Rashomon del 1950, nel quale un omicidio è descritto da quattro testimoni in quattro modi diversi. Il termine, quindi, è utilizzato per parlare delle differenti interpretazioni di eventi, dell’esistenza di disaccordi riguardo all’evidenza degli eventi e del rapporto fra soggettività e oggettività nella percezione umana, nella memoria e nella nostra capacità di dare resoconti.
Tra le potenziali situazioni affette da quanto detto da Rhea Seehorn potrebbe riferirsi c’è la presenza stessa di Kim Wexler. Ufficialmente sposata con Jimmy McGill/Saul Goodman, in Breaking Bad Kim non viene mai menzionata, nemmeno di sfuggita, quindi ci aspettiamo di saperne di più di quello che il personaggio stava facendo durante gli eventi della serie principale
I suoi commenti sono anche in linea con ciò che il co-creatore di Better Call Saul, Peter Gould, ha detto in precedenza sugli incroci con Breaking Bad.
Penso che quando finirete di guardare Better Call Saul, vedrete Breaking Bad sotto una luce molto diversa. Penso che impareremo cose sui personaggi in Breaking Bad che non sapevamo. Impareremo cose sugli eventi di Breaking Bad che non sapevamo. E impareremo cose sul destino di molti di questi personaggi che potrebbero sorprendere le persone o sicuramente li metto sotto una luce diversa. Penso che abbiamo iniziato nel 2007, quindi sono 13 anni di lavoro che sparso dove tutto deve combaciare. Si spera come un puzzle perfetto. Non so se tutto combacerà alla perfezione. Lo spero sicuramente. Faremo del nostro meglio affinchè accada.
Prima di salutarvi, vi ricordiamo che la prima puntata di Better Call Saul 6 sarà disponibile su Netflix in Italia a partire dal 19 aprile con i sette episodi che arriveranno a cadenza settimanale. Mentre gli ultimi sei episodi, che comporranno la seconda parte di stagione, ritorneranno dopo una pausa di sei settimane. Andranno in onda a partire dall’11 luglio negli USA (probabilmente il 12 luglio in Italia). Quindi il finale di serie andrà in onda, presumibilmente, il 16 agosto 2022.
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Lo show si appresta ad arrivare al punto di massima connessione con la serie principale dalla quale è tratta. Questa sesta ed ultima stagione, infatti, dovrà necessariamente ricucire tutti i legami con Breaking Bad. Sappiamo tutti, infatti, che il viaggio di Jimmy McGill (conosciuto da tutti come Saul Goodman) dovrà concludersi con la sua trasformazione definitiva nell’avvocato “farabutto”.
Ma non è l’unico punto di connessione. Mike Ehrmantraut ad esempio, dovrà diventare il fedele braccio destro di Gus Fring, così come lo stesso Fring dovrà “chiudere il suo cerchio”. Per non parlare del futuro di Kim Wexler (Rhea Seehorn).
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