Negli scorsi giorni abbiamo finalmente pubblicato la nostra recensione di Ghost of Tsushisma, titolo che al netto di una struttura classica ci è piaciuto molto più di quanto ci saremmo aspettati. Nel corso dell’analisi però – al fine di non appesantire troppo il testo – abbiamo trascurato alcune componenti che reputiamo valga la pena mettere in risalto. Più precisamente, ci riferiamo all’esplorazione e all’impatto della personalizzazione sul nostro personaggio. Pertanto, nel corso dei seguenti paragrafi cercheremo di approfondire meglio questi elementi.
Alla scoperta di Tsushima
Partiamo dicendo che l’isola di Tsushima è un vasto mondo suddiviso in tre regioni, che dovrete riconquistare nel corso dei rispettivi atti della storia. L’esplorazione è affidata in buona parte all’impiego del vento: una soluzione diegetica che rende l’esperienza più intensa rispetto a molti altri open world ancora legati a segnalini e indicatori. Sfortunatamente il risultato finale non raggiunge i livelli di Red Dead Redemption 2 o di Breath of the Wild, ma sotto questo aspetto Ghost of Tsushima si rivela sopra la media. Ciò è dovuto anche ad un buon utilizzo della narrazione ambientale, tramite il quale è possibile apprendere informazioni dall’ambiente circostante. In particolare, una colonna di fumo all’orizzonte indica che qualcuno ha bisogno di aiuto e ciò potrebbe condurvi ad una missione secondaria. In questo modo sarete spinti ad esplorare una zona piuttosto che un’altra.
Questo tipo di narrazione non si limita tuttavia ai soli fini pratici, tant’è che viene utilizzata anche per caratterizzare ciò che circonda il giocatore. Vi ritroverete dunque in presenza di dettagli che raccontano storie silenti, volte ad enfatizzare ciò che è accaduto in precedenza. Per di più, nel corso delle vostre scorribande potreste imbattervi nei manufatti mongoli o nelle testimonianze. I primi sono oggetti ottenibili all’interno dei campi mongoli, che mediante il compendio offrono dettagli relativi alla cultura mongola. I reperti invece non sono altro che appunti, note o messaggi lasciati da chi vi ha preceduto.
Merita qualche parola anche il level design, che rispetto ad altri open world risulta più elaborato. Al di là degli altari che menzionavamo nella recensione, è interessante notare come diverse aree del mondo offrano appigli utili a scalare dirupi e quant’altro. Si nota quindi con piacere che la verticalità delle mappe è stata gestita in modo estremamente intelligente.
Belli e letali
Tornando alle applicazioni del vento, l’acquisto delle abilità esplorative consente di trovare oggetti, collezionabili e attività secondarie sparse per l’isola. Ad esempio, dopo aver acquisito il Vento della Vanità , potrete attivarlo premendo il tasto destro del D-pad nel menù della mappa. Di conseguenza, in combinazione con la Veste del Viandante (che otterrete all’inizio del gioco), verrete guidati verso copricapi nascosti, mentre un uccellino vi indicherà il luogo esatto in cui dovrete cercare. Ghost of Tsushima offre ben 59 decorazioni suddivise tra cappelli, fasce e maschere che daranno sfogo a tutte le vostre fantasie sui samurai.
Quanto ai set d’armatura, il gioco ne offre un numero più che soddisfacente, ciascuna dei quali dotata di abilità speciali. Riprendendo la già citata Veste del Viandante, si ottengono bonus per l’esplorazione, tra cui un sollecitamento mediante la vibrazione del pad quando si è nei pressi di un oggetto. Aspettatevi dunque bonus per le azioni furtive, da samurai e perfino da arciere, da questo punto di vista GoT dà una certa libertà d’approccio. E se vi piace il lato più fashion delle cose, attraverso una valuta speciale ottenibile nel gioco, potrete acquistare speciali colorazioni dai mercanti, sia per le armature che per le vostre armi.
Per quanto concerne gli amuleti, pregando ai Santuari di Inari è possibile aumentare il numero di slot equipaggiabili fino a sei. Non appena avrete raggiunto il numero massimo, pregando ai santuari verrete ricompensati inizialmente con nuovi amuleti e successivamente con dei potenziamenti per gli stessi. Ad ogni modo, due dei quattro slot sono dedicati ai talismani superiori, che potete ottenere trovando gli altari sacri disseminati per Tsushima. I restanti quattro slot sono dedicati invece a bonus minori. Anche in questo caso la varietà non manca e potrete creare il vostro stile.
Considerazioni finali
Sebbene la struttura open world proposta da Ghost of Tsushima sia ampiamente migliorabile in diversi modi, troviamo che il risultato raggiunto con questo primo tentativo sia più che soddisfacente. Dopotutto, sarebbe stato troppo aspettarsi un titolo impeccabile sotto ogni aspetto, soprattutto alla luce dei precedenti lavori dello studio. Comunque, se questa nuova ip riceverà un seguito, siamo sicuri che lo studio sfornerà un titolo ancor più impressionante di questo primo ottimo capitolo.
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