Tra le case dedite alla realizzazione di picchiaduro, Arc System Works è senza dubbio una delle più prestigiose. Essa infatti è formata da un gruppo di talentuosi sviluppatori che più volte hanno creato titoli prossimi alla perfezione. Sfortunatamente i fighting games sono un genere di nicchia, e gli incredibili tecnicismi di serie come Guilty Gear o BlazBlue rappresentano uno scoglio per tutti quei giocatori che si approcciano ad essi con timidezza. Per di più, la software house di Yokohama non dispone di risorse illimitate e deve ponderare con attenzione i team a lavoro sui diversi progetti. Di conseguenza, spesso i giochi vengono rilasciati con un numero di contenuti inferiori alle aspettative del pubblico. Granblue Fantasy: Versus – l’ultimo arrivato in casa ArcSys – non fa eccezione eppure, nonostante le lacune su questo fronte possiede tante altre qualità.
Cominciamo col dire che l’opera di partenza è Granblue Fantasy, un RPG gacha molto popolare la cui utenza potrebbe non avere dimestichezza con i picchiaduro. Pertanto, GBVS prosegue ed espande la strada dell’accessibilità intrapresa con Dragon Ball FighterZ e BlazBlue Cross Tag Battle mediante una serie di accorgimenti utili a chi non è capace di eseguire le tecniche più complesse. Inoltre, la cura riposta in ogni elemento della produzione è incredibile, quindi la decisione di ampliare il titolo sul lungo periodo è tutto sommato comprensibile.
Accessibile, non banale
Se dovessimo descrivere il gameplay di Granblue Fantasy: Versus in pochi termini, diremmo che è accessibile ma per niente banale. Anzi, probabilmente aggiungeremmo che è uno dei migliori (se non il migliore) picchiaduro per iniziare. Proprio come i suoi fratelli citati qui sopra, l’ultima fatica di ArcSys permette di utilizzare delle auto-combo utili a facilitare l’offensiva. Tuttavia, la vera novità risiede nella possibilità di eseguire le tecniche special – chiamate skill – attraverso la pressione di R1 più uno dei tasti direzionali del D-pad. Ogni personaggio possiede quattro skill e l’esecuzione semplificata dei comandi rispetto a quella classica attiva un cooldown di maggiore durata. In questo modo i giocatori più esperti possono sfruttare al meglio il sistema realizzato e quelli alle prime armi vengono spinti a migliorare.
In tal senso, GBVS offre una delle migliori modalità di allenamento presenti sulla piazza. Più precisamente, la sezione Mission Training contiene tutti gli strumenti per diventare competitivi, con gli unici limiti determinati dalle proprie capacità e voglia di imparare. Tanto per cominciare, abbiamo le Basic Missions, ovvero delle prove volte ad insegnare le basi di questo genere, come l’esecuzione delle parate o il blocco dei cross-up, per citarne alcuni. Seguono le Skill Practice e le Missions, rispettivamente tecniche e combo base per ciascuno dei personaggi. Quest’ultime, pur non essendo complicatissime aiutano a capire la logica e il tempismo necessari per infliggere danni notevoli. Infine, una sezione intera è dedicata ai match-up, in modo tale da comprendere come fronteggiare le tecniche di ogni avversario.
L’arte del combattimento
Una volta scesi in campo, Granblue Fantasy: Versus restituisce un feeling differente rispetto agli altri titoli Arc System Works e seppur con delle grosse differenze, potremmo paragonarlo a Street Fighter. Infatti, le dinamiche si basano in buona parte sui footsie e sulla gestione delle distanze. Senza dimenticarci dell’importanza delle risorse (e quindi delle skill), fondamentali ai fini della vittoria.
Come ogni picchiaduro 2D che si rispetti, non mancano nemmeno le mosse finali, ovvero le Skybound Art e le Super Skybound Art. Le prime si possono eseguire quando l’indicatore SBA viene riempito, mentre le seconde possono essere attivate soltanto quando la salute scende al trenta percento o meno.
Il roster invece è croce e delizia dell’intera produzione. La versione base del gioco propone dodici combattenti, di cui uno è ottenibile completando la modalità RPG. Ciascun personaggio è caratterizzato ottimamente: addirittura la pressione del tasto X corrisponde ad una tecnica unica che ne influenza particolarmente lo stile. Considerando che la skill semplificate rendono accessibili anche i personaggi più tecnici, è difficile non riuscire a trovare un combattente adatto ai propri gusti.
Detto ciò, la versione migliore di Granblue Fantasy: Versus è quella comprensiva di season pass, perché ogni personaggio aggiuntivo (attualmente ne hanno rilasciati quattro su cinque) va ad arricchire profondamente l’esperienza.
Tra picchiaduro e gioco di ruolo
A questo punto vi starete chiedendo cos’altro sia possibile fare su Granblue Fantasy: Versus e prima tra tutte, non possiamo fare a meno di citare l’RPG Mode. Si tratta di una modalità che propone una storia originale – ma non proprio brillante – con meccaniche di gioco simili ai beat ‘em up a scorrimento. In realtà si rifà alle fasi side-scrolling del titolo Cygames, anche se sarebbe corretto dire che l’intera modalità presenta continui rimandi al suddetto.
In questo caso però vengono proposte tre tipologie di missioni. Nelle prime si affrontano diverse ondate di nemici – dotati di una i.a. un po’ deficitaria – che, una volta sconfitti, fanno cadere armi o oggetti per il crafting. Poi ci sono le Free Quest, che funzionano come le precedenti ma sono incentrate su personaggi specifici. Infine abbiamo le Raid Battles, in cui si affrontano intense battaglie con i boss: in particolare meritano di essere menzionati gli scontri con le Bestie Primordiali. Interessante anche la possibilità di affrontare l’avventura in cooperativa locale con un amico oppure di chiedere aiuto online per i boss.
L’intera modalità è dunque sorretta da un sistema di personalizzazione che si rifà al gacha. I personaggi possono essere equipaggiati con due abilità da attivare in battaglia, a scelta tra sei categorie differenti. Ad esempio, si va dalle cure, fino a bonus per i danni o debuff particolari. In aggiunta, ciascuna delle armi ottenibili possiede un elemento da utilizzare in base alla missione che andremo ad affrontare.
Finché noia non vi separi
Insomma, le cose da fare non mancano: tra la modalità difficile e la Tower of Babyl – una modalità secondaria gestita su piani in cui farmare materiali – ne avrete per ore, a patto che non vi venga a noia. I dialoghi della storia vi faranno sbadigliare più di una volta, mentre i combattimenti senza troppo mordente alla lunga vi potrebbero tediare. Ad ogni modo, ci teniamo a precisare che ci siamo divertiti molto più che con la modalità storia di FighterZ. È comunque un progresso.
Indipendentemente da ciò, se vorrete ottenere gli oggetti cosmetici di Granblue Fantasy: Versus come le colorazioni per i personaggi o le skin per le armi, dovrete comunque spolpare a dovere l’RPG Mode.
Modalità classiche
Le restanti modalità di gioco in Granblue Fantasy: Versus sono quelle classiche di ogni picchiaduro. Abbiamo l’allenamento, vs locale o vs CPU e una modalità arcade da otto incontri in cui potrete impostare la difficoltà ad ogni scontro in base all’avversario selezionato.
Discorso a parte per la modalità online, su cui sentiamo il bisogno di spendere qualche parola in più. Uno degli elementi più interessanti e intelligenti è costituito da una serie di partite “di piazzamento” da giocare la prima volta che si desidera buttarsi in rete. I primi cinque match si disputano contro la CPU a difficoltà crescente, mentre negli ultimi due si affronta un altro giocatore. In base alle nostre performance ci viene poi attribuito un punteggio di partenza utile a determinare il nostro livello.
Dopodiché è possibile affrontare partite amichevoli in lobby o stanze create appositamente, oppure è possibile tentare la via del competitivo. Purtroppo però GBVS non dispone del rollback netcode e quindi la qualità dei match si è rivelata piuttosto altalenante. Nelle nostre partite oltreoceano abbiamo riscontrato diverse problematiche, tra cui lag e un forte delay contro i giocatori nipponici. La situazione si è invece rivelata nettamente migliore contro i giocatori americani ed europei.
Per tutti coloro che desiderano approfondire l’incantevole mondo di Granblue Fantasy, è presente anche un ricco glossario che approfondisce tantissimi aspetti del mondo realizzato da Cygames. Ovviamente non manca nemmeno una ricca galleria piena di immagini e musiche.
Comparto tecnico e direzione artistica
Concludiamo con il consueto paragrafo dedicato alle prestazioni del titolo e alle sue qualità artistiche. Come ogni picchiaduro che si rispetti, Granblue Fantasy: Versus viaggia a sessanta fotogrammi al secondo e offre un colpo d’occhio notevole. Infatti, la resa visiva è perfino superiore a Dragon Ball FighterZ, con personaggi in cel-shading stile anime e scenari dotati di numerosi dettagli distribuiti su più livelli. Favolosa anche la colonna sonora, che vanta diverse tracce tutte di incredibile qualità. Come la maggior parte dei giochi ArcSys, non sono presenti i sottotitoli in italiano, ma solo in inglese; quanto al doppiaggio, ottimo quello giapponese – che vanta il cast originale del gacha – mentre quello inglese è solo accettabile. Infine, segnaliamo caricamenti non proprio fulminei – su PS4 Slim – nel passaggio tra una modalità e l’altra.
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