Basato su un romanzo della Tavola Rotonda, misteriosamente scomparso e miracolosamente ritrovato, Il cavaliere del drago ne è l’adattamento a fumetti, edito in Italia dall’eccezionale lavoro di Saldapress che vede un eccezionale Emiliano Tanzillo ai disegni ed Emanuele Airoli alla sceneggiatura.
Proprio quest’ultimo, come raccontato nella prefazione, ci racconta di come le gesta del Cavaliere del drago, il più misterioso cavaliere della tavola rotonda, siano andate perdute nelle pieghe del tempo e solo la sua tenacia e dieci lunghi anni di ricerche, abbiano portato i vari frammenti a comporre un quadro abbastanza completo delle gesta di Seguraro.
Il nome del protagonista viene, in questa trasposizione a fumetti, trasformato in Sivar ed è un abitante dell’Isola che non sa, situata tra quelle che diventeranno il Regno Unito e l’Irlanda. Un ragazzo che vive lontano dai grandi cambiamenti in corso nel mondo dopo la caduta dell’Impero romano, la salita al trono di Artù e la conseguente messa al bando delle antiche tradizioni e degli antichi dèi. Con l’ascesa al trono del sovrano e la pacificazione tra diversi popoli si rese necessaria la messa al bando del Seidr e degli antichi culti praticati in quelle zone.
Sivar, nel suo personalissimo viaggio dell’eroe, partirà alla ricerca degli assassini che hanno sterminato il suo villaggio, attraversando il reame di Logres e scoprendo, suo malgrado, le sue origini. Sua madre Lilith è infatti una delle ultime quattro seidkona insieme a Nimue, Groa e Morgana. Quest’ultima, dopo aver imprigionato con l’inganno Merlino, sta tramando per prendere il potere.
La storia, illustrata in maniera straordinaria da Tanzillo, è un susseguirsi di sfide, sorprese, colpi di scena e fughe. Un albo adrenalinico pieno di bellezza, passione, desiderio di vendetta, brama di potere.
Pur ricalcando le classiche vicende di Re Artù ed i Cavalieri della tavola rotondo, Airoli costruisce intorno alle vicende perdute del Cavaliere del Drago, una storia solida, con numerosi personaggi ben caratterizzati. Il villain è credibile e riesce a reggere col suo fascino malvagio la scena.
La compagine di eroi che porterà il regno verso la salvezza ha all’interno delle diversità che permettono al lettore di analizzare come a volte l’essere diversi dagli altri non è per forza un deficit. Ognuno, nella sua unicità , ha la sua parte da fare in questo mondo.
Se da un lato Airoli conferma con questo albo l’eccezionalità del lavoro fatto con il Romanzo, Tanzillo alza ancora di più l’asticella con un comparto grafico capace di emozionare ad ogni tavola, con un tratto tipico delle sue produzioni e delle colorazioni sempre molto d’impatto che raggiungono la quasi perfezioni nei momenti più evocativi della storia. Molto bella la citazione di Nightmare before Christmas di Tim Burton.
Un albo assolutamente da recuperare e custodire gelosamente nella propria collezione come un’antica reliquia, come il Sacro Graal.
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