In occasione dell’uscita di Questo mondo non mi renderà cattivo, grazie a gli amici di Netflix, abbiamo avuto l’occasione di incontrare Zerocalcare e altre personalità di spicco, coinvolte nella realizzazione della serie, tra cui Michele Foschini, direttore editoriale di Bao Publishing. La lunga intervista condotta dalla nota scrittrice e giornalista, Marianna Aprile, ci ha fornito molti spunti di approfondimento che siamo entusiasti di raccontarvi.
La location
Una splendida location, quella della città dell’altra economia (Piramide, Roma) in linea con i toni della serie. Infatti in occasione del lancio della serie si è scelto un luogo, con una certa componente di degrado urbano, ma che l’evento di Netflix, ha saputo in parte riqualificare e valorizzare. Girando per i vari stand della fiera si è respirato lo spirito della serie, con ben sei attrazioni interattive. Noi di NerdPool le abbiamo provate tutte, e quelle che ci hanno maggiormente soddisfatto sono: la casa della paura e il labirinto, in cui amerete perdervi. Anche il personale è stato molto gentile e disponibile. Aver messo le foto dei martiri curdi invece, è stata una scelta politica forte, ma davvero molto bella e autentica.
La conferenza
Tanti temi trattati e tante emozioni nell’incontrare Zerocalcare dal vivo. La conferenza è stata divisa in una parte di dialogo tra gli ospiti volta a rompere il ghiaccio, e una conferenza stampa con molte domande, tra cui anche una nostra. Ciò che vorremmo innanzitutto dire però è che, sin da subito, si è notata una grande complicità nel team che ha realizzato la serie. Complicità confermata dagli stessi. Basti pensare che più di 300 persone hanno lavorato sinergicamente per la realizzazione della serie! Che dire poi di Michele alias Zerocalcare, il più inossidabile di tutti. Passano gli anni, e sia esteticamente che caratterialmente non cambia, anzi rimane autentico e fedele a se stesso, non indossando mai maschere di comodo.
I contenuti più salienti
Abbiamo innanzitutto scoperto che “Questo mondo non mi renderà cattivo”, è stata ideata prima di “Strappare lungo i bordi”. Ma vista la complessità narrativa e non solo, si è deciso di realizzarla in un secondo momento. Zerocalcare ci è sembrato comunque contento della scelta, visto che la prima serie gli ha permesso di introdurre i personaggi adeguatamente. Interessante il fatto che il titolo della serie derivi dalla canzone del cantante Path. Abbiamo inoltre appreso di come all’inizio Zero, volesse fare tutto da se, ma anche di come abbia imparato a delegare ad altre professionalità , per accelerare i tempi, ma anche migliorare alcuni aspetti. Nella serie, infatti, si è sperimentato molto anche utilizzando lo stop motion, e riprendendo alcuni suoni come quello dei topi, dei gabbiani e delle macchine dal vivo.
Altre curiositÃ
Zerocalcare non ha ancora pensato ad una terza serie, anche se ha una casella mail, con tante bozze, per futuri progetti che traggono spunto da fatti accadutigli. Nonostante i fumetti di Michele all’estero abbiano molto riscontro , soprattuto in Francia, la serie invece, ha avuto molto successo in Spagna e nell’America Iberica. Che sia per una vicinanza culturale e linguistica tra il nostro paese e i loro? Zero ci ha inoltre tenuto a rimarcare, ancora una volta, l’autobiograficità della serie, sintesi di tante esperienze di vita, amici avuti e persi. Lo stesso Cesare, è la fusione di tanti “cesari” incontrati da Michele.
La domanda di Nerdpool
Ogni volta che Zerocalcare scrive un fumetto o partecipa alla realizzazione di una serie, monta una polemica. Ciò deriva dalla natura fortemente divisiva dei temi da lui trattati, che fanno luce su tematiche scomode. La nostra domanda è stata dunque la seguente “Le polemiche che potrebbero potenzialmente scaturirsi, sono il limite da non superare che ti dai mentre scrivi, oppure sono proprio quell’ostacolo che va superato, per realizzare un fumetto o una serie d’impatto?”
La risposta di Zerocalcare, al solito è stata molto schietta e efficace. Ci ha tenuto a dirci che non scrive per generare polemiche, ma che nemmeno si autocensura, ma che si lascia trasportare dalla sua creatività e da ciò che gli accade intorno.
Conclusioni
Un evento emozionante, piacevole e ricco di spunti. Noi di NerdPool siamo onorati di essere stati invitati e dello spazio che ci è stato dato, al fianco di grandi nomi di testate nazionali. Prima di salutarvi vi lascio il link della nostra recensione dei primi quattro episodi e vi ricordo contestualmente che trovate già su Netflix, “Questo mondo non mi renderà cattivo“.
Scopri di più da NerdPool
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.