La guerra è scoppiata: l’alleanza tra Aldelisia e il Sarabri ha sfondato il Varco e ha iniziato la marcia su Galdor. Grazie all’intercessione di Leena, la leva obbligatoria di Aridan si è trasformata nel suo ingresso come soldato del Battaglione Sacro, pronto alla difesa della fortezza di Kalantor.
Kalya, nonostante sia ancora inesperta, scende in battaglia affianco a Kel-Rod e a Erval per contrastare Ilion e la sua ricerca di crisalidi ancora intonse: nello scontro con il gjaldest e i suoi accoliti, la ragazza scopre di aver già incontrato Ilion la notte in cui la madre morì.
Come si evince dalla sinossi, questa seconda stagione della serie fantasy di Bugs apre le porte ad un insieme di nuovi scenari che andranno a svilupparsi nei prossimi numeri. In primis il passato di Kalya, che ritorna impetuoso nella sua nuova vita e, siamo sicuri, condizionerà gli eventi dei prossimi tempi.
In secondo luogo ci sono due avvenimento davvero ENORMI che iniziano a svilupparsi. Vell scopre presso i Bastioni di Randor che il morbo pallido esiste ancora e che addirittura si muove, nonostante gli eventi accaduti ad Hobur.
E pensare che non è nemmeno la notizia peggiore che ci giunge da Theia. Proprio sul finale di questo numero la più nefasta delle notizie ci viene svalata: Hamon-Darn è vivo ed il suo ritorno, architettato da tempi immemori, è più vicino che mai.
I disegni di Giuseppe De Donato sono di un livello altissimo: dinamici, efficaci e contempo estremamente pieni di dettagli. Davvero funzionali alla storia.
CONSIDERAZIONI
Dalla lettura dell’albo alcune considerazioni vengono spontanee. Essendo una pubblicazione destinata alle edicole e quindi ad un pubblico anche occasione (sicuramente in un primo momento) alcuni elemento del fantasy e riferimenti ad opere note devono esserci (come detto dallo stesso Cantone nella nostra intervista).
Ecco quindi che il male assoluto e la minaccia più grande che Theia possa subire è Hamon-Darn. I riferimenti a Sauron de ISDA sono sicuramente tanti ma, come ribadito già altre volte, il mondo realizzato da Lamberti e Cantone gode di un’originalità ed una freschezza forte rispetto al genere in cui è collocata.
Pur essendo un’opera di fantasia, è sempre bello cercare in Kalya riferimenti al mondo reale in cui viviamo. Il varco altro non è che un modo per relegare il popolo fedele ad Hamon-Darn all’interno di un territorio molto più piccolo rispetto a quello in cui precedentemente abitava.
I parallelismi con le recenti vicende in medio-oriente sono abbastanza forti, e ci piace credere che sia un modo per affrontare argomenti geopolitici e lanciare un messaggio forte: in guerra non esistono vincitori ma solamente sconfitti.
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